Ho deciso di pagare il volo aereo ai suoi genitori. Prima o poi con suo padre dovrà pur chiarire.
Vado un attimo fuori dicendo che devo fare una telefonata.
Li vedo.
Seguita da i genitori di Ivan entro nel ristorante e Ivan non mi vede.
Io ho un sorriso a 32 denti, Ma quando il padre poggia una mano sulla mano di Ivan facendolo girare a guardarci, mi rendo conto che non è stata una grande idea.
Ivan:"Tu...Tu mi hai mentito per tutto il tempo?"
Dice con la voce tremante.
Io:"pensavo che sarebbe stata una buona idea per farvi riallacciare i rapporti"
Ivan:" Tu lo pensavi! Non è detto che tutto quello che pensi io debba essere d'accordo!" Stavolta ho fatta proprio grossa...
Io:"Ivan ti prego."
Ivan:"TI PREGO NIENTE! non dire altro. Ora...Ora vattene"
Inizio a piangere, prendo le mie cose ed esco dal ristorante con 30 paia di occhi puntati addosso.
C'è chi mi guarda con tristezza, Chi mi guarda con compassione, Chi mi guarda dicendo che avevo fatto la cosa giusta.
I suoi genitori mi guardano preoccupati.
E poi girandomi un'ultima volta, vedo il suo sguardo.
I suoi bellissimi occhi da azzurri oceano sono diventati di un azzurro spento, quasi grigio, e sono pieni di odio.
Con le lacrime agli occhi, corro più veloce possibile, ma mi sento tirare per un braccio.
Mi giro e vedo Berger.
Alex:"Tu hai fatto la cosa giusta."
Io:"No. Alex io ho sbagliato. Dovevo chiedere il suo parere. Sono stata una stupida." Dico continuando a singhiozzare.
Alsx:"No lui ha sbagliato. Prima o poi dovranno chiarire."
Io:"ormai la decisione è stata presa...Io non lo merito, io sono troppo poco per lui, lui è la perfezione...mentre io sono solo una stupida illusa che credeva di fidanzarsi con il suo idolo e di rimanere con lui per sempre."
Non dice nulla e mi abbraccia.
Io continuo a singhiozzare mentre lui mi accarezza la schiena.
Alex:"shhh"
Io:"è finita. Alex è finita!!"
Alex:"proverò a farlo ragionare. Te lo prometto. Tu sei una ragazza perfetta, ma lui era sopraffatto dalla rabbia."
Io:"grazie"
Alex:"tranquilla...ti voglio bene piccolina..."
Io:"anche io ti voglio bene Alex."
Mi lascia un bacio sulla guancia ancora umida e se ne va salutando i con il gesto della mano.
Entro in casa e mi accascio a piangere appoggiata alla porta.
Perché sono così stupida?
Perché sono così stupida da aver creduto per tutto questo tempo che possa durare per sempre?
Ha lasciato la sua valigia qui...Ma lui non mi vuole più vedere...come faccio a riportargliela?
Sento spingere la porta é bussare ripetutamente.
Io:"VOGLIO RESTARE DA SOLA!"PIPPO'S POV
Provo ad aprire la porta di camera sua ma c'è un peso che me lo impedisce.
Io:"GAIA APRI"
Gaia:"VOGLIO RESTARE DA SOLA!"
Io:"APRI QUESTA PORTA!"
Gaia:"NO! VATTENE! LASCIAMI SOLA. TANTO GIA LO SONO"
Io:"GAIA SE NON APRI SFONDO QUESTA CAZZO DI PORTA! APRI!"
Si alza e viene ad aprirmi.
Io:"..."
Non faccio in tempo a proferire parola che mi abbraccia.
Ricambio abbraccio cercando di consolarla, ma è tutto invano.
Gaia:"se vuoi farmi uno di quei discorsi strappalacrime dicendomi che eravamo troppo belli e che ho sbagliato puoi anche andartene perché è inutile."
Prove a chiudere la porta ma la fermo con il piede.
Sentiamo la porta d'ingresso chiudersi e vedo Ivan.
Entra in camera sorpassandoci e senza degnarla di uno sguardo prende la sua valigia ed esce.
Ma prima mi prende in disparte e mi da in mano il guinzaglio della cagnolina.
Ivan:"prenditi cura di entrambe"
Detto questo se ne va ed esce.
Rientrino camera sua e appena entro in camera con Shelly al guinzaglio ricomincia a singhiozzare.
Gaia:"Perché sono così stupida!"
Io:"Tu non sei stupida okay?"
Gaia:"ha detto che non mi vuole più vedere! Scusa cosa dovrei pensare!"
Le do un bacio in fronte ed esco.
Gaia:"Filippo..." lo dice con una voce così flebile che non posso fare altro che girarmi
Io:"si?"
Gaia:"puoi restare con me? Ti prego..."
