《11》

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Esco da scuola sola senza aver visto né Isaac né Derek così invio un altro messaggio al primo che dice "Ma che è successo? Qualche cosa di grave?" ma lui visualizza e non risponde come ha fatto per gli ultimi cinque messaggi così sbuffo irritata e mi incammino verso casa dove mia madre mi stava aspettando sorridendo "Com'è andata a scuola?" mi chiede ma le faccio un lieve sorriso e salgo in camera mia dove mi chiudo a chiave per non essere disturbata da nessuno. Mi siedo sul letto dando le spalle alla finestra "Piccola? È successo qualche cosa?" insiste mia mamma dalla porta ma le dico che non sto bene perché ho il ciclo anche se non è vero "Va bene...mangi almeno?" continua lei tranquillamente ma insisto dicendo di no. Mi sdraio sul letto a pancia in sù chiudendo gli occhi per poi svegliarmi nel bel mezzo della notte con qualcuno che tira della roba addosso alla mia finestra così mi affaccio e vedo che è Isaac e mi guarda senza nessuna emozione in viso ma vedo che ha le nocche delle mani fasciate "Fammi spazio" lo sento sussurrare così mi sposto per farlo salire anche se è un salto di tre metri ma lui entra agilmente in camera mia andando quasi addosso alla mia nuova sveglia che cade sopra lo zaino "Grace...devo parlarti di una cosa molto importante" inizia lui andando avanti ed indietro per la stanza così lo intimo a sedersi ma scuote la testa "No...sto per poco tempo. Io e mio fratello ce ne andiamo" finisce lui finalmente fermandosi e guardandomi negli occhi che mi sento bruciare perché sto per piangere "Perché...?" gli chiedo e più che altro mi esce un verso strozzato perché vengo scossa da uno spasmo ma lui non mi guarda più "Io...e Derek abbiamo avuto dei problemi e dobbiamo andarcene...perché è pericoloso per noi stare qui" risponde Isaac sbuffando agitato prima di rispondere velocemente al cellulare "Derek...sì sono da lei...gliel'ho detto sì...va bene arrivo...dammi altri cinque minuti" e chiude la chiamata per poi guardarmi sempre più agitato e con le pupille super dilatate "Senti Grace...io voglio che tu ti dimentichi di me e di Derek...noi non siamo mai stati a Beacon Hills e non siamo mai stati tuoi amici, okay? Fallo per il tuo bene...dimenticaci. Addio" e detto questo esce di corsa dalla finestra per atterrare in piedi accanto all'albero nel giardino e corre via sparendo nel buio della notte "Isaac..." sussurro accasciandomi sotto la finestra scoppiando a piangere.

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"Derek...facciamo un salto da Ruben okay? Dobbiamo farla pagare ad un coglione" mi scrive Isaac al cellulare spaventandomi così rispondo che va bene "Chi era amore?" mi chiede Tyler appoggiandosi al mio petto "Era Isaac...dobbiamo vederci con un nostro vecchissimo amico" rispondo sorridendogli facendolo incupire "Amico? Chi è..." insiste lui sollevandosi alla mia altezza "Si chiama Ruben ed è fidanzato... tranquillo" rispondo sorridendo così lui si mette a ridere prima di baciarmi. Mi alzo dal letto per vestirmi ed andare a scuola a riscontrare Isaac "Vieni oggi?" chiedo a Tyler che fa di no con la testa e mi sorride felice così scendo al piano di sotto e vado a scuola dove trovo Isaac furioso "Dobbiamo uccidere il ragazzo di Ruben...guarda come lo riduce ogni giorno" sibila lui con gli occhi rossi dalla rabbia mentre mi fa vedere una foto di Ruben con dei lividi violacei sulle guance e qualche taglio profondo sulle sopracciglia "Oh...perché non guarisce?" chiedo mentre vedo che mio fratello si irrigidisce come se avessi detto qualcosa che lo ha ferito "Questa foto è di qualche minuto fa...secondo te...guarisce?!" urla arrabbiato come non lo avevo mai visto prima d'ora "No...andiamo" rispondo avviandomi verso il nostro amico anche se so già che non andrà a finire bene perché quando Isaac dice che dobbiamo uccidere qualcuno lui lo fa sopratutto se si tratta di un suo caro amico. Anche questa volta saremo costretti ad andarcene...come per le ultime dodici volte. L'ultima volta eravamo nel Minnesota ma Isaac aveva squarciato due ragazzi perché loro avevano ucciso una ragazza che a lui piaceva tantissimo e di cui tutt'ora non si è dimenticato ma fa finta del contrario: ogni volta che è in camera sua, anche in quest'ultimi giorni, si mette a piangere con una sua foto tra le mani; Sophie, è così che si chiamava la ragazza che è morta circa tre anni fa ma lui non l'ha mai rimossa dal suo cuore. Camminiamo in silenzio per circa quaranta minuti prima di arrivare davanti ad una casa vecchia e malandata che sembra stia per cadere da un momento all'altro ma comunque decidiamo di salire quei quattro scalini che cigolano lentamente al nostro passaggio "Bussa tu..." dico ad Isaac che mi guarda sorpreso ma suona il campanello tre volte. Da dentro sentiamo qualcuno che piange e dei passi pesanti che si dirigono verso la porta "Che volete!" urla quest'uomo sui trentacinque anni circa mentre ci scruta entrambi "Volevamo parlare con Ruben" risponde subito Isaac serrando la mascella e stringendo i pugni "Non è in casa...è uscito poco tempo fa" continua lui mentre sento il suo battito cardiaco aumentare, segno che sta mentendo "Non ti credo...sentiamo che là dentro qualcuno sta piangendo...e se non è Ruben, chi cazzo è?" urla mio fratello gonfiando il petto ormai furioso "È in camera sua...ma vi dico che non è in buone condizioni" e detto questo si mette a ridere per farci entrare così lo seguiamo nell'ultima stanza a destra e lo troviamo. Ruben è sul letto a pancia in sù, completamente nudo e legato con delle corde alla testiera "Ruben..." dico così lui spalanca gli occhi rossi dal pianto guardandoci terrorizzato "Che cosa gli stai facendo?" chiedo senza sapere come reagire perché non avevo mai visto Ruben sotto questo punto di vista "Ci stavo giocando...sai com'è...lui si fa sottomettere da me e io lo faccio molto volentieri" risponde il ragazzo avvicinandosi a Ruben con un lieve sorriso tra le labbra per poi tirargli un capezzolo e mi riprendo quando il mio amico urla "Isaac...fai qualcosa!" dico senza riuscire a staccare gli occhi da quella scena strana "Tu! Brutto imbecille! Smettila!" urla Isaac avvicinandosi all'uomo muscoloso che ci guarda divertito senza avere timore di noi "Che paura che mi fai ragazzino! Guarda! Sto tremando" dice lui ridendo come un idiota. Lo guardiamo in silenzio per un po' mentre continua a molestare Ruben che si lamenta come un bambino sotto quelle possenti mani che mi eccitano ma lascio perdere ed inizio a ringhiare come un cane coinvolgendo anche Isaac che si mette accanto a me pronto a fondersi "Lascialo stare!" urliamo all'unisono sorprendendolo un po' così ci fondiamo diventando una sola cosa. Lui ci guarda sorpreso prima di sorridere "Che volete farmi eh? Volete uccidermi?" chiede lui avvicinandosi a noi con le braccia sollevate ma Isaac solleva una zampa facendo uscire gli artigli e con una forza incredibile lo solleva da terra conficcando dentro di lui le unghie che lo trapassano da parte a parte "No! Thomas! Ragazzi basta! Gli fate male e...Ah!" urla Ruben agitandosi sul letto per liberarsi senza riuscirci mentre vediamo dei tagli comparire sul suo petto nello stesso punto del ragazzo che abbiamo tra le mani così lo lasciamo cadere per terra e anche Ruben fa una smorfia di dolore "Isaac hai visto? Sembrano collegati..." faccio notare a mio fratello che capisce tutto infatti mi manda via e sciogliamo il legame "Ruben...hai avuto seriamente l'imprinting con questo tizio qui?" gli chiedo indicando Thomas steso ancora per terra ma respira "Sì...è stata una cosa che non ho potuto controllare! Thomas non mi ha mai picchiato realmente...è solo che a volte dei ragazzi più grandi lo picchiano e io sento tutto" risponde Ruben arrossendo mentre noi lo guardiamo attentamente. Sospiro stanco per questo stupido fraintendimento "Va bene...non potevi dirmelo quando ti ho chiamato? Perché mi hai mentito? Sono tuo amico Ruben..." dice Isaac sussurrando mentre vedo Thomas alzarsi lentamente in piedi per poi sedersi sul letto facendo una smorfia di dolore per guardare il pacco di Ruben che arrossisce "Non volevo che tu ti preoccupassi per me...non ne vale la pena" e detto questo Thomas ci invita gentilmente di andarcene da questa casa e di non ritornare più o ce l'avrebbe fatta pagare a entrambi "E ora?" chiedo senza sapere cosa fare perché non abbiamo ucciso nessuno "Ma guarda un po'! Carne fresca!" sento dire da qualcuno vicino a noi e solo ora mi accorgo che è notte fonda e si vede poco. Qualcuno mi stringe un gluteo e si mette a ridere così arrossisco anche se so che non mi possono vedere "Quello lì è mio...quello con la felpa nera...perciò non toccatelo" dice uno riferendosi a me dato che Isaac indossa una maglietta bianca a maniche corte "Toccatelo e siete morti" dice mio fratello che mi si mette davanti per difendermi provocando le risate degli altri ragazzi che si stringono in cerchio attorno a noi "Ci divertiremo un mondo!" continua il solito ragazzo che credo sia il capo dato che tutti lo guardano come se fosse un dio. Prima che me ne possa accorgere uno ci viene addosso e mi tira un pugno sulla mandibola e Isaac scoppia come una mina appena mi vede sputare sangue "Io ve lo avevo detto" insiste Isaac iniziando a ringhiare come un cane prima di attaccare il biondo che ha parlato tutto il tempo. In pochi secondi Isaac gli è addosso picchiandolo forte come se non ci fosse un domani "Isaac basta! O lo ucciderai!" gli urlo ma lui non vuole smettere infatti ha iniziato a tirargli calci e a lanciarlo da una parte all'altra facendomi gelare il sangue quando sento qualche cosa rompersi e il biondo non respira più "Isaac!" urlo più forte e lui mi guarda con gli occhi rossi dalla rabbia e, quando si accorge di ciò che ha fatto, sospira avviandosi con il corpo del ragazzo verso il centro della foresta dietro casa di Ruben dove decidiamo di sotterrare quattro metri sotto terra il corpo morto "Perché non sai controllarti?" gli chiedo mentre gli fascio le nocche insanguinate ma non del suo sangue dopo essere ritornati a casa "Non lo so Derek, okay? Quando mi incazzo perdo la testa!" sbotta lui alzandosi di scatto "Lo sai che ora dovremmo andarcene? Se trovano il corpo del ragazzo c'è il tuo DNA sul suo corpo" gli dico dopo un po' di silenzio sospirando. Lo guardo mentre lo vedo incupirsi arrabbiato ma anche comprensivo perché capisce cos'ha fatto "Va bene...dammi un po' di tempo" e detto questo lo vedo andare via di corsa anche se so già dove andrà. Da Grace.

◇◇◇

Dopo aver sotterrato quel ragazzo ci avviamo lentamente a casa nostra dove Derek mi fascia le nocche che sono tutte insanguinate ma non del mio sangue "Perché non sai controllarti?" mi chiede dopo un po' mentre posa la le bende al suo posto così mi alzo in piedi di scatto sbraitando come un idiota "Non lo so Derek, okay? Quando mi incazzo perdo la testa!". Ci guardiamo in silenzio senza dire niente sentendo solo il mio respiro irregolare per la rabbia "Lo sai che ora dovremmo andarcene? Se trovano il corpo del ragazzo c'è il tuo DNA sul suo corpo" mi dice sospirando mentre mi guarda ma mi viene in mente quello che è successo tre anni fa così mi incupisco arrabbiato "Va bene...dammi un po' di tempo" e detto questo corro via da casa per andare da Grace. Voglio salutarla per bene anche se so già che farà male. Non voglio fare com'è successo con Sophie tre anni fa, non posso permettermelo. Voglio dirle addio e magari dirle anche cosa provo o provavo per lei. Arrivo a casa di Grace dopo dieci minuti circa e noto che ha le luci spente così mi guardo intorno e vedo dei piccoli sassolini che decido di tirare verso la sua finestra e dopo il ventunesimo sasso si decide ad affacciarsi per vedere chi è. La guardo senza nessuna emozione in viso per non mostrare la mia agitazione che mi sta distruggendo lentamente "Fammi spazio" le sussurro mentre noto che lei ha visto le mie mani ma non ci faccio troppo caso così salto atterrando addosso alla sua sveglia che cade sullo zaino così mi alzo in piedi e la guardo "Grace...devo parlarti di una cosa molto importante" inizio andando avanti ed indietro per la stanza così lei mi invita a sedermi ma scuoto la testa per poi dire "No...sto per poco. Io e mio fratello ce ne andiamo". Mi fermo per guardarla e noto che gli occhi le diventano lucidi, segno che sta per piangere "Perché...?" mi chiede con la voce strozzata da un singhiozzo che cerca di trattenere così smetto di guardarla perché è troppo difficile per me se la vedo crollare davanti a me "Io...e Derek abbiamo avuto dei problemi e dobbiamo andarcene...perché è pericoloso per noi stare qui" rispondo sbuffando agitato perché non ce la faccio, devo dirle tutto ma sento il cellulare che mi squilla così rispondo velocemente "Derek...sì sono da lei...gliel'ho detto, sì...va bene arrivo...dammi altri cinque minuti" e chiudo la chiamata per continuare a guardarla mentre sento che mi sta crescendo l'ansia così lascio perdere e le dico "Senti Grace...Io voglio che tu ti dimentichi di me e di Derek...noi non siamo mai stati a Beacon Hills e non siamo mai stati tuoi amici, okay? Fallo per il tuo bene...dimenticaci. Addio" e detto questo non ce la faccio più e mi butto dalla finestra atterrando in piedi accanto ad un albero che prima non avevo visto e mi metto a correre come un pazzo verso casa dove, appena appoggio piede sullo scalino, scoppio a piangere.

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