Theo Raeken

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Continui a rigirarti nel letto da ore. Non fai altro che pensare alla tua paura dell'altezza e di quanto abbia influenzato la tua vita fino ad ora. Niente tramonti mozzafiato visti dal tetto. Niente tuffi in piscina dai trampolini alti. Ma soprattutto niente ruota panoramica. Mai, nemmeno una volta nella tua vita. Ti alzi di scatto dal letto e ti vesti in fretta con i primi indumenti che trovi sulla sedia della tua scrivania. Prendi una felpa leggera ed esci in strada. Con il tuo inseparabile skateboard ti avvii verso casa McCall, dove sai che è ospitato Theo. Definirvi amici è un po' eccessivo, siete più... compagni di cazzate. Se uno di voi due vuole fare una cosa stupida e pericolosa chiama l'altro, in modo che siate in due nel caso di estrema necessità. Solo una volta avete rischiato la vita, ma cerchi sempre di non pensarci.
Alle 2.00 del mattino le strade di Beacon Hills sono vuote e silenziose e il solo rumore che senti sono le ruote dello skate sull'asfalto bagnato dalla pioggia appena cessata.
Arrivi davanti a casa di Scott, e per un millisecondo contempli l'idea di suonare il campanello, per poi scartarla subito. Perché suonare e svegliare tutta la casa quando puoi comodamente arrampicarti e piombare in camera di Theo facendogli venire un infarto?
Appena arrivata al piano sorridi notando la finestra della sua stanza aperta. Ti ci infili dentro e il sorriso ti muore sulle labbra appena vedi Theo sdraiato sul suo letto e una ragazza mora mezza nuda  addormentata accanto a lui.
Sbuffi e fai per andartene, ma la voce impastata di sonno della chimera te lo impedisce.
-T/n... che ci fai qui? Che ore sono? Ti prego, non dirmi che dobbiamo di nuovo disfarci di un cadavere...-si morde il labbro inferiore e ti squadra con attenzione. Si siede, facendo scendere il lenzuolo e scoprendo il torace perfettamente muscoloso. Certo, l'hai già visto senza maglietta parecchie volte, ma ogni volta devi controllarti di fronte a quello spettacolo.
-Ehm... no: volevo fare una cosa, ma ti vedo occupato, quindi non preoccuparti, la faccio da sola- ti passi nervosamente una mano tra i capelli quando Theo si alza. Avvampi notando che indossa solo una paio di boxer aderenti e ti giri verso la finestra per non guardarlo.
E se fosse stato nudo?
Dio, meglio non pensare a quello che avresti detto o fatto in quel caso.
-Ci sto- quelle sue semplici parole ti riempiono il cuore di gioia. Preferisce te a... lei? Quella lì buttata sul suo letto?
-Guarda che non sei obbligato, se vuoi puoi continuare a scop...-
-Non ci ho fatto niente. Non ne avevo voglia- ti interrompe brusco.
-Ah. Ok. Bene, cioè, non bene, ma si, insomma, bene perché...-
-Dove si va?- ti interrompe di nuovo. Odi essere interrotta, per questo ti giri verso di lui per dirgliene quattro, ma appena lo vedi ti blocchi.
Il look total black gli sta da Dio: una paio di jeans neri, maglietta a maniche corte leggera nera e una felpa con la cerniera nera, probabilmente sottratta dall'armadio di Scott. Ti si secca la bocca e devi concentrarti per trovare le parole giuste da usare, senza lasciarti scappare apprezzamenti su come quella maglietta gli fasci perfettamente i muscoli o su quei pantaloni che gli fanno un sedere fantastico.
-Andiamo al parco abbandonato. Prendi lo skate.- lo lasci scendere dalla finestra, poi ti ricali con attenzione sulla parete esterna della casa. Un piede ti scivola sull'appiglio bagnato e le braccia ti cedono. Cadi da circa 2 metri d'altezza e sei piuttosto sicura che ti romperai una caviglia come minimo, ma delle braccia forti ti prendono prima che il tuo corpo cada a terra. Sfortunatamente cadete entrambi sul terreno bagnato. Sei sopra Theo, con una gamba incastrata sotto il suo peso e un braccio dietro il suo collo. Lui è caduto di schiena con entrambe le braccia intorno alla tua vita e con il suo solito sorrisetto da bastardo stampato in faccia.
-Wow. Più che una principessa sei una pera, visto il tuo modo delicato di cadere- ti sfotte. Non prova nemmeno ad alzarsi e ti guarda con una luce maliziosa negli occhi quando provi a liberare il tuo braccio dal suo peso senza riuscirci.
-Beh, e tu non saresti certo un principe vista la tua totale incapacità di prendermi mentre cado- ribatti acida. Sei praticamente sdraiata sopra di lui e hai una fantastica visuale del suo fisico scolpito sotto la maglietta.
-Puoi provare ad alzarti almeno?- gli chiedi con un finto sorriso gentile.
-No. Ho una visuale fantastica della tua scollatura ed è davvero uno spettacolo- muove una mano sulla  schiena e la fa finire sotto  la tua maglietta.
-Smettila- gli intimi ruotando di poco il viso per non fargli notare che sei arrossita alle sue parole. Rotoli via da lui e stavolta riuscite ad alzarvi.
-Perché andiamo al parco abbandonato? Vuoi trovare dei cadaveri?- chiede.
-Sai, un posto isolato e abbandonato da anni è il luogo perfetto per inscenare un omicidio. Due ragazzi vanno lì in cerca di divertimento, ma poi il ragazzo finisce schiacciato sotto 500kg di boh, non lo so. Ma il ragazzo in questione muore- lo provochi salendo sullo skate.
-Stai cercando di dire che mi vuoi ammazzare?- sale anche lui sul suo skateboard e ti segue in strada.
-Forse.
-Tanto so che mi vuoi troppo bene per uccidermi- sempre stando sullo skate viene accanto a te e ti
prende per mano, intrecciando le sue dita con le tue.
-L'importante è crederci- ribatti stringendo la sua mano.
Tra di voi è sempre stato tutto così... ambiguo. Vi insultate a vicenda alla prima occasione, ma fate sempre pace e vi capite. Ci sono anche stati dei baci, solitamente per tenere le ragazze alla larga da lui o i ragazzi lontani da te, ma mai nulla di serio, o di vero.
Sospiri e Theo se ne accorge.
-A cosa pensi?- ti chiede.
-A te ubriaco. Facevi piuttosto pena l'ultima volta
-Già... non a caso ti ho baciato.- ribatte mollando la tua mano.
-Come scusa?- impallidisci di colpo e speri con tutta te stessa che non si ricordi di quello che era successo o di ciò che non era successo quella notte.
-So di averti baciata. Non mi ricordo le circostanze, ma so che l'ho fatto.
-Probabilmente stai scambiando un sogno con un ricordo. Quante volte hai sognato di baciarmi?- lo sfotti.
Fa un sorriso sghembo.
-Tu hai mai sognato di baciarmi?- contrattacca.
Si, circa ogni ora del giorno e della notte vivo nella mia testa la sensazione della tua bocca sulla mia e delle tue mani sul mio corpo.
-Dio, no! Sarebbe troppo imbarazzante poi guardarti in faccia. Siamo arrivati- tagli la conversazione quando vedi il cancello malmesso del vecchio parco divertimenti.
Entrate, facendo cigolare i cardini del cancello, e ringrazi per aver chiamato Theo con te. A quest'ora della notte il luogo abbandonato ha un non so che di spettrale e inquietante. Ogni rumore sembra amplificato nel silenzio tetro di quel luogo lugubre. Senti il cuore a mille e i ricordi delle scene più spaventose dei pochi film horror che hai visto ritornano più vividi che mai. Fai l'unica cosa stupida che potessi fare.
Inizi a correre verso la ruota panoramica abbandonata dall'altra parte del parco.
-T/n! Cosa cazzo...!- le parole di Theo si perdono nell'intervista della forza del vento nelle tue orecchie. Stai ancora pensando a tutte le cose orribili che potrebbero succederti, ma i passi della corsa leggera della chimera alle tue spalle ti tranquillizzano in qualche modo.
Ti fermi davanti ad uno dei pali che sorreggono la ruota con il fiatone. Theo ti raggiunge subito dopo; anche lui ha corso per starti dietro, ma a differenza tua riesce a respirare normalmente.
-Hai idea della paura che ho avuto? Pensavo che fosse tutto uno scherzo e che mi volessi spaventare!- si ferma di fronte a te e scuote la testa.
-Ora...puoi dirmi esattamente perché siamo qui?- sbuffa e per portarli indietro, si passa una mano tra i capelli, che ritornano però a coprirli gli occhi.
-Voglio salire sulla ruota panoramica.- incrocio le braccia al petto e lo fisso.
-Adesso?- inarca le sopracciglia in un modo adorabile, e un mezzo sorriso divertito prende forma sul suo viso.
-Si, Adesso.-inarchi anche tu le sopracciglia e lo guardi in un modo che speri assomigli all'accigliato, ma con scarsi risultati.
-Va bene. Sali, se cadi ti prendo io- sbuffa e si avvicina ulteriormente ad uno dei pali della ruota. È pieno di edera e piante rampicanti cresciute nel corso degli anni che non favoriscono l'ascesa sulla ruota, ma tu sei troppo testarda per rinunciare a salire.
-Sei sicuro? Visto come mi hai presa prima...- lo stuzzichi ed inizi ad arrampicarti.
-Puoi fidarti.
-Si, certo
-Adesso sali o me ne vado.
Dopo un enorme sospiro ed un'
accurata valutazione dei rischi e dei danni possibili di 5 secondi, inizi a salire.
Piano piano, metro dopo metro, minuto dopo minuto, riesci ad arrivare ad una piattaforma di manutenzione. Con le ultime energie rimaste nei tuoi muscoli ormai stremati, ti ci siedi sopra. C'è vento, ma non ti da fastidio: sei sudata e la brezza fresca crea un piacevole contrasto con la tua pelle bollente. Arriva Theo subito dopo, anche lui leggermente ansimante, ma senza essere sudato. Lui ovviamente è sempre perfetto. Ti fa un sorriso sghembo e ti sfida.
-Se riesci a guardare in basso per 10 secondi senza vomitare, ti faccio i compiti per una settimana.- bastardo.
Sa che non accetteresti mai: già per salire senza svenire ti ci è voluto un enorme sforzo di volontà e ovviamente ti rifiuteresti di guardare di sotto.
Ma aimè il tuo orgoglio è più forte.
-Per due settimane.-contratti.
-Ci sta- vi stringete la mano per stipulare il vostro accordo, poi, con passi esitanti, inizi ad avvicinarti al bordo. Senti la presenza calda e rassicurante di Theo alle tue spalle: sai che non ti lascerà cadere, e questo, in qualche modo, ti fa coraggio.
Quando le punte delle tue scarpe sono fuori dal perimetro della piattaforma ti fermi, guardi in basso.
Un improvviso senso di nausea ti assale, tutto il panorama sottostante inizia a vorticare velocemente e le ginocchia ti cedono.
Cadi in avanti, ma le mani veloci e pronte di Theo fermano la tua caduta con sorprendente tempismo. Ti afferra un gomito, mentre con l'altro braccio ti circonda la vita. Ti trascina indietro, lontana dal bordo, e ti fa sedere con la schiena appoggiata a dei vecchi bidoni di vernice impilati.
-È tutto ok, respira.- con una mano esitante ti accarezza la guancia, e tiene l'altra leggermente premuta sul tuo collo, per controllare il battito. Certo, dato il suo super udito non gli serve, ma il contatto con le sue mani fresche è un toccasana per la tua pelle bollente ancora accaldata.
-Sei uno stronzo- gli sussurri cercando di calmare il respiro.
-Lo so. Ma non potevo non farlo. Avevo scommesso con Liam- alla luce della luna i suoi occhi paragoni ancora più verdi/grigi  e  la sua pelle ancora più chiara.
Sembra un fottuto Dio.
Non riesci proprio ad arrabbiarti, così abbozzi un sorriso.
-Che imbecilli.- alzi gli occhi al cielo e trattieni una risata. Ridi per non piangere, sia chiaro.
Stavi per morire, saresti potuta morire. Ma lui c'era, e ti ha salvato la vita. Di nuovo.
-T/n... - sussurra piano la chimera. I tuoi occhi si incastrano nei suoi e il tuo cervello non fa neanche in tempo a capire quello che sta per succedere, che Theo posa delicatamente la sua bocca sulla tua. È un bacio dolce e lento, completamente diverso dai pochi altri che vi eravate scambiati, più frenetici e passionali. Una delle sue mani finisce nei tuoi capelli per attirarti ancora più vicina a lui, e benché i suoi movimenti siano veloci, mantiene la costante lentezza estenuante del bacio. Lasci che una mano si infili nei suoi capelli, mentre con l'altra gli accarezzi una guancia.
-Ti odio.- sussurra poco dopo essersi staccato.
-Ti odio anche io.- ribatti dandogli un bacio a stampo, che lui subito trasforma in una cosa più profonda. Stavolta è famelico e irruento, non ha niente a che vedere con il bacio dolce di poco prima.
Ti schiude con prepotenza le labbra e vi ci insinua la lingua, dando inizio ad una lotta continua tra la sua e la tua. Diversamente da prima, le sue mani sono dolci, e con movimenti gentili ti fa stendere sotto di sè.
Si posiziona in mezzo alle tue gambe e si toglie la felpa senza mei smettere di baciarti.
-L'hai mai fatto su una ruota panoramica?-scende sul collo, lo morde, lo bacia, lo succhia e lo lecca, facendoti gemere quando passa sui tuoi punti più sensibili.
-No, di solito ci vengo di giorno e c'è gente, quindi...- fai in modo che torni a baciarti sul serio, zittendo sia la sua risata che i tuoi pensieri.


Ehh... non so perché me lo ha copiato su Wattpad scritto tutto in grassetto, ma siccome è lungo non avevo voglia di riscriverlo tutto bene.
E niente, buon week end💖

~Luna 🌙

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