HEADCANON RACHELIANO

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Ottaviano si era innamorato.
Già da tempo ci pensava, dalla prima volta che aveva parlato con Rachel, l'oracolo del Campo Mezzosangue. Si erano confrontati su quanto potesse essere difficile il loro incarico, a volte. Lui si era lamentato con Rachel di quanto sembrassero ambigue le profezie e i responsi che Apollo gli comunicava e che lui interpretava attraverso le sue doti di augure.
Lei aveva risposto semplicemente:
- Se tutto fosse semplice e non ci fosse bisogno di capire ed interpretare le profezie, dove starebbero il divertimento e le abilità di un oracolo? Siamo stati scelti per comunicare destini intricati ed indefiniti, il nostro compito non sarà mai semplice.
Ottaviano rimase colpito dalle sue parole, e rifletté a lungo sul fatto che lui non ci aveva ormai pensato. Aveva sempre creduto che fosse una seccatura cercare di capire ciò che le profezie volevano suggerire e che anche se si trattava di una semplice mortale, Rachel si era rivelata intelligente e arguta. Proprio le qualità che Ottaviano apprezzava. Così aveva subito preso la ragazza in simpatia, cosa che gli capitava raramente di fare.
Forse era stato quel suo animo un po' ribelle e decisamente strano, ma che lui trovava per certi versi creativo e originale.
Ottaviano non ne era sicuro, ma una cosa era certo: si era innamorato di Rachel Dare.

Non era sicuro però che lei provasse i suoi stessi sentimenti. Di certo, chi avrebbe potuto innamorarsi di uno come lui? Uno spaventapasseri vivente che passava il giorno a sventrare peluches. [APPUNTOO]
Ma c'era ancora una vaga speranza che si insinuava nel suo cuore e che lo riscaldava come una brezza dolce e calda, convincendolo che forse non era tutto perduto.
Quella brezza era il vento della profezia, che spirando produceva il suono di una lira e che, con la sua misteriosa equivocità e la sua facilità di sbagliare l'interpretazione, era esattamente ciò di cui Ottaviano aveva bisogno. Così prese una decisione: le avrebbe parlato. Una sera, in un posto segreto ed appartato, solo loro due.

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- Vuoi tu, Ottaviano (cognome ignoto o inesistente), prendere Rachel Elizabeth Dare come tua legittima sposa?
- Lo voglio. - rispose lui, con la voce che tremava per l'emozione.
Finalmente quel giorno era arrivato. Chi l'avrebbe mai detto? Nessuno pensava che si sarebbe unito in matrimonio con Rachel, la sua anima gemella. "Ma, d'altronde" ragionò Ottaviano "c'è una sola spiegazione possibile al fatto che due oracoli come noi abbiano potuto sposarsi: evidentemente, era destino."

~ by Una Figlia di Atena
Qualcuno di voi shippa Racheliano?

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