Liam Dunbar (rosso)

2.6K 71 18
                                    

La serata stava andando bene, anzi, benissimo. Lui era stato carinissimo, mi aveva fatto i complimenti per il vestito, aveva pagato il cinema. E ora che il film era finito mancava solo una cosa: il bacio.
Eravamo lì, in macchina davanti a casa mia, a scambiarci gli ultimi pareri sul film, scherzando, ridendo e facendo gli stupidi. Poi, uno sguardo è durato più del solito, la sua mano mi ha accarezzato la guancia e in meno di quanto mi aspettassi ci siamo ritrovati a condividere il respiro. Mancava così poco.
Poi il cellulare ha suonato, rovinando immediatamente il momento.
-Io... scusami, devo rispondere- dico vedendo il nome sul display. Annuisce, allontanandosi e passandosi ripetutamente una mano tra i capelli.
-Dimmi- non saluto neanche, sono troppo scocciata. Non poteva aspettare solo qualche secondo? Ovviamente no: Liam Dunbar sembra trovare particolarmente gusto nel boicottare i miei tentativi di dimenticarlo.
-Puoi venire a casa mia? Sono andato con Theo in quel posto e... si beh, siamo ridotti maluccio. Puoi passare?-ha la voce affannata e leggermente rauca, come se avesse corso per così tanto tempo da aver irritato la gola per far entrare quanta più aria possibile. Cosa molto probabile che abbia fatto perché quel posto corrisponde ad una casa fuori da Beacon Hills abitata da cacciatori senza scrupoli.
-Per favore- aggiunge non ricevendo risposta.
Devo scegliere: una nottata in bianco con le due persone più irritanti sulla faccia della Terra o ancora qualche minuto con quello che potrebbe diventare il mio futuro ragazzo? Facile. Troppo facile.
Sospiro rumorosamente -Si certo Lee. Arrivo appena posso.- e riattacco.
Sarà una lunga, lunghissima notte.

[...]

-Accidenti, che è successo?-chiedo aprendo la porta di casa Dunbar. La prima cosa che noto è il sangue. Sangue sul pavimento, sui tappeti, sulle scale, sul divano, sangue ovunque. Seguo la scia verso la cucina, dove trovo Theo intento a bere un bicchier d'acqua con qualche aspirina.
-Complimenti!- esclamo vedendolo: un lungo taglio frastagliato gli percorre la parte sinistra del viso altrimenti perfetto, un sopracciglio è spaccato ed entrambi gli zigomi sono arrossati da chiari segni di botte. Ha un braccio avvolto in una striscia di garza già sporca di sangue.
-Ecco la crocerossina- fa una smorfia di dolore e ingoia altri antidolorifici.
Ignoro volutamente il nomignolo irritante.
-Così ti ammazzi- gli rubo dalle mani la scatola e la metto in tasca. 
-Almeno non ti ha rotto il naso- ironizzo mentre manda giù un altro antidolorifico.
-Quella è una prerogativa di Liam- sorride appena, facendomi bene al cuore. È raro che Theo sorrida e sono contenta che con me si lasci un po' andare. Mi avvicino, lasciando la borsa sul tavolo. Gli prendo il viso tra le mani ed esamino i vari tagli: essendo figlia di medici ho imparato sin da piccola a prendermi cura degli altri, e spesso i ragazzi mi chiamano per medicarli dopo gli scontri particolarmente violenti.
-Hai uno zigomo rotto- gli annuncio sedendomi sul tavolo.
-Lo immaginavo. Per domani sarà guarito.-sbuffa e si versa dell'altra acqua. -Vuoi?-
-Si, grazie- prendo il bicchiere che mi porge e ne bevo un sorso.
-Dov'è Liam?- sorride, stavolta senza riserve, lasciandomi semplicemente a bocca aperta. Ha un sorriso bellissimo, luminoso e sincero. Non il suo solito sogghigno antipatico.
-È in camera sua a lamentarsi. Vai da lui; io mi guardo un film. Consigli?-scendo dal tavolo e lo seguo in salotto, dove la tv è già accesa.
-A Jenna verrà un infarto quando tornerà. Cosa le direte?- alludo al divano e alla casa piena di sangue.
-Ci inventeremo qualcosa. Lo facciamo sempre. Probabilmente penserà che facciamo delle lotte clandestine o roba simile- si sdraia comodamente sul divano, fregandosene del sangue ancora fresco che gli macchia i vestiti.
-Guarda The Walking Dead. Ti piacciono le cose horror vero?
-In pari. E poi non è horror.
-American Horror Story?
-Vista.
-Hill House?
-Finita.
-The Vampire Diaries?- dico ridendo sotto ai baffi.
-Quella robaccia che guarda Liam con Mason? Non ci penso neanche. Roba da femminucce.- ride e scorre la lista di Netflix.
-Mmm... Stranger Things l'hai visto vero?
-Certo.
-Guardati un film e sceglilo te. Sei insopportabile: tra poco sfinisci il catalogo!- mi allontano dal divano e salgo le scale, dirigendomi verso camera di Liam.
La trovo vuota, così lo cerco nelle altre stanze, anch'esse vuote. Dopo qualche imprecazione poco elegante vado in bagno, l'unica stanza in cui non l'ho ancora cercato.
Come apro la porta lo vedo nella vasca a fare un bagno caldo, con tanto di bolle dappertutto. La pelle è coperta da minuscole goccioline di acqua e sapone che valorizzano i suoi muscoli in un gioco di chiaroscuro quasi ipnotico. Dei piccoli lividi ormai quasi del tutto guariti gli decorano il viso, mentre un lungo graffio quasi rimarginato gli parte dal pettorale destro e scende lungo il torace fino a sotto l'acqua.
Avvampo al pensiero del suo corpo nudo sotto il leggerissimo strato di bollicine.
-Ehm... Theo aveva detto che eri in camera quindi... pensavo fossi lì... credevo... si insomma... forse è...- Liam fa un mezzo sorriso e arrosisce quando nota come sono vestita.
Il vestito bianco che ho scelto è leggerissimo, con una gonna corta a doppio strato, ma purtroppo anche piuttosto trasparente, e dove finisce il tubino le gambe rimangono solo vagamente coperte dal tulle impalpabile. Non è molto scollato, ma abbastanza da mettermi in imbarazzo sotto il suo sguardo.
-Non pensavo che uscissi stasera.- dice con voce neutrale. Ma certo. Ovviamente lui non ha motivo di essere imbarazzato. Non è lui quello con una cotta pesante.
-Gli avevo detto di no all'inizio, ma poi sapendo che voi uscivate mi sono detta "Perché non provarci?".-rimango immobile, davanti alla porta, inversa se entrare o uscire.
-Chiudi che entra il freddo- piagnucola gesticolando con la mano.
-Ok- mi giro e chiudo la porta, per poi sentirmi subito un'idiota. Devo uscire. Ovviamente vuole che esca e ovviamente io sono occupata a sbavare.
-No, resta- mi ferma.
-Ok- dico.
Cade un silenzio imbarazzante. Molto imbarazzante. Abbastanza da spingermi ad alzare lo sguardo verso di lui.
-Ci uscirai di nuovo?- chiede appena gli occhi incontrano i miei. Mi appoggio alla porta e sospiro.
-Sono praticamente scappata per te mentre stava per baciarmi e non penso che vorrà prendere un altro palo. Quindi non credo. E poi non mi piace come mastica i pop corn.
-Mi dispiace. Non volevo rovinare il tuo appuntamento.- fa un gesto con la mano che mi schizza addosso dell'acqua.
-Tanto li rovini sempre.- dico senza pensare.
-Cosa? Non sapevo di...- lo interrompo prima che fraintenda.
-No, non è colpa tua. Solo... si beh, è colpa tua.
-Grazie. È tutto molto più chiaro adesso.- con una mano si tira indietro i capelli già incollati alla testa, aspettandosi probabilmente una spiegazione. Con l'altra continua a schizzarmi.
-Si, ecco... quando sono con altri ragazzi paragono sempre a te e nessuno regge il confronto.- ammetto.
Lui sta zitto. E mi guarda, facendomi venire voglia di tirargli un pugno. Il cuore mi batte all'impazzata, aspettando una risposta che non arriva.
Liam continua a schizzarmi.
-Smettila!- strillo facendolo ridere. Mi avvicino per farlo smettere, ma aspetta che mi avvicini abbastanza per poi prendermi per un polso e tirarmi nella vasca.
Inspira bruscamente e si irrigidisce appena i nostri corpi vengono in contatto. Sono sdraiata, ormai completamente bagnata, sopra di lui.
Mi ritiro subito, più sorpresa che imbarazzata.
Faccio per alzarmi, ma mi rendo conto che il vestito è diventato trasparente e che ormai copre ben poco; mentre sono distratta da questi pensieri, con un movimento rapido Liam unisce le nostre labbra: i nostri respiri si mischiano e la sua lingua si fa strada nella mia bocca. Con una mano abbassa la cerniera sul retro del vestito e accarezza mi la schiena facendomi rabbrividire, l'altra finisce tra i miei capelli.
-Non pensavo che volessi... questo- sussurro una volta finito il bacio. Poso la fronte sulla sua, rimanendo appoggiata al suo petto. La sua mano continua a tracciare linee immaginarie sulla pelle scoperta della schiena.
-E invece lo volevo eccome. Ti ho anche sognata qualche volta.- ridacchio, non credendoci.
-Questo direi che possiamo toglierlo.- con estrema delicatezza mi sfila il vestito dalla testa, lasciandomi in biancheria intima.
-Possiamo togliere anche questa?- suona più come una domanda che come un'affermazione, alla quale mi irrigidisco un po'. Volevo andarci piano con lui, ma ormai la situazione è questa e l'unica cosa sensata da fare è lasciarsi guidare dal cuore.
Alla vista della mia insicurezza, lascia dei piccoli baci lungo il collo, lasciando a me la scelta. -Si- dico prendendo le sue mani e portandole all'allacciatura del reggiseno. Me lo sfila piuttosto velocemente, lasciando intendere la sua inequivocabile esperienza. Facendo attenzione a non far uscire l'acqua, ribalta le posizioni, mettendomi sotto di lui ed unendo le nostre bocche in un lunghissimo bacio. Devo respirare, mi ricordo, non è una situazione nuova, ma devo ricordarmi di respirare: sarebbe un peccato se svenissi.
In pochi ed efficienti gesti mi toglie anche gli slip, così mi ritrovo completamente nuda contro di lui. Sento il suo corpo teso sopra il mio e la sua durezza che preme contro l'inguine.
-Sei sicura?- è rigido, non si lascia ancora completamente andare perché prima vuole esserne sicuro. Come si fa a non amare Liam.
-Si- sussurro stringendolo di più a me. Gemo appena sfiora un seno con una mano, lasciando che l'altra vaghi tra i nostri corpi, mi accarezza, mi stuzzica, mi studia.
Senza alcun preavviso mi afferra le cosce e mi apre le gambe, posizionandocisi in mezzo.
-Prendi la pillola vero?- si spinge appena dentro di me, facendomi inarcare la schiena per cercare più contatto. L'acqua è una piacevole alleata e contribuisce a rendere tutto più fluido e facile.
Annuisco, cercando di muovere le anche per farlo arrivare più a fondo, ma le sue mani mi tengono ferma, lasciando che sia lui ad avere il pieno controllo. Tenendomi per i fianchi entra dentro, stavolta completamente, con una spinta decisa e gentile allo stesso tempo, per poi uscire subito dopo e rientrare con estrema lentezza. E poi ancora, e ancora, e ancora.
La sua bocca si posa sul mio collo, assaggiandone la pelle umida e mordendola leggermente per attutire i gemiti che escono dalla sua bocca, identici a quelli emessi da me.
Raggiungiamo l'orgasmo insieme, cercando di trattenere i sospiri.
Sposta una ciocca di capelli bagnati dalla mia fronte e mi bacia ancora, stavolta con una stravolgente dolcezza che mi scioglie.
-Pensavo che non sarebbe mai successo- sussurra tracciandomi il contorno delle labbra con un dito.
-Mai dire mai- mi sollevo e faccio rincontrare le nostre bocche.

No, non sono tornata e non so quando aggiornerò ancora, ma intanto vi lascio questo.
Spero vi piaccia e che non sia troppo, nel caso ditemi che provvedo a cancellarlo o a cambiarlo.
~Luna🌙

Immagina FANDOMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora