Just friends

CAPITOLO 13

Perché a me...?

Andrea... Poul... Mi miei migliori amici che mi hanno fatto questo. Loro.

Presi la mia lametta in mano e iniziai a incidermi una "A" e poi una "P".

Sanguinavo molto, vorrei che Andrea ora non se ne fosse andato.

Ho bisogno di lui.

Nel tempo di 5 minuti o meno svenni a terra. una pozza di sangue mi bagnava i vestiti rosa e i jeans.

Sentii a malapena la porta d'ingresso aprirsi. volevo che fosse Andrea con delle scuse.

Ma sentii solo un'urlo stridulo.

Era la mia Lilly.

Mi ricordo che prima erano le 04.56.

Sveglió tutto il vicinato che si precipitarono in casa mia.

Certi chiamarono la polizia, alcuni i carabinieri, altri invece l' ambulanza.

Avevo paura, molta paura ma ció veniva sorpassato dalla delusione e il malincuore.

Mi sentii caricare in barella e messa sull'ambulanza.

Mi misero quei dannati cosi per respirare e piano piano ripresi i sensi.

Mi stavano mettendo i punti sulle ferite.

gli infermieri era sconvolti da quella "A" e "P".

************

Ero nella mia stanza, all'ospedale. avevo ripreso totalmente i sensi.

Avevo ancora i miei vestiti sanguinosi sulla sedia accanto al letto.

Lilly era sul letto accanto al mio.

Appena si accorse che ero sveglia mi abbracciò come nessuno mai fece.

Ricambiai l'abbraccio.

"Sammy, cazzo! avrei dovuto dirtelo subito, è tutta colpa mia. scusami ti prego. senza di te sono sola,sei l'unica cosa che ho." mi sussurrò tra i singhiozzi.

"Amore mio, non è colpa tua. è solo mia." Gli dissi dolcemente, spostando un ciuffo dietro al suo orecchio con la mano sana.

"Perché l'hai fatto? da quanto lo fai? non me ne ero mai accorta. cioè si.... ma avevo davvero paura di dirtelo" mi disse piangendo.

"Avevo paura di dirtelo io, pensavo che tu mi prendessi per pazza o cos'altro." gli risposi e le lacrime iniziarono a scendermi, lei me le asciugò col pollice.

"Ho parlato con il medico e ha detto che devi rimanere qui 3 giorni... va bene se dormo qui? su questo lettino accanto a me?" mi chiese indicando il letto vuoto.

Annuii e lei si sedette sopra la sedia con i miei vestiti sopra.

"Sammy... so che non dovrei chiedertelo ma... tu hai dato via la tua verginità a lui?" mi chiese intimorita.

"Non preoccuparti. comunque si..."

Ammisi con le lacrime agli occhi.