CAPITOLO III

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Passiamo la serata sparando cazzate e ridendo come due cretini, mi fa bene al cuore Andre, è una delle poche persone con cui riesco a ridere di gusto.

"Cazzo, è tardissimo, sono le 19! Devo andarmi a preparare, tu non avviarti senza di me, aspettami infame." dico allarmandomi visto l'orario, mentre mi infilo le scarpe, raccolgo il cellulare e mi avvio verso la porta.
"Tra un'ora non devi essere pronta, di più! Ti avviso eh, altrimenti mi avvio." ribadisce come ogni volta corrugando la fronte e puntandomi un dito contro, mentre mi scappa un risolino.
"A dopo, sarò puntualissima, fidati!" ed esco.

Rientro in fretta e furia e inizio a preparami, facendo volare qualsiasi cosa intralci il mio tragitto, odio essere in ritardo e odio il disordine, quando ritornerò questo appartamentino avrà bisogno di una risistemata.

Sono le 20:03 e sono stranamente pronta e puntuale dai. So che Andrea è dietro la porta da 3 minuti, ormai lo conosco troppo bene.

Ed eccolo lì, appena apro la porta me lo trovo in piedi che sbuffa, come ogni volta.

"Dai, questa volta sono in orario. Un'ora. Tempo record, no?" mi avvicino a dargli un bacio sulla guancia, ma lo scansa con un gesto rapido e mi scappa una risata spontanea.
"Come faccio a sopportarti? Dai, andiamo." mi dice scherzosamente e mi porge il braccio.
"Che galantuomo mamma mia, basta che non mi strattoni per le scale." 
"Mh, vedremo. Ora andiamo, prima di fare più tardi del previsto."
E iniziamo a scendere le scale e ad incamminarci verso il Padavena, il locale più noto e grande della città.

"Gli altri sono dentro." mi avvisa Andre appena arriviamo all'entrata, mentre io annuisco e ci separiamo per cercare i nostri amici.
Giro e mi rigiro e non trovo nessuno, a questo punto non mi resta che andare a chiedere a qualche cameriere, ma mentre mi dirigo verso uno di loro, sento urlare il mio nome.
"IRIS, SIAMO QUI!" è la voce stridula di Leo.

Mentre mi giro, mi scontro con qualcuno e sento un liquido freddo cadermi addosso.

"Ma che cazzo! Vaffanculo, un po' di attenzione, per Dio." dico nervosamente un un tono di voce alto, mentre cerco di vedere in che condizioni oscene sono la mia camicetta e il mio jeans, tutti fradici di birra.
"Un po' di attenzione te, ti giri così all'improvviso." dice il ragazzo stizzito, ma ha una voce che ho già sentito da qualche parte, ma non mi dice nulla in particolare.
Alzo lo sguardo, è il figlio della titolare, Giovanni Leveghi, cazzo.

"Ah, sei tu?" dico sorpresa, maledicendomi per la mia boccaccia. Non potevo guardare chi fosse prima di rispondere in questo modo? 

Perchè queste figure di merda devono accadere sempre a me?

"Eh già, quanto è piccolo il mondo, ti aiuto a ripulirti? Scusa per la birra, però dovresti fare più attenzione." il suo tono ora è più calmo e ha preso dei fazzolettini.
"No, grazie dell'aiuto, ma faccio da sola." dico cercando di avere un tono più pacato possibile, mentre prendo i fazzolettini dalla sua mano.
"Ehi serve aiuto?" arriva Leo ridendo con le lacrime agli occhi. Credo che se gli sguardi potessero parlare, il mio sicuramente gli avrebbe detto 'vattene altrimenti ti ammazzo'.
"No grazie Leo, ora arrivo. A domani, scusa per essermi girata all'improvviso." dico spingendo da dietro Leo per farmi strada e saluto Giovanni, mentre me ne fuggo da quella situazione imbarazzante.

Arrivata al tavolo sono tutti con le lacrime agli occhi.
"Compà ma sei un'imbecille, ti giri così, alla cazzo di cane, te lo meriti!" dice Giorgio tra una risata e l'altra mentre si asciuga le lacrime.
"Zitto palermitano immigrato. E' il figlio della titolare dove ho tenuto il colloquio oggi! Ma che cazzo!" dico lasciandomi cadere su di una sedia.
"Credo che a stento finirai questa settimana." ride Andrea.
"Non siete simpatici!" dico facendogli una linguaccia, allora iniziano a ridere ancora di più e io li seguo a ruota.


Ehi ragaa, che dite su come pian piano sta prendendo piede la storia? 
I personaggi vi piacciono come sono strutturati? Questo è ancora nulla, ne vedrete delle belle!
Per quanto riguarda i capitoli cosa ne pensate? Più brevi, più lunghi o sono giusti così?
Bacinii xx

A NEW BEGINNING//Spawn//INoobDove le storie prendono vita. Scoprilo ora