Capitolo 1 ~ Il buongiorno si vede dal mattino

766 32 8
                                    

"Come diavolo si fa a riassumere una sorella in tre minuti? È la tua gemella e il tuo opposto. È la tua compagna costante e la tua concorrente. È la tua migliore amica e la più grande stronza in tutto il mondo. È tutto ciò che desideri che possa essere e tutto ciò che desideri che non sia."
(M. Molly Backes)


Un lunedì di metà settembre, circa alle 7 di mattina, Olivia, per gli amici Liv, sentendo la seconda sveglia, impostata appositamente nel caso in cui non avesse udito la prima, suonare piuttosto insistentemente, si svegliò di soprassalto, ancora scossa dalla sbronza della sera precedentemente, visto che per festeggiare il rientro a scuola, le sue due migliori amiche, avevano avuto la bella idea di organizzare una festicciola, che alla fine si era tramutata in un vero e proprio party.

Dopodichè indossò la vestaglia di seta che le avevano regalato un paio di anni prima le sue zie, dopo essere state in vancaza in Giappone e si diresse in bagno, ma in corridoio si scontrò con sua sorella minore, la quale, al contrario suo, era sveglia già da mezz'ora, poichè come tutte le mattine, era andata nella stalla a dar da mangiare ai cavalli, insieme a sua mamma, quella stessa mamma con cui, ormai da qualche anno, Liv non andava più tanto d'accordo, nonostante quello che aveva fatto per lei quando era molto piccola.

«Levati» esclamò quindi, dandole una spinta

«Emh buon...buongiorno anche a te Liv e comunque scusami, non ti avevo proprio vista» rispose sua sorella, quasi mortificata, scostandosi per permetterle di passare

Al che la maggiore ribatté «E quando mai...
Il giorno in cui deciderai di usare le lenti a contatto, sarà una data lieta per tutti quanti... anche perché staresti meglio pure esteticamente»

Una stilettata tipica di Liv, infatti se lei amava la moda e appariva sempre impeccabile, sua sorella minore, tendeva a girare con i primi capi che le capitavano a tiro - per lo più, salopette - completamente struccata e con i capelli - biondi come i suoi - perennemente raccolti in una disordinata crocchia.

«Emh, lo... lo so, ma trovo gli occhiali siano decisamente piú comodi» disse quindi Ally, aggiustandoseli meglio, per poi aggiungere «E poi a me l'aspetto fisico non interessa granché»

«Questo già si sapeva...
Va beh, senti io sono di fretta, perciò torna pure nella stalla, in cameretta o dove vuoi tu, basta che mi lasci il bagno» ribatté la maggiore, aprendo la porta della toilette

«Si, mai io dovrei...» tentò quindi di dire, quasi con timore, la minore, al fine di bloccarla, ma venne subito interrotta

«Sorellina, cosa ci siamo dette circa un migliaio di volte?»

«Che in questo bagno ci sono tutti i tuoi prodotti di bellezza e che quindi, se devo usufrire dei servizi, io posso tranquillamente usare quello del piano di sotto» ripeté, quasi come un mantra, Ally, arrendendosi alle imposizioni di sua sorella

«Ecco brava, perciò smamma» concluse quindi Liv, tutta soddisfatta, entrando in bagno, mentre la minore si rintanava in camera.

☁️✨☁️

Dopo essersi fatta una doccia e aver applicato una serie di creme e maschere su viso e corpo, Liv indossò una gonna tartan bianca e grigia, piuttosto aderente, la abbinò ad un top bianco, in chiffon ed ad un elegante blazer del medesimo colore della gonna, corse al piano di sotto e senza neppure salutare i suoi genitori, uscì di casa, ma suo padre non lasciò correre e stufo del suo atteggiamento irrispettoso, la raggiunse ed esclamò «Tesoro che fai?»

«Non si vede? Sto andando a scuola papà» rispose quindi lei, con ovvietà, indicando lo zainetto, appoggiato sulla sua spalla

«Senza nemmeno fare colazione, né salutarci?» insistette lui

«La colazione la faccio, solo non qui, ma nel bar della scuola con gli altri... quanto al saluto, ciao papà, saluta Rosie da parte mia» concluse perciò la bionda, stanca dei soliti battibecchi, quasi prendendosi gioco di lui, per poi voltarsi e riprendere a camminare

«É la mamma Liv, la mamma, non Rosie» la corresse però però suo padre, esausto dalla sua sfrontatezza

Tanto che sbuffando, lei affermò «Come vuoi, ora vado, che mi aspettano.
Ciao papà»

Ma quest'ultimo sembrava non volersi arrendere, tanto che la trattenne per un polso ed esclamò «No Liv, aspetta!»

«Dio! Che c'è ancora?» chiese quindi lei, al limite della sopportazione

«Mhh, non so, forse che tua sorella oggi inizia il liceo e quindi devi aspettarla?» rispose perciò lui, sempre più irritato

«Cosa?! Non l'accompagni tu?» domandò quindi Liv, sconvolta dalla notizia e seccata all'idea di doversi sorbire sua sorella minore, ogni singola mattina, durante il viaggio di circa mezz'ora, che l'avrebbe condotta a scuola

«No, si é offerto qualcun altro»

«Ah si? Questa Shane me la paga.
Ciao papà» concluse la bionda, per poi raggiungere la Chevrolet Camaro azzurro metallizzato del suo fidanzato, parcheggiata sul lato opposto della strada.
Una volta entrata nell'abitacolo, poi esclamò «Dimmi che non è vero?»

«Ciao anche a te amore, io sto bene e tu?» disse quindi Shane, con finta aria innocente, passandosi una mano tra il lucente ciuffo castano

«Dimmi che non ti sei offerto di accompagnare mia sorella a scuola»

«Non..non posso, perchè è proprio così»

«Ma amore! Lo sai che io e Ally non andiamo d'accordo» si lamentò quindi Liv

«Lo so, ma tu sai che è la mia migliore amica e che farei qualunque cosa anche per lei» rispose però lui, con sincerità

«Purtroppo...
Giuro che ancora non capisco come uno come te, possa andare d'accordo con una come lei...
Lo accetto, solo perchè so che é me che ami» ribattè quindi lei, allungandosi verso il suo viso e dandogli un bacio appassionato, dal quale lui si scostò però quasi subito, avendo sentito la portiera posteriore aprirsi

Dopodiché, vedendo entrare la sua migliore amica, Shane sorrise ed esclamò «Scimmietta» salutandola con il soprannome che le aveva affibbiato anni prima, per la sua folle fissa di arrampicarsi su qualunque tipo di altezza, dal tetto della stalla, alla loro vecchia casa sull'albero, a qualsiasi albero del giardino

«Ciao Scesce» ricambiò lei, usando il nomignolo con cui é solita chiamarlo, fin da quando era molto piccola, visto che avendo cinque anni in meno, inizialmente non riusciva a pronunciare il suo nome per intero

L'atmosfera giocosa venne però spezzata da un'irritata Liv, la quale esclamò «E no eh, va bene il passaggio, ma questi soprannomi, in mia presenza, proprio no, non li sopporto» poi, dopo un attimo di pausa, continuò dicendo «E ora amore parti, su, che sennò non faccio in tempo a fare colazione e si sa che è il pasto più importante della giornata» e nel mentre, morse il lobo dell'orecchio al suo fidanzato, causando volutamente l'imbarazzo di sua sorella minore, seppur Shane la scostò quasi immediatamente, non amando dare esagerate dimostrazioni d'affetto in pubblico... soprattutto se tra quel pubblico c'era anche Ally.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze ed ecco il primo capitolo di questo sequel/spin-off.
Io spero davvero che vi sia piaciuto, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Ci vediamo al prossimo, che caricherò giovedì, ciao <3 ;)

Come stelle gemelle ~ Spin-off Come Me e Te SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora