Capitolo 2 Sul campo

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Quella mattina, mi svegliai presto, avevo le lenzuola strette tra le mani, e il cuscino tutto bagnato per il sudore.
Mi feci una doccia, senza asciugare i capelli.
Mi misi dei jeans neri con gli strappi sulle ginocchia, e una felpa Adidas nera col capuccio, me lo misi in testa.
Andai in cucina, guardandomi intorno durante il tragitto, guardavo le camere da letto vuote e completamemte bianche, poi vidi la camera di Nick, aveva giocato a League Of Legends, c'era ancora il pc acceso, su una scrivania bianca, aveva poster ovunque, passavano da calciatori, a videogiochi, i muri erano neri, e il suo letto completamente bianco, una camera di un normale 16enne, andai oltre.
Il corridoio era piuttosto freddo, guardai anche i muri in legno e pietra, erano tristi, pensai, non me ne ero mai reso conto.
Arrivai in cucina, Nick era li, ancora mezzo addormentato e in pigiama, stava osservando attentamente il pentolino di latte che si scaldava sui fuochi, lo salutai, un cinque e una stretta di mano:"Ciao fra, stanotte hai nerdato?" gli chiesi, lui rispose positivamente, misi su il mio latte, una volta caldo al punto giusto lo versai in tazza, ci sedemmo al tavolo, 1 di fronte all'altro:"Isabelle e Alec, dove sono?" e lui con tono svogliato:"Sono andati via, possessioni, e prima di chiedermelo, Jace e Clary...stanotte ci hanno dato dentro, lasciamoli stare", io scoppiai a ridere, misi qualche biscotto nel latte.
Mentre pociavo il biscotto, un messaggio di fuoco arrivó

Ho bisogno del vostro aiuto, ora!

Sentì un brivido lungo la schiena, non so come descriverlo, eccitante, mi brillarono gli occhi, guardai Nick:"Si va in scena" lui mi capì al volo e corse a cambiarsi.

Ci trovammo all'ingresso,io avevo portato con me Clangelaf, la mia amata spada, emanava luce gialla (non me ne separerei mai).
Nick aveva dei Jeans e portava una felpa con nera con una N gigante blu al centro.
Eravamo completamente invisibili all'occhio mondano, mentre ci dirigevamo io mi guardavo intorno, i Mondani non si rendevano conto del mondo invisibile, delle fate che danzavano sull'erba, di 2 Parabatai che correvano per le vie di New York...mi sembrava tutto così strano, sempre calmi, come se pensassero che in torno a loro non stesse accadendo niente, "Non ci rendiamo conto di quel che ci accade intorno" pensai.
Arrivamo in un vicolo, era scuro e una luce quasi innaturale mi colpiva gli occhi, faceva brillare quelli di Alec, affianco a lui c'era Iz, piú coperta del solito, li guardai, erano paralizzati, davanti a loro c'era una, che all'apparenza sembrava una semplice umana, non feci in tempo a pensarlo che mi arrivó di fronte, e sentì un pugno colpirmi dritto lo stomaco, in quel momento ricordai le parole di Alec "Sei troppo lento", mi piegai, subito Nick corse in mio soccorso, estraendo un tira pugni, ma nel frattempo la donna era gia faccia a faccia con Alec, vidi la sua goccia di sudore bagnargli la gota e cadere a terra, la donna gli prese il braccio, e glielo spezzó, sentì il suo forte urlo, e il crock del braccio che si rompeva.
Non riuscivo a muovermi, poi, estrassi Clangelaf, e con rabbia mi lanciai verso la signora, la colpi dritta alla pancia, senti il suo sangue caldo scorrermi sulla mano, mi spinse e mentre andavo all'indietro con me uscì dalla ferità anche la spada, si lanció verso Nick, ma fu piú veloce e le sferró un pugno dritto al volto, facendola barcollare all'indietro, per un attimo senti il rumore del collo che si rompeva.
Cominció a parlare, con voce demoniaca e profonda"Loro stanno arrivando"...poi il collo inzió a contorcersì, piegó la schiena completamente all'indietro...e la pancia le si squarció, una esplosione di rosso, vidì uscire un ammasso informe, Isabelle, dopo essersi ripresa dalla paralisi, prese la frusta di color oro e gliela legó al collo, io vidi da dietro i riccioli che mi cadevano sugli occhi l'attimo per colpirlo, mi lanciai e gli mozzai di netto la testa...
Era tutto finito, stavo grondando di sudore, mi resi conto di essere impaurito, e spaventato, vidi Alec per terra, sentì il cuore che veniva su, fino in gola, il suo braccio era in una posizione estremamente innaturale, si notava che fosse spezzato, Izzy attivó la sua runa di guarigione e tornó normale, il cuore era tornato al suo posto.
Corsì ad abbracciarli tutti e 2, piangendo...non mi ero mai sentito così, Nick invece, era ancora in piedi ad assistere alla scena, ma il suo sguardo era completamente vuoto.

Tornammo all'istituto, non me ne ero reso conto, ma erano le 4 del pomeriggio, io andai a farmi una doccia, per la seconda volta, continuavo a ricordare il braccio di Alec che si rompeva, mentre l'acqua scorreva, io la guardavo finire nello scarico, e risentivo il pugno nello stomaco, era livido, e rivedevo sempre la donna spezzarsi a metà, e quelle parole rimbombavano in testa "Lui sta tornando".
Uscito, mi asciugai i capelli, guardandomi allo specchio vidi uno sguardo vuoto, privo di qualsivoglia emozione.
Mi feci un latte caldo, andai in biblioteca e affondai nella poltrona davanti al fuoco scoppiettante
Sentì dei passi, era Alec, pulito e profumato, maglia nera, a maniche corte e pantaloni marroni:"Come é stata la tua prima volta? Fuori intendo, sul campo" "Beh, avevo paura, sentivo il sengue che gelava, ma Jace era li, al mio fianco, sentire una persona che mi ama, al mio fianco mi ha dato la forza, Nick era li con te, devi pensare questo" "Quando ti ha rotto il braccio, pensavo ti stesse per rompere anche il collo, ho temuto di perderti, sono cresciuto con te, tu mi hai insegnato a tenere in mano una spada, tu mi hai insegnato tutto, avevo paura di perderti, sei ilnmio fratellone" una lacrimuccia mi scese, mi accorsi di avere ancora il latte in mano, si era raffreddato, lo bevvi tutto e abbracciai Alec...

Shadowhunters, 2 Angeli nella NebbiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora