•chapter 8•

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Apriamo la porta é Troviamo una bambina che sta piangendo.
Io:"ehi piccola come ti chiami?"
X:"martina"
Io:"che ci fai qui?"
Martina:"mi sono persa"
Io:"dove abiti? Ti riportiamo a casa"
Ci dice il suo indirizzo e la riportiamo a casa.
Bussiamo alla porta indicata dalla bimba, e rimango a bocca aperta. Poi vado ad abbracciare Mauro.
Mi fa alcune domande sulla nostra nuova squadra e rispondo nel modo più sincero possibile. Ci salutiamo e torniamo a casa.
*inizio chiamata con: Fillo👅💘*
Pippo:"Gaia venite al parco subito! É urgente!"
Non facciamo domande e corriamo al parco.
Vediamo tutti gli altri ma Lavi ha una lettera in mano e sembrano tutti molto preoccupati.
Io:"che é successo???" Dico con il fiatone.
Micah:"riguarda Leon."
Io:"che é successo???" Dico questa volta stringendo i pugni dal nervoso che mi da quel ragazzo.
Pippo:"hanno creato una competizione!"
Ivan:"in che senso Pippo? "
Lavinia:"in pratica hanno organizzato una sfida fra te e leon"
Ivan:"in cosa consiste?"
Eli:"sul record di battuta"
Ivan:"ok...quando sarà?"
Lavinia:"alle 20 al pala Barton"
Io:"ok. Andiamo a prepararci"
Ivan mette maglia e pantaloncini da gioco mentre io metto la maglia da allenamento e un paio di leggins.
Andiamo al palabarton ed entriamo, non c'è molta gente a mia sorpresa...mi immaginavo il caos più totale.
Ivan inizia ad allenarsi.
Andrea Lucchetta:"oggi si terrà la sfida un battuta tra lo Zar Ivan Zaytsev e Wilfredo Leon Venero!"
Tutti ad applaudire, ma noi esultiamo  al nome di Ivan naturalmente.
La sfida consiste nel battere e la velocità verrà misurata.
Avranno 3 battute a disposizione.
Parte Leon.
Batte, rete.
Ribatte, 125 km/h.
Ribatte, 129 km/h.
Tocca a Ivan.
Batte, 127 km/h.
Ribatte, 131 km/h.
Ribatte, 134 km/h.
Abbiamo vinto!
Corro in campo da Ivan e dopo qualche supplica convinco le guardie a farci passare.
Salto in braccio a Ivan sotto gli occhi di tutti.
Gli sussurro:"sei bravissimo"
Ivan:"é tutto merito tuo"
Mi bacia e va negli spogliatoi mentre lo aspetto in una panchina.
Mi si avvicina Leon é mi guarda male. Che cazzo vuole questo oh.
I sirmanicai stanno uscendo e anche i giocatori della sir.
Mi avvicinò a Simone.
Io:"scusa"
Simo:"per cosa?"
Io:"per oggi a obbligo o verità. Avevo paura che Ivan si arrabbiasse."
Simo:"tranquilla, siamo solo amici,  e poi mi sono fidanzato!"
Io:"ecco Ivan! Ciao Simo! Mi mancherai..."
Simo:"anche tu nana!"
Mi da un abbraccio e lo saluto.
Esce Ivan e gli vado incontro,mi sembra...strano.
Io:"che c'é"
Ivan:"tu e Simone siete molto belli insieme"
Io:"ľho abbracciato e basta!!!"
IVAN'SPOV
sono arrabbiato. Ho appena visto Gaia parlare con Simone e abbracciarlo. Sono geloso, questa volta ha esagerato. Me ne torno a casa.
GAIA'S POV
io:"ma lo vuoi capire che ľho solo salutato? Non vi vedrò più porca puttana"
Ivan:"addio"
Non ci credo. Rimango li. Con il palazzetto che spegne le luci e tutta la gente intorno.
Corro a casa e inizia a piovere fortissimo.
Tanto ormai piangere per lui è diventata un'abitudine.
Torno a casa, ma inciampo e mi buco i pantaloni e ancora zoppicante, cerco di andare a letto. Cazzo. Ho le mie cose tutte a casa di Ivan.
Non mi lavo, anzi. Lo faccio apposta,  almeno vede quanto soffro per lui.
Vado a casa sua e bussò alla porta con le lacrime che scendono sulle mie guance. Mi apre Filippo.
IVAN'S POV
Bussano alla porta e Filippo va ad aprire. Stavo piangendo fino a poco fa. Sono stato un deficente, cretino, stupido, imbecille e Stronzo. Mi sto pentendo amaramente per ciò che ho fatto. Ma é troppo tardi.
GAIA'S POV
Filippo non fa domande e mi abbraccia.
Filippo:"che hai fatto?" Ho il ginocchio sinistro sanguinante e messo male.
Io:"mi sono fatta male ad un allenamento" che scusa di merda...
Dico cercando con lo sguardo Ivan.
Filippo:"GAIA. TI CONOSCO DALLE ELEMENTARI. E SO QUANDO STAI MENTENDO"
Io:"ok. Ho pianto. Puoi dire ad Ivan di darmi le mie cose che me ne vado a casa?!"
Filippo:"che é successo?!"
Io:"ci siamo lasciati" dico cercando di non piangere ma é piu forte di me.
Mi da le mie cose e vado a letto.
FILIPPO' POV
Io:"IVAN CHE CAZZO É SUCCESSO"
Ivan:"niente perché?"
Io:"era Gaia prima."
Ivan:"digli che sono uno stronzo e che non la merito"
Io:"prima spiegami"
Ivan:"ľho vista abbracciare Simone e sai benissimo che sono geloso"
Io:"non la vedrai più dio santo!!! Va da lei e scusati!"
Ivan:"vado"
Si riveste ed esce.
Io:"imboccallupo"
IVAN'SPOV
Prendo delle rose dal mio giardino e vado a casa sua. Gli scrivo in biglietto.
"Scusa. Sono stato un deficente, stupido, imbecille, cretino,ritardato e stronzo a non fidarmi di te ma non ci ho visto più dalla rabbia. Sai bene che sono geloso ed é un mio grande difetto. 
Ma ciò che é mio non si tocca. Io senza di te non riesco a starci. Scusa, ti amo. Mi manchi. Ah, dimenticavo, non parto più.  Avrei tanto senso di colpa.
IVAN♡"
Non so perché ci ho messo il cuore. Però mi é venuto spontaneo. Anche perché é lei che lo fa battere.
Vado davanti a casa sua e vedo ancora la luce della sua stanza accesa.
Suono il campanello, lascio le rose sullo zerbino e scappo a casa. Spero che mi perdoni. Anche perché sennò a modena col cazzo che ci vado.
GAIA'S POV.
Mi stavo mettendo il pigiama quando suonano alla porta. Scendo zoppicante.
Vado ad aprire e sento dei passi allontanarsi.
Vedo un mazzo di rose legate da un nastro rosso e un biglietto. Appena la leggo mi metto a piangere.
Sento qualcosa muoversi nella siepe. Provi ad andarmene ma sbatto il ginocchio sinistro contro la porta. Inizia a pulsare e faccio una smorfia di dolore.
Mando un messaggio a Elisa, Lavinia,  Filippo e Micah. Ma nessuno risponde. Ľunico online é lui. IVAN.
"Aiuto. Ti prego. Casa mia. Ora."
Resto ferma immobile. Visualizzato. Esco da whatsapp e vedo una macchina arrivare velocemente fermarsi.
Ho ancora il mascara sbavato, occhiaie che arrivano sotto terra e le lacrime che rigano le mie guance.
Il ginocchio fa troppo male, ma Ivan arriva proprio quando lo sbatto un altra volta contro quella cazzo di porta.
Ivan:"ti sei fatta male?"
Faccio si con la testa
Io:"portami al pronto soccorso ti prego!"
Mi fa salire in macchina.
Io:"scusa per prima. Ma non c'é niente fra noi...te lo giuro sulla mia famiglia."
Ivan:"shhhhh. É solo colpa mia...Sono un deficente. Inutile specificare che sei perdonata."
Ivan:"siamo arrivati"
Mi prende in braccio e mi porta all'entrata...anche se sono le 2 di notte.
Mi portano nella stanza numero 9. Guardo Ivan. Lui mi guarda e mi da un bacio
Ivan:"avevo resistito sin troppo." Gli do un bacio veloce sulle labbra e mi fanno stendere su un lettino e mi fanno un ecografia.
Dottoressa:"non è nulla di grave, ma non può fare attività fisica per 10 giorni"
In quel momento mi si è spezzato il cuore...perché la pallavolo é una delle 5 cose che lo formano.
1)la famiglia
2)I miei amici
3)il mio fidanzato
4)la pallavolo
5)gli animali

Eccole cose senza cui non riuscirei a vivere.
Mi mette una fasciatura sulla ferita e torniamo a casa.
Mentre ero in braccio a Ivan mi addormento tra le sue braccia.
[...]
Mi risveglio nel letto di Ivan...é ancira lui sta dormendo, vedo le valigie in fondo alla stanza e d'istinto lo abbraccio.
Ivan:"che c'é?" Dice con la voce impastata dal sonno.
Io:"buongiorno..."
Dico ancora attaccata a lui.
Io:"sono le 9...a che ora...partite?"
I suoi occhi color oceano diventano spenti...
Ivan:"andiamo a fare colazione, tra 1 ora passa il taxi per portarci alla stazione."
Io:"ah...così presto?"
Ivan:"eh si..."
Mangiamo il latte con i cereali.
Andiamo fuori, nel NOSTRO parco, Ivan ha tutte le valigie con le sue cose, mi fa male vederlo in quel modo...ma è destino...
Arrivano tutti
Lavi:"mi mancherai" dice con la voce spezzata dai singhiozzi.
Io:"non ci so stare senza di te. Ti prego veniteci trovare..."
Ivan:"veniamo per le vacanze di Natale, abbiamo qualche giorno libero"

IVAN'SPOV
lei non sa che la andrò a trovare il giorno del suo compleanno, prima della partita Perugia-Modena.
Per quanto soffre a causa mia questo é il minimo.






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