Capitolo 36 ~ Mi trasferisco a New York

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"Esistere è cambiare, cambiare è maturare, maturare è continuare a creare se stessi senza fine".
(Henri Bergson)

Un paio di settimane dopo, il tempo degli annunci arrivò anche per Liv.

<<Amore sei sicura di volermi presentare ai tuoi genitori, lo stesso giorno in cui gli dirai che te ne andrai a vivere a piú di 2000 Km di distanza?>> le chiese difatti il suo fidanzato, dopo che ebbe parcheggiato, afferrando le stampelle, riposte sui sedili posteriori e scendendo dal pick-up di sua madre

<<si o finisce che non vi presento più. In fondo, come dice il detto, via il dente, via il dolore>> rispose però lei, percorrendo a passo svelto il vialetto di casa e torturandosi le mani, per via dell'ansia che la attanagliava

<<eh va bene, ma sei proprio sicura che tuo padre non mi renderà sterile?>> ribadì perciò Ethan, essendo piuttosto ansioso, seguendola a rilento

<<esagerato, al massimo potrebbe giocare al tiro a segno con la tua moto>> rispose Liv, ridacchiando e prendendosi gioco di lui

<<oh santo dio>>

<<ma si amore, vedrai che...>>

<<ehi ma che... Liv! tesoro, sei tu! Perchè sei qua fuori e... Oh ma aspetta, tu devi essere Ethan! Piacere io sono Rosie, la...>> li interruppe la proprietaria di casa, che avendo sentito del vociare, si era precipitata ad aprire, non sapendo però bene come presentarsi

<<mia madre, lei è mia madre>> terminò quindi la bionda, al posto suo, sorridendole dolcemente

<<è un piacere conoscerla signora, Liv mi ha parlato molto di lei>> disse poi Ethan, porgendole la mano

<<sono contenta, noi...>>

<<amore chi è alla por...ta?>> esclamò però Josh, raggiungendoli all'ingresso e prendendo a fissare, anzi peggio, a trapassare con lo sguardo, il ragazzo

<<ciao papà, lui è Ethan, il mio ragazzo>> intervenne quindi la bionda, avendo perfettamente intuito la brutta aria che tirava

<<salve signore, è un piacere conoscerla>> si presentò invece Ethan, facendo il tipico saluto militare, nel tentativo di compiacere suo suocero, seppur, sotto sotto, estremamente a disagio

<<a riposo ragazzo... Non sei un militare e nemmeno io a dir la verità, non più perlomeno, quindi non c'è bisogno che ti rivolgi a me in questo modo.
Entrate su>> lo liquidò però e con freddezza il padre della sua ragazza, per poi votarsi e dirigersi in salotto.

<<Avete fame ragazzi? Poco prima che arrivaste, Abby é passata a portarci alcuni pasticcini>> chiese poi Rosie, accompagnandoli nella zona giorno

<<no mamma, grazie ma siamo qui per un motivo ben preciso e non è solo che ci tenevo a presentarvi Ethan>> rispose però Liv, sedendosi sul divano e aiutando il suo ragazzo a fare lo stesso

<<beh allora dicci su>> la incoraggiò perciò suo papà, sedendosi sulla potrona, di fronte a loro, immediatamente affiancato da sua moglie, che si mise sul suo bracciolo e gli prese una mano tra le sue, per confortarlo e infondergli fiducia

<<ecco papà, non so bene come dirvelo ma noi ci... Si insomma, noi ci trasferiamo a New York>> rivelò quindi la maggiore della sorelle Anderson, seppur estremamente preoccupata della sua possibile rezione

<<cosa?! Perfavore angelo, dimmi che ho sentito male>>

<<no papà, sono stata presa in una rinomata scuola di cucina e Ethan ha trovato lavoro nell'officina del padre di un'amica, perciò in estate, ci trasferiremo>>

<<tesoro ma dove andrete a vivere? E come pensate di poter tirare avanti, senza degli adulti al vostro fianco>> chiese quindi sua madre, non sconvolta tanto quanto il marito, ma pur sempre sorpresa e preoccupata

<<beh i nonni ci hanno trovato un appartamento nel loro stesso quartiere e dato un anticipo sulla caparra e per quanto riguarda le spese, tra i soldi che negli anni mi sono messa via e il suo stipendio ce la caveremo senza pesare sulle vostre spalle o quelle dei suoi zii>> spiegò la ragazza

<<Liv ma ti rendi conto di ciò che stai dicendo? Sei ancora troppo piccola, non posso permetterlo!>> esclamò però Josh, affranto

<<eh invece si papà, io ho preso questa decisione e se tu mi vuoi bene devi accettarlo>>

<<senta signore io non so nessuno per intromettermi ma...>>

<<hai detto bene, non sei nessuno per noi>>

<<lo so, ma amo alla follia vostra figlia e per lei farei di tutto, anche tornare a vivere nella città che mi ha tolto tutto.
Ho assaggiato molti dei suoi piatti, soprattutto dolci, negli ultimi mesi e posso affermare, con assoluta certezza, che ha un potenziale incredibile, anche perchè sennò non sarebbe mai entrata in quella scuola, perciò deve permetterle di frequentarla>> continuò imperterrito Ethan, prendendo la mano della sua fidanzata tra le sue e guardandola intensamente

<<e chi mi assicura che non le accadrà nulla, chi mi assicura che starà bene anche senza me al suo fianco?>>

<<io, posso farlo io signore, perchè non ho mai tenuto a nessuno come a Liv.
Senta so che non vuole ascoltarmi, ma se c'è una cosa di cui mi intendo, all'infuori dei motori, è sua figlia e so che non partirebbe mai, senza il suo appoggio, perciò la prego, glielo dia>>

<<eh va bene, potete trasferirvi a New York, ma sappi che se non me la riporterai tutta intera, userò i tuoi genitali come bersaglio, ragazzo>>

<<grazie papà, ti voglio bene>> esclamò, tutta contenta, Liv, alzandosi ad abbracciarlo

<<e io ne voglio a te, angelo mio>> rispose Josh, stringendola forte a sè.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze ed ecco un nuovo capitolo, di questo sequel/spin-off, in cui Liv e Ethan hanno annunciato ai genitori di lei che ci trasferiranno a New York.
Che dire, spero che vi sia piaciuto, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Ci vediamo al prossimo, che sarà anche l'ultimo e che pubblicherò mercoledì, un bacio, ciao <3 ;)

Come stelle gemelle ~ Spin-off Come Me e Te SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora