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Mi sveglio di soprassalto alloro squillare ininterrotto del telefono. Sposto delicatamente la testa di Aslan dal mio petto e mi allungo verso il cellulare.
"Pronto?" rispondo a bassa voce.
"Sono Karin. Si è svegliata. Lexy è sveglia." Dice scoppiando a piangere.
"Arrivo subito." Le dico saldando in piedi e svegliando il mio ragazzo.
"Non serve, è molto presto, non ti lascerebbero entrare e in più deve fare tutti i controlli." Mi ferma.
"Oh. Ok. Allora vengo domani mattina come prima. Se cambia qualcosa fammelo sapere per favore."
"Certo, ora ritorna a dormire e di ad Aslan che mi dispiace avervi svegliato a quest'ora."
"E' successo qualcosa?" la voce preoccupata di Aslan mi riporta alla realtà e solo allora mi accorgo di stare piangendo.
"Lexy si è svegliata." Gli dico spostandomi su di lui.
"E' meraviglioso! Come sta? Cosa le hanno detto?" mi chiede asciugandomi le lacrime da sotto di me.
"Devono ancora fargli degli esami, domani mattina ne saprò di più." Rispondo baciandolo."Forza torniamo a dormire, domani andiamo da lei."
"Tu hai lezione." Gli ricordo.
"Per una volta posso anche saltare le lezioni ."

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"Ben tornata dormigliona." Saluto Lexy non appena entro nella sua camera d'ospedale.
"Ciao ragazzi." Ci saluta con voce roca.
"Come va? Tua mamma dov'è?"
"Sta parlando con il medico per un mio trasferimento. Mi sento come una monetina a cui è passato sopra un treno."
"Che vuol dire che ti trasferisci?" chiede Aslan.
"Avrò da fare fisioterapia subito dopo essermi ripresa, cosa che non accadrà a breve, quindi vado dai miei per comodità ma poi ritorno." Spiega.
"Mi sembra sensato. Theo è passato?" chiedo cambiando discorso.
"No, passerà nel pomeriggio. Doveva fare dei controlli anche lui oggi. E' un sollievo sapere che sta bene."
"E' un sollievo sapere che stai bene tu, ci hai fatto preoccupare." Dico con voce rotta, ricordando la paura di perderla.
"Calmati tesoro, sto bene. Ora dimmi cos'è successo con i tuoi e perché prima di ripartire sono venuti a scusarsi con me per quello che hai fatto." Anche se ha la voce stanca sento la sua rabbia. Deve avere già capito cos'è successo e il mio cuore si sbriciola al pensiero dei miei genitori che se ne sono andati.Inizio a raccontarle tutto mentre Aslan mi stringe da dietro dandomi conforto.
"Vedrai che ne avrei una tutta tua di famiglia." Mi dice Lexy prima di addormentarsi e so che ha ragione. Posso avere una famiglia tutta mia, una che mi accetti per quello che sono, per quello che voglio e per chi amo.

Tutto e niente (IV° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora