Allison:
La mattina seguente mi svegliai con la faccia appoggiata ai pettorali di Noah, lui dormiva ancora così cercai di alzarmi senza fare rumore, ma già al mio primo movimento lo sentii mugugnare. Aprì gli occhi poco dopo, sollevandosi un poco.- Non dormivo così bene da secoli.. - annunciò, stiracchiandosi – stai cercando di svignartela?
Indossai la prima maglietta che mi capitò in mano. - Volevo preparare qualcosa per colazione, non volevo svegliarti.
- Ma io non ho fame.. - mi tirò per un braccio, ributtandomi sul letto. - Resta qui.
Non potei fare a meno di rabbrividire davanti a quel tono di voce così profondo, con una sola occhiata sembrava in grado di guardarmi dentro. Accennai un sorriso, ero convinta di essere arrossita ormai.
- Devi andare a lavoro.. E io ho degli scatoloni da disfare.
- Il lavoro può aspettare, e anche gli scatoloni. - Con una mano mi percorse tutta la coscia, lasciandomi una scia di baci sul viso.
Lui sapeva bene che non ero così forte da poter resistere a quelle avance, mi scioglievo letteralmente ai suoi tocchi.
Socchiusi gli occhi, sentendo un calore famigliare invadermi tutto il corpo. - Noah, non fare così.
Il suo sguardo vagò a lungo su tutto il mio corpo, percorrendo con le mani ogni mia curva. Una sua mano si soffermò sul mio sedere, palpandolo piano.- Perché non devo fare così?
- Perché.. - sospirai, sentendo la sua mano infilarsi nella mia maglietta – io.. tu.. - avevo perso completamente il filo del discorso. Lasciai che mi toccasse perché in fondo era proprio ciò che desideravo.
- Non capisco.. sii più chiara. - mi allargò leggermente le gambe, insinuandosi in mezzo.
- Sei un bastardo. - Ansimai, sentendolo sfilarmi le mutandine.
- Sì, e ti piace da morire.
❋❋❋
Crollammo entrambi sui rispettivi cuscini, sudati ed esausti, cercando di riprendere fiato. Mi ero chiesta come fosse fare l'amore con lui dal primo istante, ma mai avrei immaginato tanto. Sembrava sapere ogni singolo centimetro dove toccarmi, ogni cosa che faceva mi faceva provare piacere. Non mi ero mai trovata così bene con qualcuno, sessualmente parlando.
In più, mi ero sentita più disinibita rispetto alla prima volta. Avevo saputo fondermi con lui con semplicità, come se quel corpo mi appartenesse e il mio fosse suo.Guardai l'orologio, erano già le dieci e mezza. - Noah, sei in ritardo.
- Ti vuoi proprio liberare di me, vero? Non preoccuparti, tanto sono io il capo.
- Non voglio liberarmi di te, ma non voglio che tu abbia problemi a causa mia.
- Io avevo un'idea migliore per oggi; chiamo Fred e gli dico che di coprirmi oggi e andiamo fare un giro, solamente io e te. Che ne dici? -
Sorrisi, sembrava che ogni cosa stesse tornando al suo posto. La sensazione di vuoto che avevo provato quando se ne era dovuto andare, dopo la nostra notte insieme, era completamente sparita, per far spazio a questi nuovi sentimenti.
- Va bene, allora mi vesto e usciamo!
Saltai giù dal letto, seguita da lui, e aprii il mio armadio. Mi straniva ancora condividere quei momenti con lui, ma mi piaceva.
Mi chiesi cosa l'avesse spinto a scegliere proprio me, con tutte le ragazze che avrebbero potuto fargli girare la testa, la sua attenzione si era posata su di me.
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Un'estate per ricominciare. #wattys2019
ChickLitCONCLUSA || Allison e Noah hanno messo da parte i loro sogni da molto tempo ormai, per ragioni diverse. Da quando sono piccoli hanno passato ogni estate insieme con le loro famiglie, ma la vita li ha poi separati. Finché, a cinque anni di distanza...