C'era una volta, in un paese lontano, un gentiluomo vedovo che viveva in una bella casa con il suo unico figlio. Egli donava a suo bambino qualsiasi cosa desiderasse: bei vestiti, un cucciolo, un cavallo. Il padre però pensava che il piccolo avesse bisogno delle cure di una madre. Così si risposò, scegliendo una donna che aveva due figli giovani sperando che i tre bambini potessero diventare amici. Sfortunatamente, il buon uomo morì poco tempo dopo, ed allora la matrigna mostrò la sua vera natura. Era dura e fredda, e profondamente invidiosa della dolcezza e bontà del suo figliastro, perché queste qualità facevano spiccare in contrasto, i suoi figli, ancora più cattivi e brutti della madre. I fratellastri indossavano gli abiti più belli sul mercato, mentre il povero ragazzo era costretto ad indossare degli abiti semplici e sporchi e a compiere in casa tutti i lavori più pesanti. Si alzava prima dell'alba, andava a prendere l'acqua, accendeva il fuoco, cucinava, lavava e puliva i pavimenti. La matrigna e i fratellastri dormivano in belle stanze, mentre la piccola camera di Luhan era in soffitta, proprio sotto il tetto della casa, deve vivevano dozzine di topi. Nonostante tutto questo, il ragazzo rimase gentile e cortese, sognando che un bel giorno la felicità sarebbe arrivata.
O almeno quello sarebbe successo se fossimo in una favola. Nella realtà però le cose andarono diversamente. Ogni mattina, Luhan, preparava la colazione per tutti gli abitanti della casa: una scodella di latte per il gatto, un osso per il cane, avena per il suo vecchio cavallo, granoturco e frumento per le galline, le oche e le anatre del cortile. Poi portava al piano di sopra i vassoi della colazione per la matrigna e i fratellastri. Luhan inizialmente non protestò per come la matrigna e i fratellastri lo trattavano, pian piano che i giorni passavano però cominciò a sentirsi sempre più stanco del bullismo riservatogli, così senza dare troppo nell'occhio cominciò a prendersi delle piccole vendette. Una mattina, per puro caso nella colazione della matrigna cadde del sale. La tazza di tè di uno dei fratellastri fu condita con l'acqua utilizzata il giorno prima per lavare i piatti. Il latte utilizzato per fare il dolce del suo secondo fratello si ritrovò, per una sua piccola disattenzione, ormai acido. Per sua fortuna però Luhan era un grande oratore, e riusciva sempre a trovare il modo per passarla liscia, portando i tre a litigare fra loro.
<<Prendi questa roba da stirare e riportala entro un'ora>> ordinava Minsoo.
<<Non dimenticare la mia camicia da ricucire, e non impiegare tutto il giorno a finirla!>> lo rimproverava Sehyun.
<<Stendi il bucato e vai avanti col tuo lavoro>> ordinava la matrigna <<Batti il grande tappeto della sala, lava le finestre, pulisci la tappezzeria!>>
<<Si si si>> rispondeva Luhan fingendosi tranquillo, tramando però sempre qualcosa nella sua mente.
Occupò due ore per stirare, con molta calma gli abiti. Cucì la camicia, ma casualmente le maniche diventarono più corte. Gli abiti della matrigna, per una piccola svista, assunsero un colore diverso da quello originale.
Dall'altra parte della città c'era il palazzo reale.
<<E' tempo che il principe si sposi e si sistemi!>> disse il Re.
<<Ma vostra Maestà>> rispose il duca <<Deve prima trovare qualcuno ed innamorarsi, solo dopo potrà sposarsi>>
<<Daremo un ballo ed inviteremo tutti gli scapoli del reame. Dovrà per forza innamorarsi di uno di loro>>
Poco più in là il principe aveva origliato il discorso dei due.
<<Dovrete costringermi a partecipare trascinandomi per capelli>> sussurrò per non farsi sentire Sehun.
Subito furono spediti gli inviti e il regale biglietto fu portato anche nella casa di Luhan.
<<Un ballo! Un ballo! Andremo ad un ballo!>> gridarono i fratellastri.
STAI LEGGENDO
"Good Night" Stories
Short StoryRaccolta di FF sulle diverse otp da leggere prima di andare a dormire.