In the night

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Junmyeon era stanco, l'unica cosa che avrebbe voluto era tornare a casa e riposare. Aveva passato tutto il giorno in ufficio a lavorare, ma per sua sfortuna il collega che avrebbe dovuto fare la notte aveva avuto un problema, ciò aveva comportato che a sostenere il turno di notte sarebbe stato lui. Camminando per il bosco buio e silenzioso pensava solo a come avrebbe potuto vendicarsi di Minseok. In fondo sapeva che il fatto che Jongdae tornasse proprio quella sera, dopo una visita dai genitori, e che l'amico si prendesse proprio il turno di sera libero non poteva essere una coincidenza.Il bosco era buio, silenzioso e stranamente tranquillo. Una parte di sé trovava conforto in quella quiete, l'altra non poteva non aver paura, non dopo ciò che era successo negli ultimi tempi. Cosa che aveva portato lui e i suoi colleghi a dover passare alcuni turni di notte nel bosco vicino alla città.

<<Aspetta e vedrai Minseok, mi prenderò una settimana di ferie e ti costringerlo a coprirla>> sbuffò camminando mentre i legnetti si rompevano e l'erba di schiacciava sotto il suo peso.

Junmyeon amava il suo lavoro, gli piaceva essere un poliziotto e aiutare i più deboli. Non gli piaceva però dover passare tutta la notte sveglio, vagare da solo per il bosco. Durante la sua ronda non si accorse di essere arrivato vicino alla piccola baita messa a disposizione dei cacciatori durante le loro battute di caccia quando questa durava per giorni.


"Potrei riposare qui" penso guardando la piccola e tanto invitante struttura "Non succederà qualcosa proprio stanotte no?" si disse ancora, mentre percorreva quei metri che lo separavano dalla baita.


Quando vi entrò si lascio cadere su uno dei divanetti sistemati nella stanza. La baita non era molto grande, ma grazie a coloro che si occupavano di tenerla sempre pronta per coloro che ne avessero avuto bisogno risultava calda e confortevole. Distese le gambe sul tavolino davanti a lui e lascio cadere la testa sullo schienale sospirando, la pistola stretta nella sua presa e la porta costantemente sotto controllo.

Aveva appena chiuso gli occhi, solo per riposarli come preferiva dire lui, quando un forte tuono rimbombò fra le pareti in legno. Junmyeon aprì un occhio infastidito per puntarlo su una delle finestre e pochi secondi dopo vide la pioggia scorrere a fiumi proprio davanti a lui. Chiuse nuovamente gli occhi, respiro ed ispirò.


<<Minseok spero che ne valga la pena>> urlò come se il ragazzo avesse potuto sentirlo.

Non fece in tempo a rimettersi comodo che sentì dei rumori provenire dall'esterno della baita. A quell'ora di notte, oltre a lui che certamente non lo faceva volentieri, nessuno sano di mente si sarebbe avventurato nel bosco. Nessuno a parte...Abbasso la luce all'interno dello stabile e punto la sua arma verso la porta ricordando le parole di Minseok.


"Junmyeon, non importa cosa succeda, devi sempre trovarti in vantaggio contro un possibile pericolo", e quello avrebbe fatto. Se, chiunque fosse entrato avesse provato ad attaccarlo lui avrebbe avuto il tempo e la possibilità di difendersi in anticipo.


La porta si aprì, sotto lo sguardo scrutatore di junmyeon. La sua arma era puntata e ferma in un punto ben preciso, ma questa cadde, accompagnata dal braccio del ragazzo non appena vide chi, o meglio cosa, gli si parò davanti.Un lupo entro lentamente nella piccola stanza. Sembrava aver usato tutta la sua forza per aprire la porta, e con quel poco che gli era rimasto stava lentamente camminando verso il centro. Ad ogni mossa Junmyeon poté notare che l'animale lasciava dei segni insanguinati delle sue zampe. Inizialmente il ragazzo penso che il lupo avesse trovato una preda e che fosse scappato nella baita per sfuggire al temporale, ma quando l'animale si accasciò proprio vicino alla piccola poltrona capí che il sangue fosse il proprio. Chiunque l'avrebbe preso per pazzo, forse Minseok e Jongdae l'avrebbero capito, ma il tutti gli altri lo avrebbero sicuramente guardato come se avesse bisogno di un aiuto psicologico. Si lanciò verso l'animale e dopo aver capito da dove provenisse il sangue strappò una fascia dalla sua camicia bianca e si alzò verso le credenze della baita, afferrò ciò che pensò potesse servirgli è tornò dall'animale. Aprì la bottiglia di liquori e l'avvicinò alla zampa del lupo, ma questo non appena sentì l'odore della bottiglia cominciò a guarire cercando di allontanarsi dalla sua presa.

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