Io:"certo." Nel frattempo avverto Elisa che sarei stato con lei per consolarla e ha detto che andava bene.
Si cambia e io tolgo maglia e pantaloni restando in canottiera e mutande.
Per tutto il tempo non faccio altro che odorarle i capelli, profumano di menta.
Lei si gira dalla parte opposta alla mia dandomi la schiena.
Lo ha fatto per non farsi vedere ma sta continuando a piangere, vedo la sua schiena tremare dai singhiozzi e tira continuamente su con il naso.
La mattina dopo mi sveglio alle 9 e le faccio la giustificazione per scuola e lascio il libretto sulla scrivania, con esso appiccico un post-it.
'Io torno a casa. Non preoccuparti della scuola, ci ho già pensato io. Ti voglio bene nanetta. FILLO♡'
Torno a casa da Elisa e le spiego come è andata a casa di Gaia.
GAIA'S POV
mi sveglio e vicino a me non vedo Filippo.
Guardo ľorologio e mi prende un colpo...Sono le 10! Vado a fare colazione senza parlare e mio fratello mi guarda con aria interrogativa.
Lori:"anche tu niente scuola?"
Io:"è successo un casino."
Corro per le scale e sento che mi sta ancora chiamando dalla cucina.
Mi metto un paio di pantaloni della tuta e una maglietta a maniche corte con sopra una felpa.
Mi stendo sul letto a guardare il soffitto, e per guardare ľorologio alla parete, vedo sulla sedia il suo borsone del Modena.
E ora come fa ad allenarsi?
Non posso farlo...No. No e ancora no.
Lascio un biglietto.
'Ho discusso con Ivan e devo parlargli di persona. Non ci sarò per un pò. GAIA'
Mi metto le scarpe, prendo uno zaino mettendoci cuffie, soldi, telefono, caricabatteria, 2 bottiglie ďacqua e un
Pacchetto di oreo, e ovviamente il suo borsone, prendo Shelly al guinzaglio e mi avvio.
Sto facendo la cazzata più grossa della mia vita.
Vado verso la stazione e compro il biglietto.
Mi vado a sedere sul posto assegnato e appoggio la testa sul finestrino riflettendo. Cosa gli dirò? Mi lascerà entrare? Mi chiuderà la porta in faccia?
Con mille paranoie mi addormento.
[...]
X:"emh ragazzina siamo arrivati" il controllore mi sveglia e vedo molte persone scendere.
Mi alzo e ringrazio.
Prendo le mie cose e mi dirigo verso casa sua.
Piccolo problema...ho ľindirizzo ma non so come arrivarci.
Digito su Google male ľindirizzo e inizio a camminare.
Circa 20 minuti dopo arrivo.
Oh cazzo adesso cosa gli dico?
Dalla enorme porta a vetri di casa sua lo vedo girovagare per la casa.
Probabilmente stara cercando il borsone che ho in mano.
Prendo coraggio e suono il campanello.
Lo vedo avvicinarsi e aprire la porta.
Ivan:"Lori?"
Io:"Non c'è"
Ivan:"luca?"
Io:"Non c'è"
Ivan:"Vale?"
Io:"Non c'è"
Ivan:"Con chi sei?"
Ivan:"Con chi sei?"
Io:"da sola"
Ivan:"Ma sei impazzita?"
Io:"si. Sono impazzita per te Ivan."
Lo fisso negli occhi.
Lui fissa me negli occhi.
Io:"hai dimenticato a casa il borsone."
Ivan:"grazie"
Chiude la porta e io rimango li impalata.
Mi volto per andarmene.
Ma ho un idea...se stava cercando il borsone builder che doveva prepararlo per allenarsi.
E quando torna non si immaginerebbe mai di ritrovarmi li seduta ad aspettare che tornasse.
Perché io non me ne andrò finché lui non si deciderà a parlarmi.
Quando esce con il borsone faccio finta di andarmene.
Ma quando svolta ľangolo mi metto seduta sul giardino davanti a casa sua.
Mi metto le cuffie
Io
Simo voi fino a che ora avete allenamento?Simo
Dalle 12 alle 14 perché?Io
Se andrà tutto bene ti spiegherò.Simo
Ok... imboccallupo per la tua 'missione misteriosa' allora!Io
Hahaha crepi!Chiudo il telefono e mi metto a giocare con Shelly.
Lanciò la pallina, la riporta.
Lancio, riporta.
Lanciò, riporta...
All'infinito.
Lo avrei aspettato finché non sarebbe tornato. Qualunque cosa accada.[...]
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Ľopposto Che Rubó Il Mio Cuore
FanfictionGaia è una adolescente come tante: ha delle migliori amiche, ama gli animali, gli piace viaggiare, e ha un idolo. E no, questa volta non è un cantante, non è uno youtuber, non un attore, non un calciatore, non un giocatore di Basket, ma un pallavoli...