Noah:
Aver lasciato Allison in quel modo mi aveva distrutto, ma in quel momento non sarei stato in grado di spiegarle la situazione, e forse non lo sarei mai stato.
Avrei dovuto semplicemente sparire dalla sua vita, non aveva bisogno di venire travolta dai miei problemi.
Almeno questo glielo dovevo.
Dopo averla lasciata a casa sua guidai come un pazzo, superando tutti i limiti di velocità, fino a casa di Paige. Bussai insistentemente alla porta, mangiandomi le unghie per il nervoso.
Era stata una serata perfetta, per la prima volta nella mia vita avevo sentito di poter ricominciare, e poi tutto mi era stato tolto con così tanta facilità da farmi domandare perché mai ci avessi creduto in primo luogo.
Lei mi aprì la porta, visibilmente scossa e attorcigliata in una coperta, sembrava non aver dormito.- Grazie per essere venuto.. - bisbigliò, facendomi spazio per entrare.
- Che diamine succede? - esclamai, appena dentro. - Ti giuro che se questo è uno scherzo..
- Non scherzerei mai su una cosa del genere – mi interruppe – ho fatto tre test e sono tutti positivi, sono incinta, Noah.
Risentire quelle parole mi fece nuovamente barcollare. Dovetti sedermi sul divano, incapace di stare in piedi. Mi passai le mani sul viso, completamente disperato.
- Hai visto un dottore?
Annuì, porgendomi delle carte. - Questo è il responso.
Guardai le carte. - Sei.. sei sicura che sia mio?
Mi appigliai a quell'ultima speranza che lei fosse stata con qualcun'altro, che mi ritrovassi lì solamente perché aveva bisogno del mio aiuto, e non perché fossi effettivamente il padre.
Ma lei scosse la testa. - Sono stata solamente con te, te lo giuro.Gettai le carte sul tavolo, in preda alla rabbia. - Siamo sempre stati attenti, cazzo! Come è potuto succedere?
Allargò le braccia. - Credi che io lo volessi?
- Io.. io non posso diventare padre, Paige. Non è il momento adatto e non è la situazione adatta. Io e te non stiamo nemmeno insieme, non lo siamo mai stati. Che cosa potremmo mai dare a questo bambino? Non avrà mai una famiglia unita, non..
Mi bloccò, appoggiando le mani sopra le mie. - Non ti sto chiedendo nulla. Ma tu non chiedermi di liberarmene, perché non lo farò. Me la caverò da sola, non gli farò mancare nulla. Tu non dovrai fare niente.
Sarebbe stato semplice; andarsene da lì e lasciare che si occupasse tutto lei. Ma non potevo, quel minimo di coscienza che mi ritrovavo mi suggeriva che, nonostante il rapporto che c'era tra di noi, quel bambino non aveva nessuna colpa, ed io ero suo padre.
Avrei dovuto prendermi le mie responsabilità e crescerlo.
Sospirai, tremando ancora per il nervoso.
Cosa avrebbe significato questo per me e Allison? Non potevo pretendere che le andasse bene, Paige avrebbe fatto parte delle nostre vite per sempre, come quel bambino.
Era troppo da digerire per me, figuriamoci per lei.
La risposta alle mie domande mi si bloccò in gola, ferendomi come una lama tagliente: avrei dovuto rinunciare a lei.- Non posso.. - bisbigliai – non posso abbandonarlo.
Una strana luce apparve nei suoi occhi, come se l'idea di non essere sola in quella situazione l'avesse resa più tranquilla. - Che cosa faremo?
Deglutii. - Non lo so.
- Non volevo rovinarti la vita.. - sussurrò – non l'ho programmato, è solamente successo e.. - cominciò a singhiozzare così la presi tra le mie braccia, accarezzandole i capelli.
- In qualche modo ce la faremo.
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Un'estate per ricominciare. #wattys2019
ChickLitCONCLUSA || Allison e Noah hanno messo da parte i loro sogni da molto tempo ormai, per ragioni diverse. Da quando sono piccoli hanno passato ogni estate insieme con le loro famiglie, ma la vita li ha poi separati. Finché, a cinque anni di distanza...