La notte era scesa sulla città, e Youngjae dalla finestra di camera sua guardava verso quella di Jaebum. Il maggiore parlava al telefono animatamente, e Youngjae non aveva alcun dubbio su chi fosse il suo interlocutore.
La sua ragazza.
In silenzio, seduto sul suo letto osservava il ragazza fare avanti e indietro nella sua stanza, nonostante le finestre chiuse giurò di poter sentire il suo sospiro pesante quando quello chiuse la chiamata e si lasciò cadere sul letto prendendosi la testa fra le mani. Vide Jaebum alzare lo sguardo verso di lui, esasperato, e prese il taccuino che era solito avere sul comodino. I due ragazzi erano cresciuti insieme e quando si trovavano nelle loro camere erano soliti comunicare in quel modo, scrivendo sul taccuino.
"Tutto ok?" scrisse Youngjae, prima di mostrarlo al ragazzo.
Jaebum sorrise leggermente prima di afferrare il suo taccuino e scrivere una risposta.
"Sono stanco del solito drama" rispose Jaebum mostrando il foglio.
"Mi dispiace" fu la risposta del più piccolo, che oltre a quella scritto mostrava un espressione dispiaciuta sul viso.
Jaebum scosse le spalle e incurante del fatto che Youngjae stesse nuovamente scrivendo sul suo taccuino si alzò per chiudere le tende.
Quelle parole, scritte nere su bianco dal castano, rimasero lì senza che nessuno potesse leggerle. Ma nonostante questo il ragazzo girò il taccuino verso la finestra del maggiore, lasciando che le parole "Ti amo" restassero ignorate.
Lasciò cadere il taccuino, accese un po' di musica e si alzò raggiungendo lo specchio, poi sorrise amaramente. Sentiva di non avere alcuna speranza con l'altro. Lui era un semplice ragazzo, indossava magliette comode e pantaloni senza alcuna firma precisa. Gli piaceva studiare, ed alle feste partecipava solamente quando era Mark a trascinarlo. Jaebum invece era il capitano della squadra di basket, aveva voti alti, una borsa di studio pronta per il college e...la sua ragazza era il capitano delle cheerleader. Non lo avrebbe mai considerato più di un amico. Youngjae al contrario aveva capito di essere innamorato di lui da diversi anni ormai.
Cercò di scacciare quei pensieri, e si lasciò andare alla musica, ballando e saltando per la sua stanza in modo sconnesso, cercando di distrarsi. In fondo nessuno lo avrebbe visto. O almeno era quello che credeva.
Jaebum sentendo la musica, seppur ovattata, spostò leggermente la tenda per vedere cosa l'altro stesse facendo, e lo trovò a saltare sul letto. Si ritrovò a sorridere a quella vista. Jaebum lo sapeva chiaramente, Youngjae era l'unico in grado di farlo sorridere anche nei momenti peggiori, ed era felice di poter avere un amico come lui.
***
I due ragazzi si trovavano sulla panchina della fermata dell'autobus, stavano entrambi aspettando il mezzo per raggiungere la scuola. Youngjae chiuse il libro fra le sue mani nel momento in cui vide l'altro arrivare accanto a lui e sedersi. Rimasero in silenzio per qualche secondo, mentre Jaebum guardava davanti a sé e Youngjae guardava il maggiore.
<<Hyung dovresti imparare ad importi di più>> parlò chiaramente il minore <<Sappiamo tutti come è fatta quella ragazza e non credo sia giusto che tu venga trattato così>>
<<Lo so Jae>> rispose il ragazzo sospirando <<Ma proprio perché sappiamo come è fatta sappiamo che discutere con lei è come discutere con un muro. Anzi, forse un muro è più ragionevole. Sono proprio stanco>>
Youngjae si morse il labbro inferiore a quelle parole. Jaebum nonostante l'aspetto da duro era una persona gentile, dolce e premurosa, e davvero lui non riusciva a capire come potesse stare con una ragazza il cui unico pensiero fosse la popolarità. Una parte di lui sperava che Jaebum fosse felice indipendentemente da lui. Un'altra parte però sperava che prima o poi Jaebum si sarebbe accorto di lui e dei suoi sentimenti.
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"Good Night" Stories
Short StoryRaccolta di FF sulle diverse otp da leggere prima di andare a dormire.