Capitolo 7

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Il mattino successivo Hoseok si svegliò sul freddo pavimento del bagno in cui si era chiuso la sera precedente, il ragazzo ancora stanco e dolorante a causa della scomoda posizione tentò di alzarsi in piedi per poi uscire entrando nella sua stanza, i ricordi della sera precedente affollavano i pensieri del ragazzo come se fosse stato catapultato in un mondo che non gli apparteneva, e spettatore di immagini orrende. Hoseok poteva ancora sentire le mani di Yoongi su di lui mentre sfioravano la sua intimità senza curarsi del suo stato d'animo, il corvino in quei frangenti provava una forte umiliazione nell'essere trattato alla stregua di oggetto senza valore alcuno, e Hoseok non poté impedire alle lacrime di scendere ancora dalle sue morbide guance, tuttavia però il ragazzo aveva preso una decisione e non aveva alcuna intenzione di ritornare sui suoi passi. Il castello era completamente silenzioso e nei corridoi non c'era anima viva segno evidente che stavano tutti dormendo, e Hoseok approfittò di quel frangente per andare via e scappare da quel inferno in cui si era recluso spontaneamente, prima però lasciò una lettera per Jin e Jimin nelle cucine del biondo gli sembrava almeno doveroso ringraziarli per l'affetto che gli avevano dimostrato in quei giorni di permanenza al castello, dopodiché uscì dall'entrata principale allontanandosi sempre di più da quel castello e da Min Yoongi per non farvi più ritorno.

Hoseok di addentrò all'interno di un bosco poco lontano dal castello, il sole oramai era alto nel cielo e il ragazzo incominciava ad accusare i primi segni di stanchezza dovuti al cammino incessante, poco lontano Hoseok intravide un ruscello e velocizzando di poco il passo si accasciò alla riva mettendo le mani a coppa iniziando poi a bere l'acqua da esse, il ragazzo sospirò per il sollievo e si sedette appoggiandosi con la schiena contro una roccia, Hoseok aveva perso la cognizione del tempo e il suo stomaco incominciava a reclamare cibo, il ragazzo si guardò attorno e scorse un cespuglio con delle bacche Hoseok gli si avvicinò e incominciò a raccoglierle e una volta soddisfatto si sedette di nuovo contro la roccia incominciando a mangiarle, incurante del fatto che fossero velenose e ben presto gli effetti collaterali di quei piccoli frutti incominciarono a dare i primi segni di malessere in Hoseok. La vista del ragazzo iniziò a scarseggiare e la temperatura corporea aumentò, il sudore iniziò ad imperlargli la fronte e il respiro incominciò ad essere sempre più affannoso, finché le palpebre del ragazzo non divennero pesanti accasciandosi contro il duro terreno.

Quando il ragazzo aprì gli occhi stanchi si ritrovò in una vecchia casa che non gli apparteneva, e steso in un letto sotto pesanti coperte a riscaldarlo, dall'altra stanza intravide un camino che riscaldava l'ambiente circostante, e sulla fronte di Hoseok era poggiato un panno bagnato col fine di fargli calare la febbre che lo aveva colpito. Dopo un po' una donna anziana fece capolino nella stanza avvicinandosi con un sorriso gentile ad Hoseok poggiandogli una mano sulla fronte, costatando che la febbre era finalmente scesa e che il peggio era passato.- Finalmente ti sei svegliato giovanotto, sei rimasto incosciente per tutta la giornata dovevi essere veramente stanco.- Disse la vecchia signora accarezzando i capelli di Hoseok amorevolmente.- Dove sono? Cosa è successo?- Rispose Hoseok confuso.- Oh hai mangiato delle bacche velenose figliolo, dovresti fare attenzione ma per fortuna non ne hai mangiate tante quindi ho potuto intervenire, sei stato trovato dal mio cane che mi ha portato da te.- Disse la donna indicando un cane accucciato ai piedi del letto dove aveva riposato Hoseok.- La ringrazio signora senza di lei probabilmente sarei morto.- Disse Hoseok sorridendo debolmente alla donna.- Oh non serve ringraziarmi figliolo, ho fatto solo il mio dovere ma dimmi come ti chiami?- Disse la donna incuriosita.- Jung Hoseok signora.- Rispose Hoseok timidamente.- Io sono Min- Jee come mai eri nel bosco Hoseok?-Disse la vecchia donna dando un po' di zuppa fatta con erbe che avrebbe avuto l'effetto di purificare il corpo di Hoseok dal veleno delle bacche, il ragazzo prese la ciotola ed iniziò a berne il contenuto.- Sono scappato dal castello poco lontano da questo bosco.- Rispose Hoseok continuando a bere il contenuto della ciotola, e quando la terminò la appoggiò sul comodino di fianco al letto dove era steso.- Oh capisco quale castello ti riferisci.- Disse la signora incupendosi di colpo.- Vedi quando tempo fa sono stata additata come strega perché preferivo curare le persone con rimedi naturali, e quindi stavo per essere giustiziata ma il principe lo impedì nascondendomi qui, ogni tanto viene anche a trovarmi.- La donna fece una breve pausa per poi parlare di nuovo.- Quel ragazzino ha avuto un'infanzia difficile, da quando la madre è venuta a mancare si è chiuso in se stesso diventando un ragazzo apparentemente freddo, ma non è così in realtà.- Hoseok si rese subito conto di chi stava parlando Min- Jee, ma associare Min Yoongi al ragazzo gentile di cui parlava la donna, se solo ripensava a tutto ciò che gli aveva fatto passare. E inevitabilmente pensò a Jin e Jimin e a quanto quei due potessero essere in pensiero per lui, quindi nonostante le sue idee iniziali decise di tornare in quel castello, dopo un po' Hoseok ringraziò la donna per la gentilezza che aveva avuto nei suoi confronti, e si avviò verso il castello nonostante la donna gli avesse detto di restare almeno per la notte, ma Hoseok non voleva perdere ulteriore tempo poiché conoscendo Jimin era sicuro che non avrebbe dormito finché non avrebbe trovato il corvino, e Hoseok sorrise a quel pensiero solo adesso si rendeva conto di essere stato un incosciente a fuggire, rischiando anche di morire per delle bacche velenose.

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