•chapter 20•

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Mi sono addormentata sul prato, con Shelly in grembo e la sto accarezzando sulla schiena e sulla sua testolina.
Mi chiama Martina.
Io:"oiii"
Marti:venire a Pavia per il mio compleanno che è il 20 ottobre? Non puoi dirmi di no!!"
Io:"Non lo fa mettere ďaccordo i genitori."
Marti:"va biennn che fai?"
Io:"se te lo dico ti metti a ridere"
Marti:"perché?"
Io:"perché sono scappata a Modena. Da sola" come previsto è scoppiata a ridere.
Marti:"Ma tu sei pazza! Perché?"
Io:"dovevo parlare con Ivan e sto aspettando che torni dell'allenamento."
Marti:"ciao piccolina devo andare a mangiareee"
Io:"ciauuu ti rifaccio sapere!!"
Marti:"ciaoooo"
Chiudo la chiamata e resto a fissare il cielo quando la luce mi acceca, infatti è appena tornato il sole, prima era molto nuvoloso...
Sono le 13:30, ora sto un pò su instagram.
Mi metto a scorrere i post nella home di instagram e ľespolra, ed inizio a guardare le storie, e vedendo quella del Modena "training" istintivamente sorrido, mi manca...
Ho un botto di ansia per veder come la prenderà.

[...]

Senza accorgermene si sono fatte le 14 e tra poco LUI dovrebbe tornare.
Infatti lo vedo dopo 5 minuti, con gocce di sudore sulla fronte, e ancora il fiatone.
Ah è vero, dopo gli allenamenti fa la doccia a casa. Mi alzo in piedi e mi appoggio allo stipite della porta a braccia conserte.
Lo vedo svoltare ľangolo e tirare fuori dalla tasca le chiavi della porta d'ingresso, perché Ivan fottutaperfezione Zaytsev mi fai questo effetto? Perché?

IVAN'S POV
Stiamo facendo allenamento ma non riesco a concentramri, ho in mente solo e soltanto lei.
Julio:"Ivan vieni qui un attimo perfavore" vado da Julio che mi ha chiamato in disparte dopo allenamento.
Julio:"Ma cos'hai oggi? Ti vedo distratto!"
Io:"è che ho litigato con Gaia e non riesco concentrarmi in nessuna azione che faccio."
Julio:miraccomando cerca di starci con la testa! Sabato abbiamo la Partita. 3 giorni. Abbiamo 3 giorni Ivan per portarci a casa quella coppa.
Cerca di concentrarti domani o sarò costretto a farti stare in panchina. Chiaro?"
Mi punta il dito contro e annuisco.
Io:"Si coach, tutto chiaro..."
Entro nello spogliatoio e mi cambio senza spiccicare parola.
Tutti mi chiedono cosa è successo e io rispondo solo a Simone e Dany.
Annuiscono comprensivi capendo a cosa mi riferisco. Esco dal palazzetto e con mille pensieri mi incammino verso casa.
Mi rendo conto di quanto sono stato duro con lei e mi sento terribilmente in colpa.
Svolto ľangolo e tiro fuori dalla tasca le chiavi di casa.
Dentro nel cancello e la vedo li, appoggiata allo stipite della porta ďingresso a braccia incrociate.
Arrivo davanti a lei e la guardo negli
occhi.
Continua a fissarmi.
Passano solo pochi secondi ma a me sembrano passare millenni.
Lei mi fissa e Io sto fissando lei.

GAIA'S POV
Arriva davanti a me e mi guarda negli occhi.
Io continuo a fissarlo.
Passano soltanto pochi secondi, ma a me sembrano millenni.
Lui mi fissa è Io sto fissando lui cercando di comprendere le sue emozioni, il suo sguardo che sembra scritto in codice, non riesco proprio a decifrarlo.
Ivan:"da quanto sei tornata?"
Io:"Sono sempre stata qui. Ivan io non sono mai andata via."
Ivan:"perché sei qui?"
Io:"Ivan io voglio che tu mi lasci parlare, voglio darti una spiegazione del perché ho fatto tutto questo, è stato lo sbaglio più grosso della mia vita!" La mia voce inizia a tremare.
"...Perché io ci sarò comunque vada, anche se tu non mi vorrai, io ci sarò, ma se tu non ci sarai, penso che tu non possa far parte della mia vita..." dico questa parte in lacrime.
Mi guarda con quei occhioni celesti dove potrei perdermi a guardarli per tutto il giorno.
Ivan:"..."
Io:"ti prego di' qualcosa. Una parola, un urlo, un insulto...Non me ne frega niente. Ma ti prego ho bisogno di sentire la tua voce"
Ivan:"Non so cosa dire."
Io:"...ti prego..."
Ivan:"eh cosa posso dire cazzo. In quel tocco ho visto tutta la mia infanzia passarmi davanti, tutte le volte in cui mi chiudevo in camera mentre litigavano impaurito, io ho passato una infanzia bruttissima che neanche tu puoi immaginare...tu...tu non puoi. Tu hai una famiglia da sogno, un fratello, i genitori che ti amano, io avevo solo ľaffetto di Anna e di mia madre. Ma quando Anna è morta io...Ho perso anche lei. Ľunica cosa che mio padre non aveva se Ti tu. Una ragazza fantastica, perché si sono separati. Ma adesso...Io non ho più neanche te."
Dice tutto ciò con voce tremante, non so proprio cosa rispondere...
Io:"Io non...sapevo che tu avessi sofferto così tanto a causa mia. Io sono uno sbaglio, un'illusa che pensava di fidanzarsi con il suo idolo e che tutto questo durasse per sempre.
E non posso nemmeno dirti che mi manchi, perché io non manco a te!"
Cala un silenzio di tomba, ma i miei singhiozzi iniziando a sovrastarlo.
Ivan:"HAHAHA sei molto divertente! Pensi veramente di non mancarmi?"
Dice con un sorriso falso e guardandomi con gli occhi azzurri.
Io:"allora perché mi ignori!"
Ivan:"Perché sono troppo orgogliosi. Non riesco ad ammettere di aver sbagliato...è più forte di me!"
Io:"Ma quella che ha sbagliato sono io! Dipende tutto da te!!!"
Ivan:"Ma anche io ho sbagliato per non averti lasciato spiegare! Dipende sia da me che da te. Quindi...a te la scelta. Perché io la mia ľho già presa."

Ľopposto Che Rubó Il Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora