CAPITOLO 42

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POV'S HARRY.

Eravamo da circa mezz'ora su quel prato, lei, la mia principessa, era abbracciata a me.

"H-Harry?" mi sussurrò, un sussurro da sentire appena.

"Dimmi piccola" gli risposi facendogli un sorriso.

"Perché siamo scappati...?" a quella domanda mi si gelò il sangue nelle vene. dovevo

Dirgli la verità ma stavo tremando.

"Piccola, prima di conoscerti avevo un gruppo, un grande gruppo. Eravamo almeno 15.

Eravamo tutti molto uniti fino a che mia mamma non mi riscrisse alla scuola...

Loro giurarono di far del male a qualunque ragazza avessi con me e...."

Lei mi guardò spaventata aspettando il continuo della mia risposta.

"E... Debora e Justin facevano parte di questo 'club' e vogliono farti del male, vogliono umiliarti davanti a tutti e darti qualche botta..."

Lei mise la sua testa tra la spalla e il mio petto e iniziò a piangere.

"Piccola mia, finché ci sono io, ti prometto che non ti faranno nulla. promesso.

****a casa****

POV'S SAMANTHA.

Erano le 09.40 di mattina! cazzo la scuola! non che me ne fregasse molto... mi girai dall'altra parte ma Harry non c'era.

Mi alzai e andai a vedere per tutta casa ma non c'era.

Lo chiamai ma non rispondeva.

Gli mandai un messaggio con scritto 'dove sei?'

Non mi rispose.

Non sapendo che fare tornai a letto aspettando una sua risposta fino a quando il telefono non mi squillò.

Era un numero privato, risposi ma mi dissero delle cose più brutte di quelle di mio padre.

"Signorina Samantha, il

Suo fidanzato ha fatto....

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