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Siamo quasi arrivati al parco che ho scelto per il pic-nic con Aslan, per fortuna. Da quando abbiamo lasciato casa sua non fa altro che chiedermi dove stiamo andando e diventa sempre più difficile non dirglielo.
"Sssh. Siamo quasi arrivati." lo zittisco, immediatamente, quando lo vedo aprire bocca.
"Almeno mi puoi dire perché stiamo uscendo dalla città per andare in mezzo al nulla?"
"Certo che posso." gli rispondo con un sogghigno.
"Quindi stiamo per fare...?" mi sprona.
"Lo scoprirai."
"Cattivo." mi appella fingendosi offeso.

Dieci minuti dopo parcheggio a lato della strada "Arrivati, scendiamo e capirai.".
Scendo e mentre Aslan fa la stessa cosa recupero dal bagagliaio il cestino, la coperta e la sorpresa che voglio fare ad As.
"Mi hai portato a fare un pic-nic!" urla il mio accompagnatore puntando il dito verso il cestino.
"Si e non solo" sorrido "Vieni, dobbiamo salire sulla collinetta lì."

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"Era tutto buonissimo e i dolci erano spettacolari!" mi dice Aslan, è già al terzo dolcetto alla crema di nocciole e pistacchio che ho chiesto a Liam.
"Le ha fatte un mio amico , dovresti conoscerlo anche tu si chiama Liam."
"Lo conosco, viene spesso allo Storm." risponde "È tutto bellissimo ma mi dici cosa c'è in quel fodero di plastica?"
Si sta trattenendo dal domandarmelo fin da quando ci siamo stesi sulla coperta per mangiare, non credevo che avrebbe resistito tanto.
"È un telescopio. Non lo usavo da secoli ma mi sembrava una cosa adatta al pic-nic." dico arrossendo. Quando lo ho messo in macchina mi sembrava una cosa romantica mentre ora mi sembra una cosa stupida, per quando ne so Aslan potrebbe non piacere guardare le stelle.
"Sembra stupendo, ho sempre voluto vedere le stelle con un telescopio. Soprattutto dopo che mio zio mi aveva letto il Piccolo Principe, volevo vedere se vedevo il suo pianeta con la Rosa." mi racconta per poi scoppiare a ridere.

Mentre inizio a montare il telescopio Aslan mi racconta di come ha provato a costruirne uno con un rotolo di cartone, la colle e una lente degli occhiali di suo zio facendomi ridere come un matto.
"Ecco fatto, ora doppiamo solo cercare le costellazioni o semplicemente le stelle." dico lasciandogli lo spazio per guardarci attraverso.
"Potremmo anche inventarcene di nuove." parla girandosi verso di me e sorridendomi.

Guardiamo le stelle, ridendo e scherzando, inventandoci nuove costellazioni e storie che le riguardano, fino a tardi.

Stiamo ritornando alla macchina quando Aslan mi ferma tirandomi una manica.
"Grazie, è stata una serata fantastica. Non ho mai fatto una cosa del genere. Grazie ancora." mi dice con una luce stupefacente negli occhi che mi fa bloccare.
Un attimo dopo sento le sue labbra sulle mie e mi sembra di tornare a respirare dopo aver trattenuto il fiato per molto tempo, lascio cadere tutto quello che ho in mano fregandomene se si rompere qualcosa e lo tiro più vicino a me.
Le sue labbra sono morbide e quando schiude le labbra e le nostre lingue si incontrano mi sembra di raggiungere il paradiso.
"Grazie a te." gli rispondo poggiando la fronte sulla sua quando le nostre labbra si separano.

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Sono riuscita ad aggiornare 🤩
Il capitolo non è esattamente come lo volevo quindi durante la settimana potrebbe essere modificato in qualche modo.

Buona domenica😘
Criiirc

Tutto e niente (IV° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora