3. Nicole

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Sto tornando a casa da un pomeriggio intero di shopping con zia Vic e ho tipo 20 borse stra colme di vestiti, scarpe e accessori.

Com'è bello stare bene con i soldi.
Non è sempre stato così.
Quando mio zio propose a mio padre un lavoro in pasticceria non stavano benissimo in soldi.
A mantenere i miei genitori erano solo soldi che guadagnava mia mamma nei servizi fotografici o nelle sfilate.
Per fortuna poi mio padre prese a lavorare e ci sistemammo economicamente.

Entro in casa e saluto mia madre che sta preparando da mangiare.

Salgo in camera mia e mi butto sul letto.
Ad un certo punto la porta di camera mia si spalanca e sulla soglia trovo Nistel.

-Che cazzo ci fai in camera mia!- Gli urlo ma lui se ne frega e avanza minacciosamente verso di me ma io non mi faccio intimidire da nessuno quindi mi alzo in piedi e incrocio le braccia al petto con uno sguardo metà incazzato e metà infastidito dal suo comportamento.

Si blocca ma ha ancora uno sguardo che non riesco a decifrare.
Poi cambia completamente espressione e mi rivolge un sorriso bastardissimo e si avvicina mettendomi spalle al muro.

-Non mi avevi mai detto che suonavi il basso!- mi sussurra all'orecchio.

Io mi sposto rapidamente e lo faccio cadere a terra.

-Non ti azzardare mai più ad entrare così in camera mia e poi non provare mai più a mettermi spalle al muro perché tanto riuscirò sempre ad avere la meglio!-

Lui ride e si alza porgendimi la mano.

-Ok allora tregua?!-

Ma questo è tutto scemo!
Io lo odio e lui mi chiede una tregua?
Non gli rispondo e alzò il dito medio.

-Ok ti sto sul cazzo, ho capito!-

-Se l'hai capito solo ora hai dei seri bronlemi! Ora Sparisci dalla mia vista se non vuoi uscire a calci in culo con un braccio rotto in tre punti diversi, guarda che non sto scherzando!- dico chiaro e tondo con un espressione seria.

Lui alza le braccia al cielo in segno di resa e esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Prendo una sigaretta e la porto alle labbra per poi accenderla.
Ma la spengo quasi subito perché non ho voglia di fumare ma di bere e non posso bere se ci sono i miei è mio fratello in casa e di andare in discoteca a metà settimana non se ne parla.
Prendo il cellulare e chiamò Furia che mi risponde al secondo squillo.

-Hey amó!-

-Hey ascolta i tuoi sono a casa?-

-Si perché?!-

-Perché avevo voglia di bere ma non ho voglia di andare in disco!-

-A ok aspetta un attimo!- e mi mette in attesa.

Neanche il tempo di girarmi che qualcuno bussa alla porta.

-Avanti!-

-Niky la mamma e il papà vanno via per tre giorni e io vado a stare da Francesco  fino a quando non tornano mamma e papà.
Posso fidarmi a lasciarti sola?!-

-Uffh si, non ho 10 anni che mi devi controllare.!-

-Ok, come vuoi ora scendi che è pronto!-

-oks!-

-E smettila di dire oks si dice oks!-

-Loris....-

-Dimmi!-

-Ti ricordo che faccio com......-

-...come cazzo mi pare" si, lo so!-

-E allora non dirmi cosa fare Uffh!-

Un grilletto di troppo #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora