Capitolo 11 - Vuota

15 1 0
                                    

Sento il suo respiro freddo accarezzarmi le labbra.

Un profumo di menta inebriante invadermi i sensi.

Chiudo gli occhi.

La scarica di adrenalina che mi ha attraversato il corpo pochi secondi fa, è svanita nell'aria, lasciandomi a terra, schiacciata e incapace di respirare.

La forza della realtà mi preme addosso facendomi ragionare, capire quello che è appena successo.

Non posso scappare da tutto questo. Non posso ignorare tutti i sentimenti forti che provo per lui, il ragazzo che mi ha cambiata.

Non posso ignorare il disgusto che provo per me dopo aver commesso quest'ultima azione.

Ancora non respiro mentre riapro lentamente gli occhi.

I nostri occhi sono alla ricerca di qualcosa in quelli dell'altro.

Le sue pupille nere scorgono la mia confusione e il mio timore e cercano approvazione.

Il mio sguardo, incastrato nelle sue iridi, invece cerca qualcos'altro. Qualcosa che neanche io so spiegare. Qualcosa di diverso.

Forse voglio smettere di avere paura, smettere di rimanere di pietra davanti a questo suo sguardo magico.

Voglio una via d'uscita da tutto questo. Ma non la troverò mai in lui. In quello che mi ha portato dritta in questa vita.

-Erica...- un sussurro esce dalle sue labbra carnose, catturando completamente la mia attenzione.

-Io ti amo, okay? Non m'importa tutto quello che pensi. Io ti amo. Non m'importa se mi odi a morte. Perché io ti amo. E non m'importa di tutto il resto. Perché finché esisterò, finché resisterò, io ti amerò. Ti amerò anche se tu non mi vorrai. Anche se dovessi scappare lontana da me, magari con qualcun altro, io ti seguirò, per spiarti, solo per sapere che ci sei. Per dare al mio cuore di ghiaccio un motivo per battere, anche se è impossibile. Ed è proprio questo il punto: forse il nostro è un amore impossibile e io farò tutto ciò che è in mio potere di immortale per renderlo possibile. Perché ti amo. E ti voglio e ti vorrò sempre accanto a me. Perché ti amerò, nonostante tutto.-

La goccia che fa traboccare il vaso.
Butto fuori il fiato, rendendomi conto che non stavo respirando da quando abbiamo smesso di baciarci.
La sua voce limpida e profonda mi entra nella testa e si diffonde per tutto il mio corpo, come fosse sangue. Ma non è sangue, è meglio. È energia. È elettricità. È magia.

Il mio corpo viene scosso da piccoli brividi che mi risalgono la schiena.
Perché mi sta dicendo tutto questo? Perché adesso?
Scuoto leggermente la testa, non riesco a capire, né a crederci. Ho un groppo in gola che m'impedisce di produrre qualsiasi suono.
Perché non gli credo, anche se vorrei?
Non lo so.

Il mio corpo agisce prima del cervello lavori e scivolo lentamente lontano da lui. Faccio dei piccoli passi indietro, poi l'istinto del vampiro prende il sopravvento e mi ritrovo a percorrere il mondo più velocemente. Come se girasse troppo lentamente per il ritmo di cui ho bisogno e tutto intorno a me fosse quasi immobile. Il frastuono provocato dalle urla degli studenti sta risuonando nella mie orecchie, perforando il muro di difesa che si stava creando intorno a me per proteggermi dal mondo. E mi ritrovo di nuovo qui, sul banco della mia classe vuota. Con la faccia incastrata tra le mani.

È successo davvero?
Ho davvero baciato Josh?

Fuori dalla porta sento Isabella chiacchierare animatamente con Paolo. All'improvviso la voce maledetta si manifesta, forte e dura, chiedendo di me.

-No, non lo so dov'è Erica! E in ogni caso non vuole vederti e lo sai- esclama con fermezza Isabella.

-Ma io ho bisogno di risposte- dice Josh, in un sibilo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 18, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Chi EroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora