Antica Notte 🌙 2

CAPITOLO 28 - Cercare di fare ammenda

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= Villa Malfoy / Amesbury, Wiltshire (Inghilterra). 27 dicembre 1957 =

Il nonno adorava vestire il nipotino.

Avrebbe potuto incaricare Helen o qualunque altra Domestica, oppure obbligare Abraxas o Sophie a dedicare più tempo al bambino, ma perchè privarsi della sensazione rilassante di pensarci lui stesso?

Sapendo quale fosse il programma della giornata, Lucius seguiva l'anziano nella stanza dei guardaroba, dove c'erano centinaia e centinaia di indumenti, dai più moderni ai più recenti, dai più sfarzosi ai più sobri, tutti accomunati dall'eleganza ricercata dai Malfoy. Alcuni tuttavia erano "esagerati" per la quotidianità, persino per i loro canoni, optando per un compromesso che non fosse sciatto o banale.

Il nonno adorava cercare degli abbinamenti da condividere col piccolo, avendogli insegnato dove cercare i vari capi, i gioielli e le suppellettili.

[Septimus] « Non è mai troppo presto per imparare, contando che tutto questo sarà tuo, un giorno », ripeteva di tanto in tanto.

Lucius non si lamentava mai, e se non riusciva ad arrivarci - o non riusciva a vedere, nemmeno in punta di piedi - il nonno lo faceva salire sulla sedia lasciata nella stanza.

Come tutti i Malfoy, anche l'ultimo arrivato imparò presto che la vestizione fosse una vera e propria arte, dove nulla doveva essere lasciato al caso. Piazzandosi davanti al grande specchio, Lucius imitava il Lord nelle movenze e nella ricerca dei dettagli.

Appena le sue ditine iniziarono a comporre dei movimenti mirati, l'ex Capofamiglia gli insegnò ad annodare la cravatta.

[Septimus] « Sarai il più bello della Scuola quando inizierai gli studi », ridacchiò notandolo ammirarsi nel proprio riflesso. L'amor proprio veniva instillato negli eredi fin dalla tenera età.

Cercò di non pensare che non sarebbe stato presente, quel giorno: avrebbe dato di tutto per aspettare la sua lettera di ammissione, avrebbe voluto accompagnarlo di persona, e se fosse stato accettato a Hogwarts avrebbe atteso lo Smistamento col cuore in gola! Ma era praticamente impossibile che tornasse in Inghilterra entro il 1965, anno in cui Lucius avrebbe iniziato gli studi a prescindere dall'Istituto. Considerava il viaggio in Italia di sola andata. Tuttavia non avrebbe permesso che il bambino perdesse un anno di studi, se Hogwarts non lo avesse ammesso entro la fine dell'agosto del '65: ne avrebbe parlato con Abraxas, lasciandola tra le proprie volontà. Quella stupida regola di precludere l'anno in corso ai Maghi e alle Streghe nate dopo il 1° settembre doveva essere cambiata!

Fissò il nipotino: era così carino mentre cercava di annodarsi per l'ennesima volta la cravatta che gli aveva prestato, esercitandosi. Lo guardò, cercando di immaginarlo con la divisa nera e verde di Serpeverde, oppure nei colori rosso e nero di Durmstrang. Già, a proposito, Durmstrang sarebbe stata un'ottima alterativa, migliore di Hogwarts per certi aspetti, tuttavia rischiava di essere troppo rigida - nei metodi e nel clima - per la salute cagionevole di Lucius.

[Septimus] « Promettimi che avrai il massimo dei voti in tutte le materie... Appenderai al muro del Maniero un Diploma perfetto: ci tengo, molto... », disse col tono amaro di chi avrebbe voluto esserci.

Taciturno, il bambino si limitò a guardarlo ad annuire. Era obbediente e gli dava continue soddisfazioni.

Bene, era ora di andare: quella mattina dovevano passare dalla Gringott: era una buona idea far vedere ai Goblin il loro futuro cliente. Sophie e Victoire sarebbero andati con loro: sarebbe stato divertente trascorrere un po' di tempo insieme, come una famiglia normale.

Qualcuno bussò alla porta.

[Sophie] « Sei pronto? », chiese all'amante, senza nemmeno notare Lucius.