Busan.
Quella mattina Hoseok si svegliò con un dolore pungente alla schiena come se gli avessero conficcato centinaia di aghi sottopelle che non facevano altro che infastidirlo, oltre ad un pesante mal di testa che rendeva torbidi tutti i suoi sensi. Il giovane si guardò intorno e subito poté notare di essere in un letto non suo e in un abitazione che mai aveva visto in vita sua, difatti si alzò da quel letto matrimoniale anche se a fatica dirigendosi verso la grande finestra posta in fondo a quella grande stanza, e quando scostò le tende il paesaggio dinnanzi a lui non era quello di Seoul, bensì di un luogo che lui non aveva mai visto. Poco dopo dalla porta apparve Namjoon il quale preventivamente si premurò di far accomodare Hoseok sul letto poiché era ancora debole, nonostante quelle erbe medicinali erano state molto di aiuto nel far cicatrizzare le ferite al meglio, Namjoon prese posto accanto al ragazzo ancora frastornato e confuso sapendo già che gli sarebbe toccato l'ingrato compito di metterlo al corrente dei fatti accaduti.- Hoseok ti starai sicuramente domandando come mai sei qui giusto?- Chiese il castano ricevendo solo un segno di assenso da parte Hoseok prima di riprendere la parola.- Vedi dopo quello che ti è successo il principe ha ritenuto opportuno nasconderti qui a Busan, questa è una tenuta di Jungkook che ha gentilmente concesso la chiave a Yoongi e dopo ciò che ti è accaduto per lui questo era l'unico modo per proteggerti, capisci?- Hoseok dal canto suo abbassò lo sguardo dopo aver sentito quelle parole e, non poté di certo negare di essere un po' arrabbiato con Yoongi per aver preso quella decisione senza consultarlo, ma sapeva anche che in quel momento lui era una debolezza per il corvino e quello non gli permetteva di agire liberamente, poiché Yoongi doveva vivere nella costante paura che Hoseok potesse essere usato per ferirlo ulteriormente.
Hoseok era ancora in quella stanza troppo grande per lui ornata da mobili di inestimabile valore e vasi antichi poggiati su di essi, da fuori il giovane poteva sentire il rumore che le onde del mare producevano insieme a quelli delle barche che approdavano al porto. Dopo la breve spiegazione che Namjoon gli aveva fornito egli si era premurato di procurargli del cibo, ma Hoseok si rifiutò di mangiare liquidando l'altro con la scusa che non aveva appetito, il ragazzo sentiva la mancanza dei suoi amici Jin e Jimin ma più di tutto gli mancava Yoongi e il calore delle sue braccia protettive che innumerevoli volte lo avevano stretto, e adesso Hoseok si ritrovava a cercare quel calore nei propri ricordi sperando così, erroneamente di percepire un po' di conforto in esso. Poco dopo Hoseok sentì un lieve bussare alla porta e pensando che Fosse Namjoon il giovane non si prese neanche la briga di rispondere, si sentiva troppo stanco anche per fare un semplice gesto come quello, nonostante ciò la porta venne comunque aperta e dinnanzi a lui si palesò la figura di Jungkook il quale era venuto a conoscenza dei fatti accaduti, e preoccupato per la salute di Hoseok si era recato nella sua tenuta, ma non era solo quello il motivo per cui Jungkook era andato dal moro poiché Namjoon gli aveva precedentemente spiegato che Hoseok si era rifiutato di mangiare e nelle sue condizioni quello non giovava di certo, quindi il castano pensò di portare con sé Taehyung il quale aveva un carattere molto simile a quello di Hoseok e magari facendo amicizia poteva indurre l'altro a reagire.- Ciao Hoseok ho saputo quello che ti è successo e credimi mi dispiace tanto non meritavi tale trattamento.- Hoseok abbassò lo sguardo ormai spento senza proferire parola.- Ho portato un mio amico con me si chiama Kim Taehyung è la mia guardia un po' come Namjoon lo è per Yoongi.- Hoseok alzò lo sguardo verso il ragazzo che era accanto a Jungkook, il quale aveva dei folti capelli corvini, l'incarnato bronzeo, dei gradi occhi scuri e delle labbra carnose al punto giusto e quando il ragazzo in questione gli sorrise, Hoseok trovò quel sorriso squadrato particolare ma anche molto contagioso tanto che lo indusse a ricambiare quel sorriso con altrettanta gentilezza.- Io mi chiamo Hoseok è un piacere conoscerti.- Jungkook dal canto suo tirò fuori un respiro di sollievo constatando che la sua idea avesse funzionato. Il castano si avvicinò al letto dove Hoseok era seduto prendendo posto accanto a lui prima di riprendere la parola.- Ho una cosa per te Hoseok, Yoongi mi ha incaricato di fartela avere.- Disse Jungkook estraendo una lettera dalla giacca per poi consegnarla al giovane seduto accanto a lui, il quale senza ulteriori indugi la aprì per poi leggerne il contenuto, e non poté impedire alle lacrime di rigare il suo volto mentre stringeva a sé quel pezzo di carta impregnato di quella familiare fragranza che caratterizzava le rose, Jungkook gli accarezzava i capelli sollevato del fatto che il ragazzo si sentisse meglio dopo aver letto la lettera che Yoongi gli aveva fatto arrivare, dove gli prometteva che lo avrebbe raggiunto per poi riportarlo al suo legittimo posto accanto a lui.
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The dark side of the sun. ❙❙ Sope ❙❙
FanfictionDal primo capitolo: Quel giorno le strade del borgo erano più desolate del solito, le tasse erano aumentate a dismisura e l'aria era impregnata di sofferenza e disperazione, Hoseok odiava tutto ciò odiava vedere bambini denutriti che elemosinavano u...