I hate you...but

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Luhan quella mattina si era svegliato nel modo peggiore possibile. La sua sveglia era suonata in ritardo, il suo vicino era rientrato di prima mattina facendo così tanto rumore che aveva cominciato a pensare di averlo in casa propria, e in più non appena era arrivato in ufficio Baekhyun e Jongdae gli avevano ricordato che quella sera avrebbero avuto una delle tante odiate, da Luhan, cene aziendali. Aveva provato in ogni modo ad evitarle, aveva finto che la nonna stesse andando a trovarlo, ma tutto sapevano che certamente quella donna non sarebbe arrivata dalla Cina proprio quella sera. Aveva finto anche improvvisi svenimenti, ma i suoi amici gli avevano fatto notare quanto facesse, parole di Jongdae " schifo a recitare". E tutto solo per un preciso motivo, motivo che aveva un nome ed un cognome.

Oh Sehun.

Quel dannato ragazzino aveva cominciato a creare a Luhan un problema dopo l'altro. Non appena il minore era entrato nella loro azienda, Minseok il gran capo, aveva pensato bene di affiancarlo a Luhan perché gli insegnasse come potersi ambientare, dove trovare ciò che gli sarebbe servito per il lavoro e fargli conoscere tutti gli altri colleghi. A Luhan inizialmente il ragazzo era anche sembrato simpatico. Alto, fisico ben scolpito facilmente notabile sotto la camicia, viso perfetto, sorriso mozzafiato e occhi profondi. Persino il modo in cui gli si era presentato gli era sembrato perfetto e cordiale. Luhan pensò che si sarebbe trovato bene a lavorare con Sehun.

Gli bastarono esattamente cinque minuti e dieci secondi, li aveva cronometrati, per cambiare totalmente idea. Era uno stronzo nascosto dietro al viso da bravo ragazzo. Gli si era presentato così timido e tranquillo, ma a quanto capì gli bastava veramente poco per prendere confidenza. Quando lo capì? Quando dovendogli mostrare l'archivio, perché conteneva tutti i documenti che gli sarebbero serviti per il suo lavoro, gli palpò per niente gentilmente il culo. Gli aveva chiesto cosa stesse facendo, e lui se ne era uscito con un idiota "Ti aiutavo a non cadere".

Luhan ancora non era riuscito a capire perché quel ragazzino si comportasse in quel modo solo con lui. Gli aveva presentato anche tutti gli altri, eppure l'unico che veniva molestato era lui. Baekhyun e Jongdae, ogni qual volta Luhan si lamentasse del minore, non facevano anche che dirgli che era il suo modo di provarci. In realtà Baekhyun era molto più diretto, e senza troppi giri di parole gli urlava un bel "Perché vuole il tuo culo". Jongdae si limitava a scrollare le spalle alle parole dell'amico, non potendo negare. Ogni volta però Luhan diceva loro di drogarsi di meno, e che l'unica cosa che quel ragazzino voleva fare era rendergli la vita impossibile.

Non contento delle rispose dei suoi due migliori amici aveva provato a parlare con Kyungsoo, che non gli diede nemmeno il tempo di entrare nel dettaglio del suo racconto che lo lanciò fuori dall'ufficio perché "Devo lavorare non posso certo ideare un piano anti sfondamento per il tuo culo, veditela da solo".

Provò anche con Chanyeol e Jongin, e anche lì non ottenne altro che parole inutili e gesti senza senso. Il gigante gli aveva detto di essere d'accordo con Baekhyun e Jongdae, Jongin gli aveva semplicemente detto di smetterla di farsi mille paranoie. Esasperato provò l'ultima spiaggia. Cercò di calmarsi il più possibile per non ritrovarsi in una sfuriata da donna ciclata, entrò nell'ufficio e....urlò. Minseok ovviamente sapeva già cosa Luhan aveva da dirgli, Jongdae gli aveva già anticipato tutto. Non appena lo vide entrare nel suo ufficio fece giusto in tempo a puntargli gli occhi addosso che questo cominciò a urlare tutti gli insulti conosciuti contro Sehun muovendosi come una pallina di gomma che rimbalzava per tutto l'ufficio. Il maggiore lo ascoltò fino a quando non smise di parlare, aspettò qualche secondo giusto per assicurarsi che avesse veramente finito, poi parlò. Gli disse che in fondo era un giovane ragazzo, e che ovviamente poteva capirlo se il sesso o il corpo maschile poteva essere di suo interesse, e che il fatto che avesse scelto lui come sua....vittima...beh poteva anche capirlo.

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