Jughead Jones

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Non hai mai pensato a un ragazzo come pensi a Jughead. Lui ti piace, eccome se ti piace, ma sei sempre stata timida e riservata sui tuoi sentimenti e non sai come reagirebbe ad un'eventuale dichiarazione. Non che tu ti voglia dichiarare, sia chiaro, ma prevenire è meglio che curare.
Ti piace tutto di lui: i suoi occhi, il ciuffo che gli cade sempre su di essi, il suo cappello consumato, il suo lato tenero e sarcastico ma anche quello più da serpente.
Lo vedi sempre a scuola che cerca di eclissarsi e di non farsi notare da chi gli sta intorno. Gli piace osservare, osservare per poi mettere nero su bianco quello che sente o quello che vuole trasmettere a chi, un giorno, leggerà i suoi racconti. Adesso è lì, seduto al sul solito tavolo da Pop's a battere freneticamente me dita sulla tastiera del computer.
Ti avvicini e lo saluti.
-Ciao Jug, posso sedermi?-alza lo sguardo dallo schermo per posarlo su di te. Ti studia con l'attenzione e la delicatezza solitamente riservate a un'opera da museo, squadrandoti da capo a piedi come se ti stesse scannerizzando per imprimerti nella memoria.
-Accomodati.
Anche tu tendi a nasconderti a scuola; non ami emergere ed essere al centro dell'attenzione, e per questo sei sempre vestita di nero o di colori scuri.
-Stai lavorando ancora al romanzo su Jason Blossom?-domandi mentre mi siedi sul divanetto davanti a lui.
-Come fai a saperlo?-socchiude i occhi e ti studia attentamente un'altra volta.
-Ho sentito Betty e Veronica che ne parlavano in corridoio...-rispondi scaltra. Non puoi dirgli che l'hai stalkerato tutta l'estate.
-È da quando ascolti le conversazioni degli altri?-chiede chiudendo il computer e guardandoti negli occhi.
-Da sempre. Non hai niente di meglio da fare quando non hai amici.-amaro. Queste parole hanno un suono più amaro del previsto, ma va bene così. Questa è la verità è la devi affrontare così com'è.
-Tu ne sai qualcosa? Su Jason?-indaga spostando il computer per guardarti meglio negli occhi.
-No, quel quattro luglio ero a studiare.-menti alzando le spalle.
-No, eri qua da Pop's e hai bevuto un doppio frappé al cioccolato.-ti corregge accennando un sorriso.
-Perché mentire? Ti ho vista.
-Il pomeriggio ero a studiare.
Seguono qualche minuto di silenzio che viene interrotto dall'arrivo di Pop che porta un caffè a Jughead è un doppio frappé al cioccolato a te. Lo ringrazi con un sorriso e inizi a bere il tuo frullato fino a quando noti Jughead che ti fissa.
-Che c'è?
-Sei sporca. Qui.-si sposta sul divanetto accanto a te e ti posa una mano sulla guancia. Passa con delicatezza il dito sul tuo labbro inferiore e resta a guardarti. Non siete mai stati così vicini. Una volta ti ha presa in braccio perché stavi male, ma ha sempre rispettato la distanza come farebbe un amico normale. Ora non la sta rispettando e la cosa ti fa impazzire perché lo vuoi baciare. Ti avvicini con lentezza,ma lui si allontana bruscamente e torna al suo posto.
-Devo andare, ci vediamo domani.-ti saluta prendendo il computer e allontanandosi dal tavolo.
Non sai cosa gli sia successo, ma non sai neanche cosa sia successo a te. Non avevi mai perso il controllo con lui come hai fatto oggi. Hai sempre cercato di non trovarti sola con lui per non fare cazzate.
Poggi i gomiti sul tavolo e ti prendo la testa tra le mani.
Hai fatto una grande cazzata. Ora si allontanerà sempre di più e tu dovrai fingere che non sia successo nulla. Perché non è successo nulla.
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-Signor Jones, suo figlio è qui?- chiedi affannata per la corsa che hai appena fatto.
-No, si è trasferito dal suo amico Archie Andrews, mi dispiace.-risponde chiudendoti la porta in faccia.
Borbotti un "Grazie" a nessuno in particolare e ti dirigi verso la casa di Archie. Arrivi e quando stai per bussare, la porta viene aperta dal signor Andrews che stava uscendo.
-T/n, stai cercando Archie?
-Veramente cercavo Jughead.È qui?
-È in camera con mio figlio.
-Ok, grazie-corri su per le scale e trovi Archie in camera sua con la porta aperta. Entri.
-Che ci fai qui?-ti chiede mettendo in pausa il videogioco al quale stava giocando.
-Jug è qui?
-Che ci fai qui?-chiede Jughead comparendo alle tue spalle.
-Ti devo parlare.
-Certo, nessun problema- dice Jug sedendosi sul letto.
-Da soli.-guardi Archie che grazie a dio capisce. Si alza esce dalla stanza e chiude la porta alle sue spalle.
Non riesci a parlare. Non riesci ad esprimere a voce come ti senti. Non riesci quasi a respirare.
-Che c'è?-chiede Jug avvicinandosi e accarezzandoti delicatamente una guancia.
-È tutto ok, mi dispiace come ti ho trattata oggi da Pop's, ma non sapevo che cosa fare e poi...- si interrompe a metà frase, lasciandoti nella suspance.
-Cosa? E poi cosa?
Come risposta tiprende il viso tra le mani e ti bacia. Il bacio dura alcuni secondi durante i quali il cuore ti sta per esplodere nel petto e quando si stacca si allontana solo di qualche centimetro.
-Continua.-gli sussurrò riprendendo a baciarlo. Le sue mani scivolano intorno al tuo busto e le tue tra i suoi capelli.
-Jug, devo...-Archie spalanca la porta di scatto e tu e Jughead vi allontanate velocemente.
-Oh, scusate se vi ho interrotti...-Esordisce Archie con un sorriso.
-T/n, ti fermi a cena?-chiede Archie. Guardi Jug che ti sorride e annuisci.
-Se per te non è un problema molto volentieri.-accetti con un sorriso.
Dopotutto non serviva essere timidi.

Ciao a tutti!!!!
Scusate per l'assenza prolungata, ma mi farò perdonare in qualche altro immagina.
Lasciate una stellina o un commento con il nome del personaggio sul quale volete un immagina.
Bye bye,
~Luna🌙

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