Capitolo 37 ULTIMO ~ Lo scopriremo solo vivendo

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"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni."
(Eleanor Roosevelt)


<<Liv, tesoro ti sbrighi, rischiamo di arrivare in ritardo!>> urlò, un paio di mesi dopo, Josh a sua figlia, che stava terminando di prepararsi in camera sua

<<arrivo papà, arrivo e comunque la cerimonia inizierà tra più di un'ora! Perciò smettila di mettermi fretta... Sei quasi più agitato di me>> rispose lei, infoltendo le ciglia con il mascara, passando un velo di gloss sulle labbra e afferrando il tocco.

<<Toc toc, si puo?>> bussò, nel frattempo, alla porta di casa, lasciata semiaperta, sua zia

<<certo Abby, entra pure>> rispose sua cognata, rimirandosi allo specchio, posizionato vicino all'ingresso e rivitalizzando i boccoli, realizzati il giorno precedente con  ferro

<<ciao ragazzi, scusate se sono entrata, ma non arrivavate più.
Piuttosto, dov'è la mia splendida nipote?>> chiese poi la donna, che nonostate non fosse più così giovane, si ostinava a portare alcune ciocche di capelli colorate di diverse tonalità pastello

<<sta terminando di prepararsi, Kate invece?>> chiese suo fratello, sbucando dal bagnetto del piano di sotto e tentando di annodarsi la cravatta

<<ci raggiunge lì, sai sia lei che Jake sono dei ritardatari cronici e se li avessi aspettati oltre, non ce l'avrei fatta a venire a portarvi la torta>> rispose lei, mostrando il sacchetto della pasticceria, con all'interno il dolce in questione, che prontamente Rosie afferrò e portò in cucina, per metterlo nel frigorifero <<e Ally?>> domandò poi

<<lasciamo perdere>> rispose Josh, scuotendo la testa

<<perchè?>> chiese sua sorella

<<appena sveglia si è vestita e in tutta fredda è corsa dai Reed, perciò andrà a scuola con loro>> spiegò lui, irritato, sbuffando

<<eddai amore, le tue figlie stanno crescendo, perciò è giusto che facciano le loro esperienze, anzi dovresti essere fiero di loro>> intervenne perciò Rosie, accarezzandogli il braccio, nel tentativo di tranquillizzarlo e aiutandolo ad annodare la cravatta

<<ma io lo sono, è solo che per me rimarranno sempre le mie bambine e... Wow!>> esclamò poi, l'ex capitano dei Marines, voltandosi e vedendo scendere sua figlia dalle scale

<<papà non... Non fare così, ti prego, mi metti in imbarazzo>> balbettò perciò Liv, arrossendo e lisciandosi la toga

<<scusa angelo mio, è che sei bellissima e sono immensamente fiero di te e dei risultati che hai raggiunto>>

<<Josh ha ragione, sei bellissima amore>>

<<grazie papà, grazie mamma... Oh e ciao zia>>

<<ciao tesoro, lasciati dire che sei stupenda... Che dite ora, andiamo?>>

<<si, andiamo>> rispose la maggiore delle sorelle Anderson, non stando più nella pelle, per poi dirigersi verso l'auto di suo padre, il quale mise in moto, in direzione del suo liceo.

~~~ ❤ ~~~

<<Non ce la farò mai, non ce la farò mai, io non ce la farò mai!>> disse invece, quasi come una litania, Shane, circa tre quarti d'ora dopo, camminando avanti e indietro per il corridoio principale della scuola e stropicciando, con fare agitato, il fogliettino che stringeva tra le mani e in cui era scritto il discorso che avrebbe dovuto recitare durante la cerimonia

<<amore non dire così, stai tranquillo, andrà tutto bene, vedrai, non buttarti giù proprio ora>> lo confortò perciò la sua fidanzata, prendendogli una mano tra le sue, così che la smettesse di spiegazzare il foglietto e accarezzandogli dolcemente una guancia, con l'altra

<<é facile parlare, quando non tocca a te, ma io non ho mai fatto un discorso del genere, per giunta davanti a tutta quella gente, quel compito solitamente capitava a tua sorella e non... Non so se ne sono in grado>>

<<ah si? Dovrei ricordarti il primo giorno di scuola?>>

<<quello non conta, c'erano solo ragazzi, qui si parla di genitori, professori... Si parla di tuo padre Ally e quello, se sgarro, mi uccide>> disse il castano, passandosi, con fare ansioso, una mano sul viso

<<beh guarda il lato positivo, a Ethan ha detto che giocherà al tiro a segno coi suoi genitali, se farà soffrire Liv, perciò mi sa che la morte è un alternativa migliore>> ribattè quindi la sua fidanzata, ridacchiando

<<si, forse si... E' incredibile come tu riesca sempre e comunque a tranquillizzarmi e a guardare la vita, con positività.
Ti amo>> disse perciò Shane, abbassandosi fino a far combaciare, con dolcezza, le labbra con le sue

<<e io te, ora che ne dici se...>>

<<emh piccioncini, scusate se vi interrompiamo, ma i prof hanno detto di iniziare ad uscire, a breve il preside inizierà a chiamarci>> li interruppe Liv, dopo averli raggiunti, tenendo a braccetto il suo fidanzato, ancora un po zoppicante, ma senza più le stampelle

<<tranquilli, anzi grazie di averci avvisati, andiamo>> rispose perciò il suo ex, annuendo.

E a breve, quando tutti gli alunni, raggiunsero il giardino, dove era stato allestito l'apposito palco e i loro parenti e amici, si furono seduti, il preside Miller iniziò a chiamarli uno ad uno, consegnandogli i diplomi e quando finalmente arrivò anche il momento di suo nipote, non potè che commuoversi e sussurrargli

<<complimenti ragazzo, sono fiero di te e anche tua mamma e tuo papà, da lassù, lo saranno di sicuro>>

<<grazie zio, di tutto>> rispose perciò lui, altrettanto emozionato, stringendogli, come da rito, la mano e afferrando il diploma.

Dopodichè toccò a Shane e al suo discorso di commiato, che a dispetto dei suoi timori, emozionò e commosse tutti e quando la cerimonia finì, il preside annunciò

<<gentili professori, parenti, amici, ecco a voi la classe 2018-2019 della J.F Kennedy High, complimenti a tutti>> e una nuvola di tocchi neri, si innalzò verso l'altro, mentre dal pubblicò partì un ondata di applausi.

<<Sono così fiera di te amore>> esclamò poi Ally, raggiungendo il suo fidanzato, al di sotto del palco, visto che alcuni professori e il coach della squadra, l'avevano fermato per congraturarsi

<<grazie Scimmietta, ma sappi che ogni risultato che ho raggiunto, negli ultimi quattordici anni, è stato anche merito tuo e del tuo sostegno, non ce l'avrei mai fatta senza te nella mia vita>> rispose lui, regalandole un dolce sorriso, per poi metterle il proprio tocco <<ti dona sai?>>

<<grazie e comunque vale anche per me, ti amo SceSce>> rispose, con la voce rotta dall'emozione, lei, per poi innalzarsi sulle punte e baciarlo teneramente.

Nel frattempo, dopo aver ricevuto i complimenti delle rispettive famiglie, invece Ethan e Liv si diressero, a passo svelto, verso il parcheggio della scuola, ma quando vide la sua moto, lui le chiese

<<amore perché la mia moto è qui? Sai che anche se sono tornato a camminare senza stampelle, non posso ancora guidare>>

<<lo vedrai, monta su>> rispose perciò lei, ridacchiando, sedendosi sulla moto e dando uno schiaffetto al sellino

<<eh va bene, ma solo perché vederti così intraprendente mi eccita molto>> rispose perciò lui, per poi montare dietro di lei e stringerle le spalle.
<<Ora mi vuoi dire dove stiamo andando?>> domandò poi

<<come si dice? Lo scopriremo solo vivendo, assieme>> rispose, con dolcezza, Liv, sgommando verso il loro futuro, che avrebbero vissuto, rigorosamente, assieme.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze ed ecco l'ultimo capitolo, di questo sequel/spin-off.
Che dire, spero davvero che vi sia piaciuto, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Ci vediamo domenica, con l'epilogo e vi dico già che mi mancheranno moltissimo, un bacio, ciao <3 ;)

Come stelle gemelle ~ Spin-off Come Me e Te SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora