Capitolo undici. Panico.

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Andammo di fretta a nasconderci in un vicolo non molto lontano dal parco. Quel vico era stretto e buio..io ero nel panico, mi mancava l'aria..Io e Justin eravamo abbracciati in quel posto, ed io respiravo irregolarmente.

J:"Che hai..?" Sussurrò preoccupato.

Io:"I miei..spero tanto che non ci abbiano visto!" Sissi nel panico, poi squillò il cellulare. "Oh..merda! Sono loro.."

J:"Rispondi."

Io:"Si?" Dissi con una vocina sottile.

P:"Dove sei?! Ken si sta baciando e non certo con te! Dimmi immediatamente dove ti trovi!" Disse arrabbiatissimo.

Io:"S-sono in un posto dove n-non potrai m-mai venirci.." Dissi insicura.

P:"Stai con Justin, vero? Scordati la casa. Hai perso TUTTI i tuoi beni!! Non tornare a casa. Non sei più la benvenuta." E mi staccò in faccia. Mi crollò il cellulare dalle mani e mi inginocchiai fissando a terra distrutta..poi piansi chinandomi.

J:"Ho sentito tutto..non preoccuparti. Starai da me." Disse alzandomi il busto. Eravamo tutti e due a terra inginocchiati. Io non dissi nulla ed iniziai ad abbracciarlo, continuando a piangere. "Shh..passerà, non preoccuparti..ci sono io qui. Ci sono e ci sarò sempre, te lo prometto.." Sussurrò consolandomi, mentre mi abbracciò, strusciando la mano contro la mia schiena cercando di calmarmi.

Io:"T-ti ringrazio.."Singhiozzai, staccandomi da lui, asciugandomi le lacrime, ma Justin mi fermò.

J:"Eh no, questo è compito mio." Disse asciugandomi le lacrime con i pollici, prendendo il mio viso.

Io:"Sei dolcissimo.." Sussurrai sorridendo.

J:"E tu la mia ragione di vita.." Disse, per poi chiudere gli occhi e baciarmi.

JUSTIN POV'S

Povera Angel..ora non ha più una casa..e nemmeno una famiglia che le vuole bene..sarà mia, mi prenderò io cura di lei, perchè..la amo e nessuno potrà mai portarmela via. Mentre ci baciammo, sentì qualcuno prendermi la maglia da dietro, mi alzai e vidi Angel con un viso pallidissimo, come se avesse visto un fantasma. Mi voltai e..vidi il padre intento a darmi un pugno, ma non lo fece.

X:"Vattene. O ti denuncio."

A:"Me ne vado anch'io con lui. Non accetto un no."

X:"Tu, signorina..sei troppo viziata. Un paio di anni in collegio potrebbero solo migliorarti. Ed ora vieni con me, e tu..sparisci!"

Disse indicandomi. Lui prese la figlia e se la portò con forza. Lei continuò a piangere e ad urlare il mio nome con tutta l'aria che aveva in corpo. L'avevo persa...e forse, quella era stata l'ultima volta che avevo assaporato le sue labbra.Tornai a casa e cercai di chiamarla ma diceva 'numero non esistente'. Rimasi così per tre giorni, poi la vidi da lontano, con un'uniforme blu ed una valigia..segiuta dai maggiordomi con altre valigie. Lei mi guarò, io alzai la mano contro il vetro della finestra, lei fece lo stesso quando salì in macchina. Era stata l'ultima volta che l'avevo vista. Il giorno seguente, mi feci coraggio ed andai a bussare alla porta dei vicini. Mi aprì una donna dai capelli mori e gli occhi celesti. Somigliava molto ad Angel..

Io:"Salve..dovrei parlarle." Dissi con tono serio.

X:"Si..anche io volevo farlo. Entra, prego.." Disse invitandomi ad entrare.

Io:"Ah, io sono Justin."

X:"Melanie. Siediti e inizia a parlare." Disse sedendosi sulla sedia, io feci lo stesso.

Io:"Io sono innamorato di vostra figlia..vorrei fidanzarmi ufficialmente con lei..sono pronto ad affrontare l'impossibile per Angel.." Dissi fissandola negli occhi.

M:"Si..lo vedo, dagli occhi..sei sincero ed anch'io volevo che si innamorasse di un ragazzo che avrebbe scelto lei, non Peter..Angel è sempre stata molto distaccata dai suoi ex, ed ora che dovrà fare diciott'anni, il padre vuole un ragazzo responsabile vicino a mia figlia, ma io non sono d'accordo. Non l'ho mai vista così triste per un ragazzo, e mi ha fatto malissimo vederla così. Ascolta, io ti do il permesso di incontrarla una volta alla settimana, la domenica. Non dovrai far altro che aspettare, e lei verrà. Ci stai?"

Io:"O-oh..eccome!" Esclamai con gioia. "Quindi..preferisce vedere sua figlia felice con un ragazzo irresponsabile, che infelice con uno reponsabile."

M:"Assolutamente! Ma per i primi due mesi non fanno uscire le alunne dal collegio. Dovrai aspettare un pò.."

Io:"Cercherò di resistere..ma intanto come posso contattarla?"

M:"Tieni, prendi questo foglio." Disse porgendomi un pezzo di carta. C'era scritto il suo numero, la sua posta, il suo skype.

Io:"Grazie mille! Lei è una grande!!" Esclamai sorridendole.

M:"Ah, di nulla..già mi stai simpatico!"

Io:"Beh..ora vado."

M:"Ok..aspetta, ti accompagno." E mi aprì la porta, feci un ultimo cenno di saluto, e andai subito a casa per accendere il computer. Digitai subito il suo indirizzo skype.

ANGEL POV'S

Ero al computer, deprimendomi cercando foto di Justin, poi mi arrivò una videochiamata da un ragazzo che non conoscevo. La accettai e vidi sullo schermo il viso di Juss! Sorrisi come una stupida e mi coprì gli occhi dalla felicità. Non potevo crederci!!

J:"Ehi..ci sei? Non nasconderti che ti vedo!" Disse in tono scherzoso.

Io:"Ahah..sono qui..non mi vedi?" Dissi asciugandomi le lacrime.

J:"Si..e anche con il pigiama sei bellissima!"

Io:"Aaah!! Non mi vedere, sono orrenda!"

J:"Non è assolutamente vero!" Esclamò ridendo.

Io:"Quando ci vedremo?"

J:"Tra un paio di mesi..intanto ci sentiremo tramite internet, ok?"

Io:"Ok..già mi manchi.."

J:"A me mancano le tue labbra..vorrei tanto stare lì." Disse mordendosi le labbra.

Io:"Anch'io.." Affermai mordendomi le mie.

La ragazza viziata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora