Andrea in terra con sangue che gli esce dal naso,i ragazzi di quinta con i nostri compagni che ridono e... Oddio che cosa brutta. I ragazzi dell'ultimo anno si avvicinano a me e mi guardano sogghignando.
"Hei bambino come ti chiami?"
"E-Ermal M-Meta"
"Che nome di merda hai. Anzi sei una merda. Da dove vieni?"
"Dall' Albania"
"Ah,extracomunitario,razza albanese,razza sporca"
Sto tremando,mi giro verso Andrea che sanguina e a fatica respira,Fabrizio si avvicina ridendo e mi guarda. Poi si volta verso i suoi compagni.
"Andatevene. So stanco,avevate detto che avreste smesso de fa i bulli,mo basta"
"Che fai Fabrí ti difendi sto qui?"
"Si,mo andate"
"E se non lo facciamo?"
Dicono spingendo Fabrizio che si ribella e molla un pugno in faccia a quello che sembrerebbe il leader del gruppo.
"Via,andate"
I ragazzi se ne vanno e Fabrizio mi guarda.
"Che 'thanno fatto? Ehi,nun piangere"
"Vai via. Sono razza sporca,non dovresti stare con me"
"Ma chi te l'ha detto? Quei bastardi?"
"No. Lo so e basta. E ora vai via per favore"
"Me ne vado ma lascia che almeno faccia qualcosa pe te"
"Porta il mio amico in infermeria"
"Ok. Ciao..."
"Ermal"
"Ciao Ermal"
Se ne va cosí. Le lezioni cominciano di nuovo e alle 15:30 quando usciamo,tornano i compagni di Fabrizio.
"Ehi piccoletto sai cosa facciamo ai finocchi come te? Li riduciamo a pezzi,proprio cosí"
Dice uno di loro rompendo un pezzo di carta. Io piango di nuovo e tengo lo sguardo basso.
Mi arriva un pugno dritto in testa e mi vengono tirati i capelli e mi torna in mente tutto....*inizio flashback*
"Basta! Gli fai del male! È tuo figlio!"
Ma niente. Quel mostro continuava. Un pugno qua,un calcio lá e la mano tra i capelli. Pareva che gli piacesse maltrattare il figlio e la moglie. Un calcio in mezzo alle gambe ed Ermal cadeva a terra sfinito. Una pedata pesante sul ventre e il sabgue usciva dalla bocca di Ermal a schizzi,come una fontana.
Mira era stanca di tutto questo,non poteva permettere che suo marito facesse questo a lei ma in particolare al figlio. E la cosa peggiore era che lei non poteva reagire. Gli altri due figli,Rinald e Sabina, una volta avevano reagito contro il padre e lui cosa fece? Meglio non dirlo,ora stanno in cielo e riposano in pace.
Mira tutta sola in un angolo che tremava disperata.
"Donna! Preparami la pasta!"
Mira si alzó correndo e andó in cucina mentre quel verme aveva voglia di cosí tanto piacere che spoglió il figlio e fece ció che voleva...
*fine flashback*
Mi lascio cadere a terra e si avvicina qualcuno.
"Minchia ma ancora qui siete?"
"Che palle Fabrí..."
Se ne vanno e Fabrizio mi aiuta ad alzarmi togliendomi con un fazzoletto il sangue dal labbro.
"Qualche giorno li picchio. Tutto a posto?"
D'istinto lo abbraccio ma mi stacco subito in imbarazzo.
"Ma... Prima ce l'avevano con uno di quarta che appena s'è fidanzato se n'è andato"
"Ma sono omofobi?"
"Loro si,io no. Perché?"
"Perchè hanno detto che mi faranno del male perché sono.... Sono..."
"Sei gay?"
"Si..."
"E allora? Che se ne vadano a quel paese, sei comunque una persona e se ti va... Puoi essere mio amico..."
"Oh... Nessuno mi ha mai chiesto di fare amicizia... Grazie,certo che mi va..."
"Piacere,io so Fabrizio"
"Ermal,Ermal Meta"
Ciao! Eccomi con un nuovo capitolo,scusate la lunga assenza,mi faró perdonare...♥♥♥
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Te Che Fa Rima Con Me
FanfictionErmal: 16 anni,timido con chi non conosce(praticamente con tutti se non con la madre). Fabrizio: 19 anni,si fa vedere tosto ma non lo è affatto,conoscetelo e vi riempirà di dolcezza.