Katlin
La musica è alta, la sala è piena, tutti si scatenano. Mentre ballo con Leonardo, mi guardo intorno nella speranza di non incrociare Dario. La mano di Leonardo mi cinge la vita, i nostri corpi si muovono al ritorno di One Kiss di Calvin Harris e Dua Lipa. I miei fianchi sfiorano i suoi. Le sue labbra si posano sul lobo del mio orecchio, si spostano sul collo fino a lasciare una scia di baci. Il ritmo del mio cuore accellera. Alzo lo sguardo per vedere i suoi occhi color ghiaccio. Sono trasportata dal suo sguardo come una stella trasporta i desideri.
«Ragazzi!!! Ecco le vostre birre!!» urla Veronica, ormai completamente ubriaca. E ti pareva che qualcuno non ci interrompeva anche questa volta!
«Grazie Vero» dico con un sorriso forzato. Leonardo non ha ancora staccato gli occhi dai miei, il suo sguardo è ipnotico. Quando Veronica si è allontanata da noi mi prende la mano, mi sorride con quelle labbra sottili e terribilmente sexy e mi porta lontano dalla folla. Arriviamo in un angolo isolato del locale, mi blocca contro il muro come un Kabe-don nei manga, è così che mi sento in questo istante, sono la protagonista di un meraviglioso manga. Il suo sguardo ipnotizzatore mi travolge.
«Finalmente siamo soli. C'è una cosa che voglio fare da tempo… » il suo sorriso è sempre più ampio. Il suo viso si avvicina al mio fino a quando le nostre labbra si sfiorano. Il bacio è leggero come una farfalla che sfiora un fiore, pian piano si fa sempre più profondo. Il mio cuore batte all'impazzata, una capriola dopo l'altra. Le sue mani si posano sulle mie gambe fino a sollevarle, le mie caviglie sono incrociate dietro la sua schiena. Il mio petto è stretto al suo. Riesco a sentire i muscoli guizzare sotto la maglietta.
Dario
«Ehi Rio!!» urla Vito quando mi vede. Con calma porgo il drink alla ragazza con il tubino rosso, le faccio un sorriso di scuse e vado verso di lui. Gli sorrido e subito dopo gli sferro un pugno, dritto nello stomaco. L'avevo detto che gliela avrei fatta pagare.
«Che cazzo combini!»
«Hai offerto della droga a Kat! Che ti passa per il cervello!!»
«Amico non sapevo che fosse una tua conoscenza! Sai che non l'avrei mai fatto altrimenti!»il suo sguardo è di puro terrore, sa che non gli conviene farmi infuriare.
«Kat non è SOLO una conoscenza! Non ti devi più avvicinare a lei, capito!» gli prendo la camicia per il colletto e lo strattono.
«Amico...» il mio corpo trema per l'adrenalina che ho in corpo «non sarà mica la tua ragazza, vero? Perché altrimenti ti dovrei dire una cosa che penso non ti piacerà»
«Parla!» lo scuoto più forte.
«Un tipo pieno di tatuaggi se la sta praticamente facendo vicino al magazzino»
Che? Che! Non può essere vero! Si starà sbagliando, è sicuro. Lo sbatto a terra e corro verso il magazzino. È difficile passare con tutta questa gente tra i piedi.
Sarà con quel tizio della scuola? Com'è che si chiamava… Leopoldo… Leonide… Leo… ma che importa! Non può toccarla, qualunque sia il suo nome del cazzo!
Arrivo a qualche metro dal magazzino e li vedo. Kat è con le gambe incrociate sulla schiena di lui e le sta divorando la faccia. Stringo i pugni, le nocche sono bianche per la forza che impiego. Dovrei calmarmi, respirare e lasciarla libera.
Le mani di lui si stanno infilando sotto la sua maglietta. Ora lo ammazzo!!
Non sono fatti tuoi.
Quello vuole essere ucciso!
Devi lasciarla libera
Lei è mia!
Non lo è più
Questo lo vedremo!
Corro verso di loro, Kat sbianca quando mi vede. Ha paura di me…
Katlin
Ho paura, sembra infuriato.
Mi stacco da Leonardo e gli dico di aspettarmi in auto, lui annuisce, mi dà un ultimo bacio e se ne va.
«Che significa? Esci con quel tipo?» mi chiede con tono accusatorio.
«Con chi esco non sono affari tuoi, non lo sono da quando mi hai lasciata sola quella notte, da quando mi hai fatto capire che per te non sarò mai nessuno» dico infuriata «mi hai abbandonata senza dirmi una parola! Hai idea di quanto sia stato traumatico!»
«Hai ragione» cosa? «ho fatto un errore enorme e per quanto potrà servire, mi dispiace» Gli dispiace? Gli dispiace! Pensa davvero che questo possa servire a qualcosa!?
«Dispiace anche a me di essermi fidata di te, di aver creduto che potessi provare qualcosa per me, che potessi…» i suoi occhi mi guardarono intensamente come se cercasse di scrutarmi dentro «invece ti sei preso la mia verginità e sei sparito» non riesco a trattenere le lacrime. La sua mano si posa sulla mia guancia, asciuga delicatamente le lacrime che scendono sul mio viso.
«Che potessi… cosa?» amarmi.
«Niente. Non torno stasera»
Mi giro per andarmene.
Ti prego, fermami!
Urla una parte di me... ma non lo fa, non mi ferma. Una fitta di dolore mi colpisce il petto. Adesso ho la conferma che non gli importa niente di me…
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Yin&Yang
Teen FictionKatlin ha un sogno e per realizzarlo farebbe di tutto, compreso mentire a suo fratello ed andare a vivere con il ragazzo che le ha rovinato la vita. Riuscirà Katlin a realizzare il suo sogno, diventare stilista? Dario riuscirà a ritrovare la vecchia...