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"E con i tuoi com'è andata?" mi domanda Zayn dopo che gli ho raccontato tutto.
"Non vogliono parlarmi, hanno detto di farmi sentire solo quando avrò rimesso la testa a posto. Per fortuna non gli ho detto di Aslan, mi avrebbero diseredato."
"E con lui cosa farai adesso?"
Sorrido all'idea che ho in mente per questa sera "Per prima cosa ho intenzione di andarlo a prendere dopo che ha finito di lavorare e poi lo porterò a fare un pic-nic sotto le stelle appena fuori città."
"Amico, tu sì che ti sei giocato la testa." mi prende in giro facendomi arrossire "Spero che vada tutto come immagini, ti meriti di essere felice."

-•-•-•-

Parcheggiato fuori dallo Storm aspetto che Aslan finisca il suo turno.

"Hei, Aslan." gli corro incontro quando lo vedo uscire dal bar.
"Cristo Niall, ti pare il modo?!" dice portandosi una mano sul cuore.
"Scusa, non volevo spaventarti." mi scuso avvicinandomi "Però mi piacerebbe rapirti per il resto della notte. Ho organizzato una cosa, ovviamente se hai da fare o non puoi possiamo rimandare." mi affretto ad aggiungere.

"Nessun impegno ma se non è un problema prima vorrei proprio andare a casa e farmi una doccia, puzzo come una pecora in estate." fa una smorfia.
"Certo, ovviamente, ti accompagno." dico subito.
"Ní, datti una calmata. Non c'è bisogno di essere nervosi." mi rassicura posandomi una mano sul braccio.

"Sicuro che non sia un disturbo per tuo zio che io salga a quest'ora?" gli domandò mentre siamo in ascensore.
"A Thomas? Conoscendolo sarà alla scrivania a scrivere il suo nuovo libro o starà ciabattando in giro per casa parlando con i personaggi dei suoi libri." risponde come se niente fosse.
"Parlando con i personaggi dei suoi libri?" Gli   chiedo confuso ricevendo un cenno di assenso da parte sua.
L'appartamento dove abita Aslan con suo zio è un misto tra un negozio dell'antiquariato e un negozio di bambini. Ovunque ci si giri ci sono giochi che ormai non si vendono più e peluches, le librerie sono piene di libri fantasy e per bambini mentre alle pareti sono appese foto di Aslan a diverse età e di un uomo che presumo sia suo zio Thomas.
"Casa tua è..." mi blocco non sapendo cosa dire.
"Eccentrica?" domanda Aslan.
"Io dire più fiabesca che eccentrica." interviene una voce, che mi fa sobbalzare, da dietro di noi.
Quando mi giro mi trovo davanti un omo sulla quarantina in ciabatte a forma di oca, pigiama di seta giallo limone e a coprirlo una vestaglia in cotone blu con sopra degli orsacchiotti. Fisicamente è una copia di Aslan ma solo più vecchio.
"Non guardarmi così ragazzo, lo so che non ci si presenta in pigiama davanti alle persone ma non sapevo arrivasse qualcuno."
Il suo commento mi fa arrossire mentre Aslan, al mio fianco, inizia a sghignazzare.
"Mi scusi io..." dico imbarazzato.
"Thomas, lascialo in pace - lo rabbonisce il nipote per poi girarsi verso di me - Ti sta solo prendendo in giro." mi dice. "Comunque lui è zio Thomas, Thomas lui è Niall. Vado a fare la doccia poi ce ne andiamo, non spaventarmelo" minaccia lo zio puntandogli contro un dito.
"Io non spavento nessuno." dice indignato andandosene.
"Scusa, te lo avevo detto che è fuori dalle righe. Vado a fare la doccia e andiamo."

Tutto e niente (IV° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora