ONE SHOT EROI DELL'OLIMPO

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Percy Jackson. Percy Jackson. Percy Jackson.
Questo nome mi rimbombava nella testa ormai da giorni. Ma chi era? Un eroe probabilmente. Anzi no, sicuramente. Un semidio tanto potente da scrivere la storia. Un semidio importante, che ha combattuto due guerre di proporzioni gigantesche, che è stato l'eroe di ben due grandi profezie.

Erano passati anni ormai dall'era di Percy Jackson. Ma tutti lo rammentavano. Chirone, il signor D, persino i ragazzi del campo che neanche l'avevano conosciuto.
Perché appunto erano anni, forse secoli, da quando rivoluzionò il mondo. Probabilmente ora si trovava nell'Elisio, con la sua ragazza, Annabeth Chase, e con tutti i mezzosangue con cui aveva combattuto, inclusi i sette.

Ma io sono solo un piccolo semidio, figlio di una divinità minore, Iride, cosa ne so di tutto ciò? Quanto avrei voluto conoscerlo, imparare da lui, acquisire per quanto possibile la sua abilità nel combattimento, la sua capacità di escogitare piani.

Ma no. Non era lui la mente. La mente era la sua ragazza, Annabeth Chase, figlia di Atena. L'unica ad aver compiuta la missione legata al marchio, la sola ad aver riportato alla luce l'Athena Parthenos. Straordinaria è dir poco. Qui tutti dicono che fosse la più intelligente fra tutti i suoi fratelli e le sue sorelle e penso che abbiano pienamente ragione.

Era una stratega impeccabile, lei e Percy erano la coppia perfetta. Lui il braccio e lei la mente. Un'armonia cristallina e eterna, che si dice regnava fra di loro fin dai tempi del ladro della folgore.
Già, pure quella storia è famosa. Fu la prima impresa di loro due, fu l'impresa che diede inizio a una guerra colossale contro i Titani, legata alla prima grande profezia.

Le titanomachie furono due. Una alle origini della Terra, quando Zeus prese definitivamente il comando insieme agli altri dei e annientò Crono, suo padre.
La seconda vede come protagonista Percy Jackson. Ha avuto un ruolo fondamentale nella guerra, ma non era lui l'eroe. Quello era Luke Castellan, figlio di Ermes.

In realtà, dicono, all'inizio si era schierato dalla parte dei Titani, poi si era reso conto del suo errore e aveva sacrificato la sua vita per salvare tutti. Un gesto nobile, coraggioso. Luke insegnò a Percy a combattere ed era una sorta di fratello per Annabeth. Avevano infatti passato una parte della loro vita insieme, scappando dai mostri, senza una casa né una meta, finché non raggiunsero il campo Mezzosangue. Ma non erano solo loro due, c'era anche una terza ragazza. Talia Grace, figlia di Zeus.

Affrontò il mondo e la sua natura semidivina insieme a Luke e Annabeth, poi si sacrificò per salvarli. Sua padre la trasformò in un albero, un pino, che proteggeva il campo dai mostri con una barriera protettiva. Una volta il pino venne avvelenato dalle armate di Crono, così servì il Vello d'Oro per curarlo. E il Vello funzionò troppo bene, perché Talia resuscitò, cosa che sconvolse non poco tutti.
In seguito a tante avventure decise di unirsi alle cacciatrici, prendendo il posto di Zoe Nightshade.

Già, Zoe. Figlia di Atlante, morta durante lo scontro con il suo stesso padre. Artemide la trasformò in una costellazione, la costellazione della cacciatrice, che tutt'oggi ci illumina nella notte. Chirone durante il falò ci esorta sempre a cercarla in cielo, perché dice che è giusto così, perché gli eroi vanno ricordati, perché chi ha dato la vita per noi non va dimenticato.

Zoe morì in quella spedizione a cui partecipò anche Bianca di Angelo, figlia di Ade. Morì pure lei, salvando tutti i suoi compagni. Semplicemente svanì, durante uno scontro nella discarica di Efesto.
Un gigante di bronzo la attaccò perché lei toccò qualcosa che non doveva toccare. E lo aveva fatto per suo fratello, Nico. Gli voleva portare la statuetta di Ade da aggiungere alla sua collezione.

Nico di Angelo. Un nome importante. Un nome ricorrente. Quasi quanto Percy Jackson. Ma era un nome più intrigante, complicato, nascondeva dietro di sé l'inimmaginabile. Una volta morta sua sorella Nico scappò, iniziò a non fidarsi più di nessuno, ad allontanarsi da tutto e da tutti per il troppo dolore che provava. Poi, alla fine, ebbe un ruolo fondamentale nell'ultimo scontro fra Titani e mezzosangue e successivamente anche nella guerra contro Gea. Nico era una persona particolare, aveva affrontato di tutto. Era sopravvissuto al Tartaro, così come Percy e Annabeth, e aveva perso sua sorella. Ma alla fine trovò la pace, con un ragazzo di nome Will Solace, figlio di Apollo.

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