Capitolo 17

1.1K 49 8
                                    

- Non lo so. Mi ha detto che abitiamo molto lontani, e quando mi ha baciata, ho sentito che c'era qualcosa di sbagliato.

- Non c'è niente di sbagliato, apparte la tua mente contorta che si crea problemi da sola.

- Be dai... proprio contorta no.

Iniziammo a ridere.

- Ma come mai hai sta faccia da funerale? Mica solo per Andrea?

Rimasi un attimo in silenzio.

- No, è solo che pensavo ad Alessio...

- Aspetta... chi è?

Gli raccontai tutta la storia, di come lo amavo, di come era morto, di quanto avevo pianto.

Alla fine dal racconto avevo le lacrime agli occhi.

- Non piangere tesoro! Sai... anche a me è morta una persona speciale... Sandra.

La guardai. Il sorriso che aveva era triste. Prese il portafoglio e tirò fuori una foto di una ragazzina: era splendida. Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, e dei bellissimi boccoli le contornavano il viso.

- Quando sono stata adottata, avevo dieci anni. Quando arrivai a quella che sarebbe stata la mia nuova casa, ero davvero contenta. I miei nuovi genitori mi portarono nella mia stanza, e li vidi lei... all'inizio non capii. Pensavo che tutte le famiglie che adottavano qualcuno lo facevano per la mancanza di figli. Ma loro ce l'avevano una figlia. Non fu facile fare amicizia. Era così riservata e silenziosa. Ma, non so come, divenne la mia migliore amica. Oltre che mia sorella. A scuola stava sempre con me. Ed io mi sentivo il dovere di proteggerla. Perché era così fragile.

Ma quando a 14 anni si mise con un ragazzo, io non glielo impedii. E dopo un mese, lui la mollò. E lei non ce la fece. Sapevo che aveva iniziato a tagliarsi e cercavo di aiutarla, ma lei si era rifugiata in una barriera impenetrabile.

Quando scoprii che si era suicidata, non lo accettai. Non ci potevo pensare. Anche adesso compongo spesso il suo numero, come se dal paradiso lei mi possa rispondere.

Scoppiò in lacrime e io la abbracciai.

- È per questo che anche tu sei così fragile?

Non rispose ma mi strinse di più.

Ci alzammo e, ancora con le lacrime agli occhi, decidemmo di andare in spiaggia.

*************

- Occhi lucidi... questo non è un buon segno!

- Flavio smettila!

Gete e Flavio iniziarono a ridere e poco dopo anche io.

Però non mi ero ancora liberata di tutti quei pensieri che mi assalivano. Avevo bisogno di parlare con Andrea. Ma allo stesso tempo non volevo farlo.

"Deciditi!! Che ci vuole!".

Si per te è facile dirlo sei solo una stupida coscienza!

Mi alzai dalla sdraio.

- Raga io vado a farmi un giro, ci vediamo dopo.

Flavio mi salutò e Gete si limitò a guardarmi. Io le sorrisi e lei fece lo stesso. Mentre mi allontanavo sentii Flavio dire:

- Come capirsi con un solo sguardo, di Gaia e Gete!

Risi dentro la mia mente. Amavo mio fratello.

Decisi di andare a farmi una passeggiata sulla spiaggia e arrivai ad uno scoglio.

Mi sedetti sul bordo e misi le gambe nell'acqua. Rimasi immobile per qualche minuto, quando quel bellissimo odore di cannella e cioccolato mu raggiunse.

Chiusi gli occhi e continuai a restare indifferente, quando due mani mi coprirono la visuale.

Sapevo che era lui.

Rimasi zitta con un sorriso da ebete stampato in faccia, e quando tornai a vedere il mare, lui si era seduto affianco a me.

Appoggiai la testa sulla sua spalla e lui mi strinse.

E in quel momento mi accorsi di stare bene.

MY SPACE

Eccomi quaaaaa!! Stranamente avevo pochi compiti oggi è sono riuscita a scrivere #YEEEEP

Comunque... prima di tutto grazie per le visualizzazioni che sono salite tantissimo in questo ultimo periodo.

E un'altra news è questa:

Visto che "non ne uscirete vivi" sta per finire, avevo pensato di iniziare un altro libro, ispirato a shadowhunters (quindi con vampiri, licantropi e cose del genere). Fatemi sapere che ne pensate!

Okay, detto questo direi che posso concludere qui. Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento o un mi piace e noi ci vediamo in un prossimo capitolo. BELLA RAGAZZI *-*

FAVIJ FOREVER◆

Un bacio a tutti, Ti_amo_lo_stesso♥

Maledetta distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora