Capitolo Otto

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CAPITOLO OTTO: BLOCCATO CON TE

"Laura! Laura!" Eric venne correndo dove io stavo facendo pratica con l'arco. "Laura, sto facendo la ruota da tutto il giorno, e sto diventando davvero bravo! Vuoi vedere?"

Gli sorrisi e abbassai l'arco. "Certo, ometto. Fammi vedere."

Eric sorrise e posà le mani sui miei fianchi per spingermi gentilmente indietro. "Non voglio farti male, quindi stai indietro, ok?"

Sorrisi di nuovo e annuii. "Ok. Rimarrò qui. Promesso."

Eric annuì felice e si allontanò un po', facendo con facilità tre ruote di fila. Con una risatina, applaudii e lo acclamai.

"Ben fatto!" sorrisi. "Sei già più bravo di quanto potrei esserlo io."

Eric ridacchiò. "Dovresti farmi vedere la tua ruota, Laura!"

Mordendomi il labbro, scossi la testa imbarazzata. "Non posso, Eric. Io, er...non so fare la ruota. Non ho mai imparato."

"Oh, posso insegnartelo! Vuoi che te lo insegni?"

Ridacchiai. "Penso sia troppo tardi ormai, ometto."

"Cosa stai facendo, comunque?" chiese, avvicinandosi a me e guardando curiosamente il mio arco.

"Sto facendo pratica con l'arco." replicai. "Per ordine di Mako."

"È divertente?" continuò a chiedere, e sapevo esattamente dove voleva andare a parare.

"Oh no," scossi la testa. "Non penso che tua madre e tuo padre saranno molto felici se ti lasciò lanciare una freccia."

Il suo sorriso scomparve. "Perchè no?"

"Perchè sei ancora un po' piccolo per tiro all'arco, Eric." rinfoderai l'arco nella custodia che era appesa alla mia schiena.

"Ok," abbassò la testa, e potevo dire fosse piuttosto deluso.

"Mi dispiace, tesoro." mi inginocchiai e gli strofinai la schiena. "Ma ti prometto - se diverrò davvero brava al tiro con l'arco, con il permesso dei tuoi genitori te lo insegnerò quando sarai un po' più grande."

Alla mia promessa, ritornò alla carica immediatamente.

"Affare fatto!" disse felicemente, gettando le braccia intorno a me per un abbraccio. Ridacchiai e ricambiai il gesto, dandogli dei colpi sulla schiena mentre un sorriso dolce si diffondeva sul mio volto.

"Eric!" una nuova voce ci fece allontanare. "Eric, ti ho cercato ovunque!"

"Scusa, papà." disse Eric colpevole. "Volevo solo salutare Laura."

"La prossima volta dovresti dirlo a me o a tua madre, prima di scomparire." Louis si avvicinò a noi e si inginocchiò accanto a suo figlio.

Eric annuì. "Lo farò."

"Scusa, Lou." dissi. "Avrei dovuto chiedergli se voi sapevate dove fosse."

Louis mi guardò e mi fece un tenue sorriso. "Non preoccuparti, Laura. A volte è come se preferisse stare con te invece che con noi."

"Oh, andiamo," risi. "Sono sicura che non è vero. Il suo compagno di giochi numero uno è ovviamente Sid."

Louis ridacchiò. "Vero," sorrise di nuovo. "Grazie per averlo tenuto sott'occhio." posò la mano sulla schiena di Eric e lo spinge gentilmente verso i dormitori. "Andiamo. Dobbiamo lasciare Laura a fare pratica."

"Ok," disse Eric con un cenno. Poi si voltò verso di me e mi salutò. "Ciao, Laura!"

Gli sorrisi e lo salutai, fissandolo con un tenero sorriso sul volto mentre si allontanava con suo padre.

"Cosa stai facendo?" disse una dura voce dietro di me, facendomi sobbalzare e urlare un po', prima di voltarmi verso il proprietario.

Breathing the Dead [hs - italian translation] MOMENTANEAMENTE SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora