Capitolo 8 ~ Certe parole feriscono più di una lama

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"Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo."
(Oriana Fallaci)


Il lunedì successivo alla serata in discoteca, Ethan arrivò a scuola in sella alla sua Ducati Panigale V4 1100 e mentre parcheggiava, vide, seduta sul muretto, accanto all'ingresso della scuola, quella che era ormai diventata l'oggetto della sua ossessione, la dea che avrebbe voluto venerare, il suo unico punto debole, Liv e di fronte a lei, intento a lasciare un'umida scia di baci sul suo collo, Shane, il suo fidanzatino e anche se lo conosceva a malapena, Ethan non potè che provare un forte senso di odio nei suoi confronti, poiché aveva tra le sue mani, ciò che lui bramava sin dal primo momento che l'aveva vista e stava facendo, ciò che avrebbe voluto fare lui, così mentre passava al loro fianco, essendo quella, l'unica via per entrare a scuola, quasi senza rendersene conto, lanciò uno sguardo rabbioso alla bionda, che accorgendosene, non potè che abbassare il capo, sentendosi improvvisamente, profondamente in colpa.

Dopodichè, essendo fin troppo nervoso, non aspettandosi certo di trovarsi di fronte una scena del genere, dopo quanto accaduto in discoteca, invece che dirigersi in classe, salì all'ultimo piano, entrò nella biblioteca, che fortunatamente era vuota e si nascose tra gli scaffali, a fumare una sigaretta, la sua unica valvola di sfogo, oltre alle corse in moto, tentando di calmare la tensione accumulata.

Finita la sigaretta, tornò poi al piano inferiore, ma vide uscire, dalla porta della sua classe, proprio l'oggetto dei suoi pensieri, così con rapidità la affiancò e strigendole il polso, la condusse verso lo sgabuzzino del bidello, situato al lato opposto delle aule, chiudendo entrambi dentro.

Dopodichè chinò il proprio volto, fino ad abbassarsi alla sua altezza e adagiò, con irruenza, le labbra sulle sue, ma ricevette in cambio un deciso schiaffo sulla guancia

<<Ethan ma che fai?! Ti ha dato di volta il cervello?>> gridò poi, proprio la bionda, massaggiandosi il polso che lui le aveva precedente stretto

<<semmai che fai tu, mi hai tirato uno schiaffo!>> ribattè lui, massaggiandosi la guancia arrossata

<<te lo sei meritato! Mi hai strattonato, conducendomi fino a qui e hai tentato di baciarmi senza il mio consenso!>>

<<avevo bisogno di parlarti, ma le tue labbra sono un richiamo stroppo forte, ok?>> le chiarì quindi il corvino

<<e non potevi farlo nel corridoio?>> domandò Liv

<<no, io odio gli sguardi indiscreti e poi dubito tu voglia farti vedere per i corridoi con un ragazzo diverso dal tuo fidanzato>> ribattè Ethan, sghignazzando

<<è vero anche questo>> si arrese lei, per poi invitarlo a parlare

<<perchè l'atleta ti baciava in quel modo?>> disse quindi lui, quasi aggredendola a parole

<<l'atleta?>> domandò però lei, in un primo momento non capendo cosa lui volesse dire

<<dai che hai capito! Il tuo fidanzatino, capitano della squadra di basket e studente modello>>

<<oh insomma Ethan, Shane è il mio ragazzo e anche se confermo ciò che ti ho detto sabato sera riguardo all'amore, seppur fossi offuscata dall'alcool, sia nelle parole che negli atteggiamenti, io gli voglio un bene dell'anima, lo conosco da quando eravamo piccoli e per me è stato il primo in tante cose, perciò non lo lascerò per un ragazzo che conosco appena... Un violento, che per quel che ne so, ha quasi causato la morte di un'altra persona, chiaro?>> rivelò la bionda, con l'apposito intento di ferirlo, per allontanarlo il più possibile da sè

<<cristallino... Io non ti piaccio, sabato eri sbronza e non ti sei resa conto di quello che facevi... Scusa se ti ho chiusa qui dentro, vai pure in classe, io mi sa che me ne torno a casa>> rispose lui, realmente dispiaciuto, lasciandosi sfuggire una lacrima, che prontamente asciugò con la manica del chiodo di pelle

<<no ma, vieni con me, stiamo organizzando un progetto di classe e...>> disse Liv, sentendosi nuovamente in colpa, nel vederlo così atterrito

<<no, preferisco andarmene via, ciao Liv>> affermò lui, aprendole la porta, con aria afflitta

<<ciao Ethan>> rispose lei, uscendo dallo sgabuzzino e dirigendosi verso l'aula.

Poco dopo essersi seduta al banco però, il suo fidanzato, che era seduto nella fila dietro la sua, stando attento a non farsi beccare, le sfiorò la spalla, nel tentativo di richiamarla

<<ehi amore, ma non dovevi andare a comprare una bottiglietta d'acqua?>>

<<io.. Si, ma mi sono accorto di aver dimenticato le monetine... La prenderò all'intervallo>> rispose lei, seppur in realtà, in quel momento, non riuscesse a pensare ad altro che a quello stronzo, menefreghista, attraente e magnetico ragazzo, con cui due giorni prima, in discoteca, si era lasciata andare, ma che poco minuti prima aveva rifiutato, ferendolo a morte

<<ti vedo strana, sicura che non sia successo nient'altro>>

<<si Shane, è tutto a posto, pensa alla mia sorellina, tanto è lei quella fragile, da proteggere, o sbaglio?>> ribattè Liv, con ostilità, lasciandolo basito, per poi voltarsi e tornare a seguire la lezione, cercando di estirpare lo sguardo rancoroso, che Ethan le aveva lanciato, dalla propria testa.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze ed ecco un nuovo capitolo di questo sequel/spin-off.
Io spero davvero che vi sia piaciuto, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Ci vediamo al prossimo, che caricherò domenica, un bacio, ciao <3 ;)

Come stelle gemelle ~ Spin-off Come Me e Te SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora