Capitolo 11

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Pov: Jimin

Due giorni.

Due giorni e già a causa mia una cena era stata rovinata, persone avevano litigato fra loro, avevo rovinato un equilibrio con la mia sola presenza.

Aveva ragione mio padre, aveva ragione, quel distruggi tutto ciò che ti circonda era vero.

Ma non volevo che le cose prendessero questa piega, non sta volta, non potevo.
Namjoon era stato così buono con me senza nemmeno conoscermi, non potevo essere la causa di qualcosa che l'avrebbe fatto palesemente soffrire

"Jimin stai bene?"

Persino ora si preoccupava per me.
Dovevo ricambiare quella gentilezza, dovevo sistemare la cosa.

"Namjoon... sai dove può essere andato Yoongi?"
Mi guardò dubbioso, con occhi sottili
"Jimin perché..."
"Ti prego, ti prego permettimi di aggiustare questa cosa"
La mia voce tremava, ma non volevo ascoltare quei bisbiglii  che urlavano nella mia testa di andare via, di lasciar perdere.

"Di solito quando vuole stare solo va al parco vicino il lago, Jimin vengo con te."
Lo guardai deciso
"No"
Non sapevo nemmeno io cosa stessi facendo
"Ti prego Namjoon, non potrei perdonami mai di aver causato dolore a qualcuno, lasciami sistemare"
Sentivo gli occhi bruciare ma ricacciai indietro le lacrime
Namjoon annuì, sconsolato
"Sta attento"

Ero uscito solo con la felpa, faceva freddo, il vento tagliava la pelle, probabilmente un grosso acquazzone tipico di settembre era in arrivo.

Passai una mano tra i capelli, dovevo trovare Yoongi, il lago non era distante, qualche minuto di camminata a piedi.

Girai lungo tutto il perimetro dello specchio d'acqua ma nulla, tutte le panchine erano vuote.
Dov'era? Stava diventando tardi.

"Cosa ci fai qui?"
Era la sua voce, mi girai quasi di scatto
"Io.." i suoi occhi mi colpirono come frecce, la sua rabbia non si era stemperata, senza rendermene conto iniziai a piangere con la bocca spalancata e gli occhi di Yoongi fissi nei miei

Stupido Jimin, perché piangevo?

Yoongi continuava a fissarmi, lo sentivo, io mi guardavo le scarpe.
L'unico suono veniva dal vento tra le foglie delle querce del parco, probabilmente quella situazione di silenzio andò avanti per un bel po'.

"Ripeto, perché sei qui?"
Ora aveva le braccia conserte e la bocca storta, come se fosse stufo di aspettare.

Presi coraggio, ogni briciolo di forza, non avevo mai parlato a qualcuno faccia a faccia in questo modo.
"Min Yoongi..." lo guardai e lui fu leggermente sorpreso, si notava dai suoi occhi
"...odiami."
Alzò le sopracciglia perplesso, voleva rispondere ma continuai a parlare

"Non so perché, non mi conosci, ma va bene, odiami, trattami male, ma non lasciare che io rovini il tuo equilibrio"

Yoongi era sempre più perplesso, aveva la bocca socchiusa e lo sguardo acceso
"Non posso essere la causa di problemi, sparirò, sarò un puntino invisibile se.."
"Sta zitto stai esagerando"

Era scocciato, si leggeva dalla forma arricciata che avevano assunto le labbra.
"Park Jimin, lo so come sei, vuoi fare la vittima, vuoi che tutti ti amino, vuoi essere al centro dell'attenzione ma con me non attacca"
Cosa stava dicendo? Non capivo, Cosa voleva dire?

"Ti vedo sai, tu con quel visino, quel sorriso, quel tuo modo di fare, attiri le persone come il miele attira le mosche..." sorrise "..ma poi sai coaa succede alle mosche? rimangono in trappola."

Non stavo davvero capendo, come poteva dirmi quelle cose?

"Park Jimin, con la tua faccia perfetta e la tua vita perfetta, credi di potermi prendere in giro? Non sei come vuoi far credere e.."

Si fermò, guardandomi stranito.
Avevo i pugni serrati e sentivo caldo come se il fuoco avesse sostituito ogni goccia del mio sangue.

Era forse rabbia?

Sentivo il cervello annebbiarsi e delle lacrime bollenti arrivare.
Guardai Yoongi fisso negli occhi
"Una vita perfetta?"
Sentivo un magone crescere nel petto
"Tu non sai un cazzo!"

Stavo urlando, non era da me, ma non riuscivo a trattenere quelle emozioni.
Volevo evitare di peggiorare il tutto, volevo andare via.
Distolsi lo sguardo da quel paio di occhi che mi fissavano confusi e sorpresi, senza dire una parola feci per andare via.

Yoongi mi afferrò il polso, la sua stretta provocò una piccola scossa e un brivido freddo percosse tutto il mio corpo.

"Lasciami" una sola parola, detta con una decisione che non credevo di possedere.

Lasciò in silenzio il mio braccio, mi ritrovai a correre.

Pioveva.

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Is this angst?

Come state? Nuovo capitolo e, come sempre, spero sia decente uw
Siete in ansia per il comeback? Io si, tanto tanto..
Però non vedo l'ora!
Passate una buona serata/nottata
💘
F~

(vi droppo una foto carina come sempre💙)

Before I fallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora