•chapter 22•

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Mi risveglio quando lui ancora sta dormendo.
Cerco di spostare il suo braccio dal mio fianco ma mi stringe ancora di più.
Ma è geloso anche quando dorme?
Io:"Amore"
Continua a dormire
Io:"zar"
Continua a dormire
Io:"Ivan"
Continua a dormire
Io:"Ivy"
Apre gli occhi e mi guarda.
Ivan:"Non chiamarmi mai più in quel modo"
Io:"Ora so come svegliarti!"
Lo tiro fuori da un braccio ma cado in terra lui scivolando con i piedi scalzi sul parquet.
Ivan:"Madonna che agilità!"
Io:"guarda che quest'anno pratico divano a livello agonistico!"
Ivan:"Ma sta zitta va!"
Io:"il momento dolcezza era durato troppo"
Scendo le scale e vai a preparare il latte per me e il caffè per lui.
Non faccio in tempo a portare tutto a tavola che mi ritrovo 5 stanghe davanti.
Io:"Ma da dove siete sbucati adesso?"
Max:"dalla porta!" Dice con tono ovvio.
Io:"Ma come fate ad essere così attivi di prima mattina?"
Simo:"guarda che noi siamo svegli dalle 7 e sono le 10:30! Tu questa la chiami prima mattina?"
Io:"il mio cervello fino a mezzogiorno dorme!"
Dany:"bhe, se la tua energia è quanto la tua altezza allora meglio che torni a letto!"
Io:"Non mi rompere anche di prima mattina!"
Dany:"mhhh no è divertente farti arrabbiare! Tu ieri sera mi hai fatto preoccupare!"
Io:"era uno scherzo!"
Micah, che nella conversazione era il più silenzioso, si avvicina a me
Micah:"possiamo parlare in privato per favore?"
Io:"ah emh certo"
Ivan mi guarda perplesso chiedendomi cosa volesse mentre io alzo le spalle come per dire 'E che ne so!'
Lo porto in salotto
Micah:"tu quando riparti?"
Io:"alle 16 perché?"
Micah:"visto che oggi ci alleniamo dalle 14 alle 16 posso partire con te? Voglio rivedere Lavi, mi manca"
Lo vedo arrossire mentre fissa il pavimento.
Io:"emh si certo...però prepara le tue cose prima delľallenamento almeno vi aspetto al palazzetto e partiamo diretti ok?"
Micah:"ok grazie mille. Ti devo un favore!"
Io:"Non preoccuparti! Dai andiamo dila sennò pensano male!"
Si mette a ridere e andiamo di la
Ivan mi prende in disparte
Ivan:"cosa ti ha detto?"
Io:"mi ha chiesto se poteva tornare con me oggi pomeriggio per rivedere la Lavi. Non sei arrabbiato vero?"
Ivan:"ah ok, no non ti preoccupare!"
Mi da un bacio e torniamo definitivamente dagli altri 4.
Iniziamo a chiacchierare e verso le 11 vanno via.
Finisco di fare colazione e mi vado a vestire con i vestiti di ieri.
Ivan:"amoreee che mangiamo per pranzo?"
Io:"boooo"
Urlo dalle scale quando potrei tranquillamente andare di sotto.
Ivan:"decidi tu!"
Io:"non lo so per me va bene un piatto di pasta in bianco tranquillamente."
Ivan:"ok prendo le penne che alle 14 ho allenamento e mi devo ancora vestire e preparare il borsone! Faccio io!"
Io:"va bene!"
Lo sento alle prese con i fornelli che non riesce nemmeno ad accendere il gas!
'Faccio io!' Cit. Ivan Zaytsev 4 ottobre 2018, 11:49.
Scendo le scale sbuffando e lo vedo alle prese con il gas.
Io:"o mio dio. Ivan, tesoro mio, non è difficile accendere un gas!"
Ivan:"Non si accende!"
Tengo pigiata e ruoto la rotellina, ha ragione non si accende!
Io:"pensi a quello che penso io?"
Ivan:"chiamalo."
Lo chiamo.
Simo:"ciao Gaietta cosa c'è?"
Io:"se te lo dico ti metti a ridere!"
Simo:"proverò a rimanere serio!"
Io:"Non sappiamo accendere il gas!"
Simo:"Ma che ritardi mentali avete?"
Io:"Non li so!"
Simo:"Signore aiutaci tu! Va bene arrivo!"
Chiudo la chiamata.
Ci riproviamo una decina di volte quando sentiamo bussare alla porta.
Apro e me lo ritrovo davanti.
Io:"entra"
Lo faccio entrare.
Simo:"possibile che non riuscite ad accendere un gas?"
Io:"PROVACI! NON SIA ACCENDE!"
Simo:"per che verso avete girato?"
Io:"verso destra"
Simo:"Ma allora siete ritardati!"
Io:"che c'è?"
Simo:"la freccetta è verso sinistra!"
Ivan:"ecco perché non si accendeva!"
Simo:"ah si? Ma davvero? A dopo Ivan ciao nana!"
Io:"ciao stanga"
Simo:"ciao nana"
Gli faccio il dito medio contro e mi risponde a tono.
Ivan:"prendi la pasta dallo sportello che devo andare in bagno!"
Io:"ok!"
Provo ad aprire lo sportello con la pasta ma indovinate?
Non ci arrivo! Strano vero?
Lo sento scendere le scale mentre io ancora a sto saltando cercando di aprire un maledetto sportello.
Ivan:"sei messa male eh!"
Io:"zitto IVY"' mi guarda male e prende la pasta mentre io mi ''''''''"'''' siedo'''''''''''''''sul divano con molta delicatezza.
Io:"ho sonnoooo!"
Ivan:"sei pigraaaa"
Io:"nooooo"

[...]

Iniziamo a mangiare e lo vado a guardare mentre prepara il borsone e partiamo visto che saro sugli spalti, con la mia valigia in mano.
Li osservo giocare e sembra un'opera d'arte, insieme sono una bomba atomica!
Faccio varie foto e ad un certo punto si siede vicino a me una ragazzina che avrà più o meno 13 anni.
X:"Madonna quanto è bello Zaytsev! Io me lo sposo!"
Io:"in realtà ľunica che lo sposerà sono io"
X:"Ma fammi il piacere! Manco ti conosce, A me mi ha riconosciuta 2 volte!"
Io:"in realtà mi conosce eccome visto che sono la sua fidanzata"
L' allenamento è quasi finito essendo le 15:45.
Inizi a scendere dagli spalti quando tornano alle panchine per prendere le botte che, fare il saluto e andare sullo spogliatoio.
Micah mi guarda e mi sorride.
Mi siedo davanti alla porta del palazzetto a gambe incrociate mentre aspetto Micah e Ivan.
Li vedo uscire e Micah ha anche la valigia.
Abbraccio Ivan e gli do un bacio.
Io:"ci vediamo dopodomani"
Ivan:"dove pensi di andare, io vi accompagno alla stazione."
Io:"mi scusi IVY"
Ivan:" sta zitta Gaia"
Sa quando io odi essere chiamata Gaia, e io so quanto lui odi essere chiamato Ivy.
Mi prende per mano e andiamo in stazione.
Micah:"Ma lei lo sa?"
Io:"no, è questo il bello!"
Si mettono a ridere e rischiamo di farci investire ma alla fine riusciamo ad arrivare alla stazione.
Ci mettiamo in coda a prendere i biglietti e li pago entrambi dato che Micah era distratto.
Io:"ciao ciccio"
Ivan:"Ciccio?"
Io:"preferisci essere chiamato IVY?"
Ivan:"ok...ok"
Alza le mani e lo abbraccio e lui mi da un bacio sulla fronte.
Io:"ti amo"
Ivan:"Io di piu"
Io:"impossibile"
Ivan:"oh si invece"
*si avvisa la gentile clientela che tra 5 minuti partita il treno per Perugia.*
Sentiamo la voce metallizzata e ci separiamo.
Io e Micah prendiamo i nostri posti assegnati e lo saluto dal finestrino e mi lancia un bacio.
Faccio lo stesso e il treno parte, così mi metto ad ascoltare la musica.

[...]

Sento picchiettare un dito sulla mia spalla, ovvero quello di Micah.
Mi tolgo gli auricolari e stoppo la musica.
Mi giro verso di lui
Micah:"vuoi qualcosa dal bar?"
Io:"vengo anche io va"
Micah:"noi ridiamo e scherziamo ma non ho pagato il mio biglietto.c"
Io:"infatti ľho fatto io"
Micah:"quanto è costato?"
Io:"Non te lo dico"
Micah:"ti devo ridare i soldi"
Io:"Ma no tranquillo"
Micah:"allora pago tutto io"
Io:"mmm e va bene" dico sbuffando.
X:"ditemi pure"
Io:"Io una cioccolata calda e una bottiglietta si acqua naturale."
Micah:"Io un caffè e una bottiglietta di acqua naturale perfavore"
X:"certo"
Ci porta le nostre ordinazioni e paga.
Io:"dai torniamo sul vagone"
Ci rimettiamo seduti e per fortuna davanti noi c'è un tavolino.
Inizio a bere la mia cioccolata e metto la bottiglia nello zaino.
Ci mettiamo a parlare del campionato e che sono molto ansiosi per la super coppa che si terrà sabato, alle 18 al PalaBarton.
Tra chiacchera e battutine varie arriviamo in stazione e sono le 18.
Iniziano a riprendere la nostra roba e ci dirigiamo verso casa della Lavi.
Arriviamo al cancello e suono il citofono mentre lui si nasconde.
Viene verso di me e mi saluta.
Lavi:"ohi... Come va con Ivan?"
Io:"tutto bene abbiamo risolto. Chiudi gli occhi"
Lavi:"chiusi (?) Ma che stai facendo adesso?"
Io:"aspetta e vedrai"
Micah:"va bene se la prendo per mano?"
Io:"si dai aspetta qui"
La prendo per mano e la Guido verso Micah.
Lavi:"si può sapere cosa stai facendo?"
Io:"fidati di me"
Lavi:"Mi fido di te..."
Faccio intrecciare la sua mano con la manona di Micah.
Lavi:"che è tutta sta dolcezza?"
Micah:"boh dimmelo tu" lo vedo sorridere mentre li sto guardando e sussurro a Lavinia "apri gli occhi"
Li apre e si abbracciano mentre io riprendo tutto.
Lavi:"OH CRISTO DIO"
Micah:"ci sei rimasta male? Se vuoi torno a Modena oggi invece di domani eh"
Lavi:"sta fermo qui. Ti incollo al cemento almeno non ti muovi"
A quella frase mi metto subito a ridere, e ognuno torna a casa, chi mano nella mano, chi invece da sola.

Ľopposto Che Rubó Il Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora