CAPITOLO QUINDICI

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Allison:


Proprio quando credevo che le cose non potessero andare peggio, ecco un'altra notizia sconvolgente da aggiungere alla mia collezione.
Non potevo credere che si trattasse di Paige; con cui ero costretta a passare tre pomeriggi a settimana per colpa di quello stupido circolo.
C'era stato qualcosa in lei che non mi era piaciuto sin dal primo istante, ma credevo che l'astio tra di noi fosse nato dal momento in cui l'avevo scoperta amoreggiare con Noah, come avrei mai potuto immaginare che fosse proprio lei l'amante di mio padre?
Rimasi per più di un'ora a domandarmi se fosse meglio andare alla riunione del circolo o decidere di rifugiarmi in casa. La seconda opzione mi allettava moltissimo, ma sapevo che non potevo sfuggire codardamente a quella situazione.
Avrei dovuto affrontare tutto a testa alta.

Di una cosa però ero grata, ovvero che in quel momento la rabbia mi desse talmente tanta adrenalina da non permettermi di sentire la tristezza, così non fu nemmeno tanto difficile trovare la forza di uscire di casa e dirigermi verso casa Parker.

Sperai vivamente di non incontrare Noah, il nostro litigio del giorno prima mi aveva completamente spiazzata.
Mi ero sentita anche un po' in colpa, ad averlo trattato così. In fondo lui era venuto lì per aiutarmi.
Ma se ripensavo alla faccia tosta con cui mi aveva accusata di essere attratta da lui, proprio mentre avevo scoperto una cosa che mi aveva totalmente spiazzata, ogni senso di colpa svaniva.
Certo, mi aveva innervosita sapere che era tornato a frequentare Paige, ma perché mi ero sentita totalmente presa in giro, e ora che sapevo più cose sul suo conto la cosa mi innervosiva ancora di più.

Suonai il campanello e fu Helen ad aprirmi la porta, mi accolse con un sorriso e mi invitò ad entrare.

Nel salotto non c'era ancora nessuna delle altre, così rimasi in piedi in mezzo alla stanza, incerta sul da farsi.

- Siediti pure – mi disse, con una cortesia mai mostrata nei miei confronti.

Mi sedetti sul divano, guardandomi nervosamente in giro. Paige si sarebbe presentata? Come sarebbe stato trovarmela davanti ora che sapevo? E lei, sapeva che io sapevo?

Mi accorsi di starmi mangiando le unghie solamente quando arrivai alla pelle, così tolsi immediatamente la mano dalle labbra, cercando di darmi un contegno.

Helen tornò nella stanza con due tazze di caffè, porgendomene una.

- Grazie.. - dissi.

Si sedette difronte a me. - Figurati.. - mi guardò per qualche secondo in silenzio, prima di decidersi a parlare di nuovo. - ho avuto modo di parlare con tuo padre ieri..

- Oh.. - dissi, sorpresa. Non mi aspettavo proprio che volesse avere quel tipo di conversazione.

Appoggiò la tazza. - Non voglio farmi gli affari tuoi, davvero, ma si è confidato con me riguardo la vostra discussione dell'altro giorno, mi ha spiegato ciò che è successo..

Annuii, un po' a disagio. Non mi andava che quella donna sapesse gli affari miei.
- Conosco David da così tanti anni che quando mi ha raccontato della sua relazione non potevo crederci. Però se posso dirti la mia l'ho trovato veramente distrutto. Gli sei mancata molto, si è sfogato a lungo a riguardo.

Giocherellai nervosamente con le dita, non sapendo bene come reagire. - Helen, ti ringrazio, ma sono ancora molto confusa a riguardo e..

- Immagino ti serva tempo – mi interruppe – e sono qui esclusivamente per darti un consiglio. Ognuno di noi commette degli errori, alcuni di essi sono imperdonabili, ma credo che in questo caso dovresti prendere in considerazione la possibilità che tuo padre stia realmente cercando di redimersi. So quanto ti vuole bene, l'ho visto crescerti e se sei l'ottima persona che sei ora è anche merito suo. Per quanto tu ora possa cercare di negarlo, una parte di lui sarà sempre con te. -

Un'estate per ricominciare. #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora