Capitolo 14

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Passò una settimana dal ballo che Jungkook aveva dato a Busan e Hoseok si era divertito molto, e ciò gli aveva dato modo anche di ballare con Yoongi in quei frangenti gli sembrava di vivere in una bolla nella quale vi erano solo lui e il corvino, mentre l'uno si perdeva negli occhi dell'altro con un perenne sorriso sulle labbra, per Hoseok quella fu la serata più bella e per la prima volta quell'amore che provava verso l'altro gli sembrò giusto, e non un errore che per puro egoismo stava compiendo. Era passato un mese da quando Hoseok aveva messo piede in quel castello, e il giovane aveva avuto modo di apprendere ogni piccola sfaccettatura del carattere di Yoongi, difatti in quei giorni che il re mancava il corvino si mostrava più rilassato e sereno, cosa che non avveniva quando il padre era al castello. Hoseok aveva notato che il giovane principe quando il re era al castello, si dimostrava diffidente e sempre sull'attenti come se un pericolo incombesse su di lui come un'imminente tempesta, e questo portava il corvino a controllare Hoseok e a tenerlo sempre con lui in modo tale che il padre non si accorgesse di lui. E questo ad Hoseok non piaceva poiché aveva motivo di pensare che Yoongi gli stesse nascondendo qualcosa di importante, e quella sera in cui i due ebbero quel disguido a causa della sua innocente passeggiata con Jungkook confermò i suoi sospetti, il fatto che Hoseok in quei giorni avesse molte più libertà rispetto a prima gli fece pensare che in tutto questo centrava il padre di Yoongi. Quella mattina come ogni altra Hoseok entrò nella stanza di Yoongi ma sorprendentemente lo trovò già sveglio e vestito seduto sul suo comodo divano, intento a reggere un libro con una mano, mentre l'altra era chiusa a pugno poggiata contro la sua guancia lattea sorreggendo il capo e il corvino intento a leggere non si era accorto della presenza dell'altro all'interno della stanza, Hoseok si avvicinò a lui poggiando il vassoio sul lucido tavolino in madreperla, e solo allora Yoongi si accorse della sua presenza.- Non si usa più salutare?- Chiese il corvino arcuando un sopracciglio in evidente disappunto per il comportamento avanzato da Hoseok, e il giovane dal canto suo voltò lo sguardo serio su Yoongi prima di parlare.- Non volevo destarvi dalla vostra lettura.- Disse brevemente Hoseok per poi voltare lo sguardo dinnanzi a sé senza proferire altro.- Hoseok di grazia potresti gentilmente dirmi cos'hai che non va?- Chiese di nuovo Yoongi chiudendo il libro per poi poggiarlo sul tavolino.- Assolutamente niente signore, con il vostro permesso io mi congedo buona giornata.- Disse Hoseok inchinandosi per poi dirigersi verso la porta aprendola, e chiudendosela alle spalle ignorando Yoongi che gli intimava di tornare indietro.

Hoseok era arrabbiato con Yoongi poiché il corvino gli stava mentendo su un qualcosa di importante, e non accennava a dirgli nulla tenendolo fuori da tutto come se fosse uno sconosciuto, Hoseok aveva il diritto di sapere da cosa Yoongi lo stava tenendo lontano e perché, dopo tutto erano pur sempre una coppia ed era anche vero che magari entrambi potevano trovare una soluzione, ma questo non poteva aver luogo se il corvino si ostinava a mentirgli. il giovane quindi con il suo solito broncio dipinto in volto dovuto dalla rabbia che provava scese le scale, ma in quel momento urtò contro una persona rischiando di cadere se non fosse che la persona in questione l'avesse prontamente fermato evitando la caduta, Hoseok alzò lo sguardo e rivide un volto conosciuto che apparteneva alla guardia reale che aveva visto in compagnia di Seokjin, e Hoseok sentendosi in torto si affrettò subito a scusarsi con il castano di fronte a lui.- Mi scusi non vi avevo visto.- Disse Hoseok sentendosi minuscolo dinnanzi all'imponente figura del castano.- Non c'è alcun motivo per cui tu debba scusarti.- Disse l'altro mostrando un sorriso ad Hoseok contornato da due adorabili fossette ai lati delle labbra carnose del castano.- Comunque sono Kim Namjoon è un piacere conoscerti.- Riprese a parlare il più alto facendo un cavalleresca riverenza ad Hoseok.- Oh io mi chiamo Jung Hoseok piacere mio.- Rispose Hoseok imitando l'altro facendo un inchino, ed il giovane dovette ammettere che quel giovane soldato era davvero bello nonostante la sua presenza incutesse un certo timore, tuttavia però osservandolo con più accuratezza Hoseok si rese conto che si trattava solo di una mera apparenza.- Vorrai scusarmi ma adesso devo andare è stato un piacere conoscerti Hoseok.- Disse il giovane sorridendo nuovamente al corvino.- E' stato un piacere anche per me signore.- Disse Hoseok ricambiando il sorriso.- Chiamami solo Namjoon.- Hoseok annuì a quella richiesta e solo allora Namjoon si avviò salendo le scale, e Hoseok notò che stava andando verso le stanze del principe e, solo in quel momento si ricordò delle parole che disse Jin quando si conobbero molto probabilmente Namjoon e il principe erano amici, più o meno come lo erano lui e Jimin ma questo poco importava ad Hoseok in quel momento.

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