Capitolo 20

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- Che hai fatto ieri sera?

- Ehm... solite cose.

Il suo sguardo si fece dubbioso.

- Ossia...

- Oddio Andre!! Festa!

Iniziai a ballare come una deficente.

- Festa!! Gente che balla!

Iniziò a ridere talmente tanto che pensai che avesse sbattuto la testa contro la scrivania.

- Okay ho capito.

Sorrisi.

- Ti amo.

- Anche io cucciola.

E chiusi la video chat. Mi mancava. Cazzo.

Il telefono cominciò a vibrare.

- Pronto?

- Allora. Ascoltami bene.

- Parla Luigi.

Sorrisi. Era il mio migliore amico. Quanto lo adoravo.

- Stasera. MEGA FESTA. A CASA MIA. DEVI VENIRE.

- Amico vorrei... ma non mi sento bene. Dopo ieri sera preferisco restare a casa a studiare piuttosto che andare a ste feste.

- Uffa. Va be. Se ci ripensi fammi sapere, okay?

- Okay.

- SMETTILA DI FLERTARE CON ME!!

Iniziai a ridere.

"Ora capisco perché è il tuo migliore amico. Colpa delle stelle. Colpa delle stelle ovunque".

Chiusi la telefonata e zittii la mia coscienza.

Già. Era il mio migliore amico fanboy.

Amavo gli stessi libri. E quando i nostri personaggi preferiti parlavano, vincevano, perdevano, sorridevano o respiravano, noi scleravamo insieme.

Lo adoravo. Di sicuro non come Andrea, ma amavo passare interi pomeriggi con lui.

Però non eravamo dei secchioni che stavano sempre in disparte solo per il fatto che leggevano come dei drogati.

Lui organizzava feste, su feste, su feste visto che i suoi genitori lavoravano sempre, e a scuola era abbastanza popolare.

Venivo considerata anche io una della cerchia dei "fighi". Ma le mie amicizie (a parte Luigi) erano tutte esterne al circolo.

Chiara era una nerd, ma era così bella che senza alcuno sforzo sarebbe potuta entrare nei popolari.

Giulia era la più intelligente della scuola, e la adoravo. A scuola veniva presa in giro per questo fatto, ma io e Luigi la difendevamo sempre. E poi mi passava sempre gli esercizi di matematica!

Marco era un punk. Tutti lo consideravano depresso per il fatto che si vestiva solo di nero. Ma, almeno con me, era il contrario di una persona depressa. E poi amava gli AC/DC come me. E anche come Andrea.

Loro erano i miei migliori amici. Solo loro sapevano della mia relazione con Andrea. Per il resto del mondo io ero una ragazza che non si era mai fidanzata.

O meglio, che aveva perso l'unico ragazzo che avesse mai avuto.

Mi tornò in mente Alessio. Lui era uno dei popolari. Ma era così diverso dagli altri. Lui non se la credeva. Lui non si comportava da stronzo con le ragazze. A lui piaceva studiare.

A scuola lo amavano tutti. Quando morì, anche la scuola si spense.

*inizio flashback*

Iniziai a camminare in quel corridoio così familiare, pieno di ricordi. Tutti mi fissavano.

Mi fermai davanti al suo armadietto. C'erano lettere mandate da persone che non lo conoscevano nemmeno, fiori inviati da persone che non sapevano nemmeno chi era.

Andai al mio armadietto. Era affianco al suo. C'eravamo incontrati li per la prima volta. Mi ricordo tutto di quel giorno.

I suoi capelli scompigliati. La sua felpa enorme. Il suo sorriso perfetto.

E i suoi occhi. Quei fottutissimi occhi color mare.

Non potevo farcela senza di lui. Senza il suo "Buongiorno cucciola" la mattina, senza i suoi abbracci protettivi, senza i suoi dolci baci.

Non potevo vivere senza di lui.

Senza quegli occhi. Senza quel sorriso.

MY SPACE

Okay raga. Non capisco più quanto è lunga la storia e sto sclerando da mezz'ora perché non so se è lunga o corta :')

Ditemi voi!

Allora... iniziamo con la PUBBLICITÀ!!

Sorry but this is me, che è mia ◆.◆

Discover me, di _M3li_ (un bacio alla mia para *^*)

Never give up, di Crazy_mofos_24 (un bacio al mio amore ♥.♥)

Va be io vado :)

Ciao a tutti♥

→→→Ti_amo_lo_stesso☆

Maledetta distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora