Pov: Yoongi*
"Tu non sai un cazzo!"
Fu come una secchiata d'acqua fredda all'improvviso.
Io non sapevo nulla, non sapevo nulla su Park Jimin, vederlo così, con la faccia dipinta di emozioni autentiche, mi fece ricredere.
Fose avevo sbagliato, mi ero fatto condizionare da quello che avevo vissuto.
Continuavo a fissarlo senza parlare, i suoi occhi erano lucidi e arrossati, il labbro inferiore tremava leggermente.
Vedevo le nocche delle mani bianche per la tensione della pelle, era stata colpa mia.
Aveva ragione Jin e, come al solito, aveva ragione Namjoon: dovevo scusarmi.Jimin distolse lo sguardo da me e iniziò a camminare velocemente, stava andando via.
Senza pensare lo presi per il polso, a quel contatto un brivido strano mosse ogni cellula del mio corpo.
"Lasciami"
Non c'era più traccia di dolcezza, la sua voe era roca, ferma ma leggermente rotta.
Lo lasciai, era tutto ciò che potevo fare.
Rimasi lì a fissarmi le mani, ero davvero un idiotaEro fermo così da qualche minuto, perché non ero andato dietro a Jimin? Era tardissimo, pioveva e mentre lui tornava a casa solo io ero fermo sotto l'acqua come un perfetto idiota.
Mi spostai sotto la pensilina vicino le panchine, tirai fuori il telfono, era l'una passata, com'era possibile?Avevo dei messaggi da chiunque, Jin, Nam, Hobi.
Namjoon voleva sapere di Jimin
Mi venne in mente da fare la cosa più intelligente degli ultimi due giorni: chiesi il numero di telfono del ragazzino a Nam, dovevo assicurarmi fosse ok
Digitai due paroleMa la risposta tardava ad arrivare, dio mi sentivo così coinvolto senza sapere perché, quel Jimin era pur sempre uno sconosciuto
Non rispondeva, beh cosa mi aspettavo?Visualizzato, mi sentivo davvero un cretino.
Aver visto quel biondino spezzato davanti i miei occhi, a causa mia, mi portava alla mente ricordi che volevo seppellire, emozioni che volevo cancellare...
Io e Jihun stavamo insieme da tre mesi, lui era bello, talmente bello che stentavo a credere fosse reale. Era sempre circondato da tantissime persone, non passavamo molto tempo insieme ma andava bene, sapevo che teneva a me.
Jihun era il tipico ragazzo perfetto: sorriso radioso, capelli rossi che cadevano delicatamente sulla fronte, una vita senza punto bui.
Lo amavo, lo amavo davvero.
Quella sera, il 30 dicembre, decisi di dirglielo. Dovevamo cenare insieme, Namjoon, Jin e Hoseok avevano lasciato la casa tutta per noi.
Jihun arrivò, era stanco, aveva un'espressione tirata, ma non riuscivo a fare a meno di notare la sua bellezza.
Mangiammo cibo cinese, poi avevo voglia di vedere un film, qualcosa di fantascienza, ma a lui non importava, era con il telefono a parlare con chissà chi.
Era il momento, mi avvicinai per dargli un piccolo bacio sul collo, suscitando una risatina
"Jung Jihun ti amo"Aspettavo la sua risposta, ma non andò come speravo
"Yoongi cos'hai che non va?"
Il suo sguardo era colmo di qualcosa che somigliava al ribrezzo, un picola crepa si fece strada nel mio cuore
"Credi che uno come me possa amare uno come te?" rise "io non ti amo, come potrei, sei un fantastico passatempo quando non ho nessuno intorno"Sentivo l'aria mancarmi, sentivo la stanza girare, iniziai a piangere fissando il vuoto.
"Seriamente Min Yoongi, cos'hai che non va? Aaa forse non sei nemmeno così gradevole come credevo, finiamola qui"
Si alzò, mi sorrise, mi diede un bacio sulla guancia seguito da un occhiolino
"Ci si vede..anzi no"Era andato via, io ero solo e a pezzi, i polpastrelli mi tremavano, tutto ciò che feci fu chiamare Joon, in lacrime
Park Jimin mi ricordava lui, ma a quanto pare mi sbagliavo e alla fine ero stato io a ferirlo.
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Buonasera fiorellini(?) come state?
Vi sta piacendo la storia?
Sono ansiosa di arrivare DOVE SO quindi forse aggiornerò più spesso..
Grazie a voi che leggete💜Stay tuned
F~(fotina di rito)
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Before I fall
Fanfiction"Sei piccolo quanto me" Lo fulminai con lo sguardo. Passai oltre, lasciando che le nostre braccia si scontrassero. Park Jimin, uh. [ in pausa ]