"Ehi! Andrea!"
Uno dei bulli lascia stare Fabrizio e si avvicina ad Andrea e lo abbraccia.
"Ciao ragazzi. Come va?"
"Benissimo. Tu?"
"Tutto a posto grazie"
A quanto pare sono amici... Bello. E poi Andrea dice di amarmi. Wow. Continuo a piangere e a perdere sangue. Non riesco a vedere che fa Fabrizio. La campana suona, l'ora successiva sta per iniziare. I bulli seguiti da Andrea se ne vanno prima che dicano le ultime cose.
"Ehi amico perché sei venuto?"
"Perché vi volevo aiutare"
"Grande Andrea!"
Piango ancora piú disperato quando se ne vanno definitivamente e vedo Fabrizio davanti a me che prova a reggersi in piedi. Io sto per perdere i sensi ma mi sforzo per restare in piedi anche se un gran sonno inizia a pervadere il mio corpo e Bizio riesce finalmente a reggersi. Si avvicina a me e mi guarda. Ha tutto il naso sanguinante.
"Ermal... Ce la fai a reggerti?"
A fatica respiro e cerco le forze per parlare.
"Amore,a fatica respiro..."
Provo ad alzarmi ma perdo l'equilibrio e mi reggo al lavandino. Alla fine non riesco e cado.
"No! No! Ce la faccio..."
Mi rialzo e Bizio mi aiuta. Mi prende a mo' di sposa e mi porta in infermeria. Cedo al sonno e mi addormento. Mi sveglio a casa mia con mia mamma che mi guarda. Ho il labbro spaccato e un occhio viola.
"Ermal..."
Mia mamma mi abbraccia forte. Mi guardo intorno e vedo il mio telefono sul tavolino vicino al divano dove sono coricato.
"Mamma... Perché sono qui?"
"Oh tesoro mio!"
Scioglie l'abbraccio e mi guarda.
"Mi ha chiamato Fabrizio dicendo che non ti sentivi bene,sono venuta a prenderti e... Vedendoti in quello stato in infermeria... Oddio Ermal..."
"Ma Fabrizio dov'è?"
"Lui è ancora a scuola. Non potevo prenderlo,non sono delegata. Ma tra poco torna sono quasi le 15:30"
"Ma dovevamo andare a casa sua"
"Infatti viene a prenderti e andate"
"Ah ok"
Mi guarda e ci sorridiamo. Dal nulla inizia a bruciarmi l'occhio e d'istinto lo tocco. Mamma mi porge un pacchetto di ghiaccio e lo poggia delicatamente sul mio occhio.
"Mamma... Non conviene intervenire?"
"Ermal... Dovresti imparare a difenderti tesoro"
"Lo so mamma... Ma sono in cinque che mi assalgono. E indovina? Andrea si è aggiunto a loro"
"Non è vero!"
Dice mettendosi la mano davanti alla bocca. È rimasta scioccata quanto me solo che è stata diversa la reazione. Qualcuno bussa alla porta e mamma va ad aprire. È Fabrizio. Saluta mamma e senza mollare lo zaino si avvicina a me. Io provo a sedermi e stranamente riesco nell'impresa. Lui vedendomi il labbro spaccato ci passa leggermente il dito e mi lascia un bacio all'angolo della bocca,cosa che mi fa sorridere.
"Fab... Tutto a posto?"
"Si,io avevo solo un capillare rotto, ho un po' di lividi ma passeranno"
"Grazie"
Mi abbraccia e io poso il sacchetto di ghiaccio sul tavolino. Mi metto in piedi e lo abbraccio.
"Se vuoi possiamo andare"
"Sicuro? Ce la fai?"
"Si amore"
Mamma ci sorride e mi aiuta a portare le cose per domani in macchina,lei ci accompagna. Oggi è andata cosí, domani inizieremo a portare il resto.
Arriviamo e saluto mamma con un abbraccio,poi con Fabrizio entriamo in casa,lui me la fa vedere e mi fa sistemare in quella che sará la nostra camera. Lo bacio sulle labbra e gemo,il labbro inferiore mi brucia."Ci sei?"
"Mi brucia un pochino... Ma ce la faccio tranquillo"
"A scuola non ho mangiato,ho scritto una canzone per te. Ci prendiamo una pizza?"
"Va bene. Poi mi fai sentire la canzone?"
"Ok. Chiamo la pizzeria e te la faccio sentire"
Dopo aver chiuso la chiamata col pizzaiolo,prende la sua chitarra e si siede sul divano.
"La maleducazione
La disoccupazione
Le idee da realizzare
Ed ogni tua reazione
A un gesto di passione
La vita e la pensione
Io resto qui a guardare
Anzi ad osservare
E credo che la calma
Sia la virtú dei forti
Che vogliono godersi la vita per bene
E il prestito col tasso
E intanto mi rilasso
Guardo la Champions League
E mi programmo un figlio
Mettendo in discussione
La mia virilitáMa che rivoluzione
Che tutti qui vorrebbero
Ma nessuno ha mai il coraggio
Di prendere il bastone e darlo
In bocca a chi
Ci vende le illusioni
Ci vende le illusioni
Ci vede le illusioneMia suocera e suo figlio
Che poi saresti tu
Mi manda una bottiglia
E spura sui miei tempi
Mi da una pacca in spalla
E non mi pensa piú
E mentre il tempo scade
E il mondo si sra armando
In un monolocale noi
Ci stiamo amando
Nella precarietá
Giuriamo eternitáA questo nostro amore
Grande e incondizionato
Perché ogni fantasia qui
Non sembra mai un reatoSorridi ancora amore che il peggio è passato
Che il peggio è passato
La la la la la la la la la laa
(Che il peggio è passato)
La la la la la la la la la laa
(Che il peggio è passato)Ti amo Ermal Meta"
L'ultima frase non la canta. Mi ha stupito molto,quasi piango ma non posso perché l'occhio gonfio me lo impedisce,peró ci pensa l'altro.
"Amore... È stato... Bellissimo..."
"Non ho inventato niente. Ho messo solo veritá. E come figlio intendo il futuro"
"Wow"
Mi avvicino a lui mandando a fanculo il labbro che continua a bruciarmi e lo bacio con passione.
"Ti amo Ermal e non mi stancheró mai di te,non mi stancheró mai delle tue labbra,del tuo collo,dei tuoi ricci,del tuo corpo. Mi rendi insaziabile"
"Bizio..."
Ci abbracciamo e ad interrompere le nostre coccole,è il tizio che ci ha portato le pizze. Bizio lo paga e con due coca-cole ci mettiamo sul divano a mangiare e guardare film horror. Ogni tanto mi stringo a lui,gli horror si mi piacciono ma non sono il mio forte. Preferisco il romantico.
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Te Che Fa Rima Con Me
FanfictionErmal: 16 anni,timido con chi non conosce(praticamente con tutti se non con la madre). Fabrizio: 19 anni,si fa vedere tosto ma non lo è affatto,conoscetelo e vi riempirà di dolcezza.