Capitolo 19.

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A/N: non mi odiateeee

Corie's pov.

Ricordo ancora il giorno in cui Niall è scomparso per circa 10 ore e poi correndo è tornato in camera da me per dirmi che Carol si era svegliata.
La prima cosa che ho fatto è stata scendere dal letto e trascinarmi insieme alla mia flebo verso la sua stanza.
Chris mi ha abbracciata immediatamente e spinta dentro.
Gli occhi di Carol erano persino più belli di quanto potessi immaginare, quasi color oro, il suo sorriso luminoso ti metteva di buon umore immediatamente.
"Zia, lei è Coraline, la mia ragazza" ha detto poi Niall, e Carol si è gettata al mio collo abbracciandomi caldamente.

• • •

"Quindi, passo a prenderti alle cinque e andiamo a far visita a Carol" stringo il cellulare contro il mio orecchio mentre richiudo la zip dell'astuccio.
Sono tornata a casa da due giorni e già devo recuperare delle materie. Da quando ho iniziato a stare male ho lasciato la scuola per studiare in casa ma i limiti di scadenza ci sono per ogni tipo di infortunio, non si scappa dalla scuola.

"D'accordo, a dopo" termino la chiamata con Niall e filo a farmi una doccia.

Chiudo il box doccia e tolgo le mani dagli occhi, non guardo più il mio fisico spoglio allo specchio da ormai settimane, so che va sempre a degenerare perciò mi chiedo quale sia l'obiettivo del fissarlo.
Nel momento in cui inizio a insaponarmi noto che c'è qualcosa di strano nella mia testa.
Oh, no.
Non c'è nulla di strano, c'è solo la mia testa, e cute vuota, e wow.

Sto diventando calva prima di mio padre.

Passo una mano tra i miei capelli e manciate di ciocche scivolano giù verso lo scarico. Ho gli occhi sgranati e non posso far nulla se non rimanere scioccata.
I miei bellissimi capelli, i miei riccioli, non mi rimarrà nemmeno questo minuscolo pregio.

• • •

"Bel cappello" dice Niall dopo avermi stampato un bacio. Sorrido leggermente e abbasso il berretto viola contro le mie orecchie.

Non credo lui mi abbia vista per bene, non penso nemmeno si sia accorto di quanto sono bianca e magra e praticamente orrenda, sembro la morte.

Ma sono contenta così, forse è solo abituato a vedermi spesso perciò i miei cambiamenti sono difficili da notare.

"Non posso crederci che finalmente è sveglia" dice tutto sorridente, gli afferro la mano e stringo.

"E domani pomeriggio uscirà finalmente" rispondo ricambiando il sorriso.

"Avrò una camera in meno da visitare e tra qualche mese ci potremo persino dimenticare tutti degli ospedali" dice troppo speranzoso. Troppo ottimista, Horan.

"Voliamo basso, non sai mai cosa potrebbe accadere in qualche mese" cerco di mantenere un tono tranquillo e di non cadere nella solita triste e pessimista visione delle cose.

Non sono affatto pessimista però, conosco il mio corpo e so cosa mi sta succedendo.

"Nemmeno tu" risponde alzando le sopracciglia e poi continua a guidare tranquillamente.

• • •

"Coraline, sei venuta anche tu!" Dice Carol allargando le braccia e stringendomi. È seduta sul suo letto e ci sono circa sette persone in camera. Tra cui Harry, facciaamicafacciaamica.
Mentre Niall inizia a parlare con delle persone che gli somigliano e una che credo sia sua cugina, mi avvicino ad Harry.

"Heyheyhey" dico, e lui si ferma con a mezz'aria un biscotto.

"Volevi il mio biscotto?" E devo trattenere le risate perché siamo in ospedale ma la sua faccia è da oscar.

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