CAPITOLO 19 - Appena in tempo

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= Villa Malfoy / Amesbury, Wiltshire (Inghilterra). 25 agosto 1954 =

Contrariamente alle affermazioni di Jalisse, quella di Sophie non era una semplice dote recitativa: i crampi addominali di cui la nipote si lamentava andarono a intensificarsi nelle settimane successive, e se nella camera non fosse stato presente un Septimus diventato apprensivo fino alla paranoia, avrebbero potuto buttare via il calendario segnante le "X" in spasmodica attesa della nascita, poiché il 25 agosto la ragazza aveva piantato un urlo da gelare il sangue nelle vene del suocero, rovesciando il vassoio colmo di frutta che le stava porgendo come tutti i pomeriggi. Nella violenza dello spasmo, l'uomo istintivamente le aveva scostato la vestaglia, notando con orrore una perdita macchiarle di un rosso vivo le mutandine candide, spandendosi sulle lenzuola bianche.

[Septimus] « Vado a chiamare il Medico, non muoverti! », esclamò. Lo sguardo di sofferenza e terrore che era riuscito a cogliere sul viso pallido e contratto della giovane era valso più di mille parole.

Uscì dalla camera quasi sfondano la porta, lanciandosi giù dalle scale in una corsa contro il tempo, saltando i gradini di tre in tre, ritrovando le energie di un trentenne. Per qualche miracolo del quale non si capacitava il sostituto del Dottor Taylor si era attardato a parlare con Abraxas, restando seduti in Salone anche dopo la visita ginecologica che ormai era diventata un appuntamento fisso dopo pranzo. Jalisse gli aveva portato un buon Chartreuse da gustare durante la loro conversazione, con la scusa di origliare: anche se non convocata, la noia divorava le sue giornate, soprattutto da quando il cugino aveva iniziato a passare tutto il tempo con la nipote, impazzito per quell'erede in arrivo, divenuto l'unico argomento di discussione al Maniero.

[Septimus] « DOTTORE! », aveva urlato entrando nel Salone!

I due uomini e la signora si voltarono di scatto verso di lui! Tenendosi il petto con la mano destra aperta, all'altezza del cuore, credendo di avere un principio d'infarto, il Capofamiglia indicò il piano superiore; cercando di riprendere fiato, riuscì a dire soltanto: « SOPHIE! È URGENTE! »

Non occorse aggiungere altro: il primo a scattare dalla poltrona fu il Medico che, con un balzo di un'agilità impressionate, superò tutti e risalì la scalinata andando persino più veloce di Abraxas che, a 17 anni, non riuscì a stargli dietro.

[Abraxas] < Questo gareggia alle Olimpiadi>, pensò imbarazzato, ansimando mentre cercava di non farsi battere da un uomo col doppio o il triplo dei suoi anni.

Quando tutti arrivarono nella camera, trovarono il Dottore inginocchiato sul letto intento a visitare la paziente: supina, le gambe aperte, si teneva il ventre gridando con una tale acutezza da fare rabbrividire i presenti.

[Jalisse] « Sophy! », aveva esclamato notando la chiazza di sangue.

[Septimus] « Tutti fuori, per cortesia! » - aveva ordinato sbattendo fuori il figlio e la cugina, i quali ammiccarono trovandosi spinti verso il corridoio, con tanto di porta in faccia.

Avvicinandosi anche lui al letto, osservò il Medico infilare la Bacchetta nel canale vaginale della nuora, la quale ebbe un altro spasmo, ancora più violento di quello precedente. L'uomo sussurrò qualcosa, un Incantesimo che il Padrone di casa non conosceva, dopo di che il Guaritore si rivolse a lui.

[Astaroth] « Mi porti un sedativo, svelto! »

Lord Malfoy non se lo fece ripetere: uscì dalla porta con la stessa violenza di pochi minuti prima, e, senza dare nessuna spiegazione alle due persone in piedi in corridoio, corse verso le Segrete, dove teneva tutti gli ingredienti per le sue pratiche e i suoi esperimenti, in una collezione talmente ben fornita da fare invidia all'aula di Pozioni di Hogwarts.

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