Capitolo 2

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- Cosa vuoi?

- Niente mamma non ti preoccupare.

- Va be, tu resta qua.

Appena si furono allontanati presi il libro e iniziai a leggere. Amavo quella storia e me la stavo letteralmente sbranando, ma sul punto più bello qualcuno mi schiacciò il piede. Alzai lo sguardo e vidi due tipe che mi guardavano ridendo.

"Ignorale".

Ascoltai la mia coscienza e tornai nel mio mondo, ma quelle si sedettero vicino a me:

- Ma ciaoo! Io sono Meggie e lei è Alycia. Ci dispiace di averti sporcato le scarpe.

Io mi trattenni dal rispondere e chiudendo il libro le guardai. Erano truccate in una maniera incredibile.

- Ah sono converse!! Ma che belle! A quale bancarella le hai comprate?

Mi sentii le guance ribollire. Avevo tanta voglia di tirare un pugno a quelle oche, ma riuscii a tenere le mani a posto.

- Be anche se fossero false di sicuro non lo sono più delle vostre tette. Da chi ve le siete fatte rifare?

Meggie si fece rossa e se ne andò ancheggiando. Sospirai sperando che non avessero il mio stesso volo, e ritornai a leggere.

Ma mio fratello venne a rompermi e chiusi il libro sbattendolo.

- Chi erano quelle due?

- Due troie.

Ma non mi ascoltava. Si alzò e andò da quelle due papere rifatte a parlare... a flertare piu che altro.

Alzai gli occhi al cielo e, messe le cuffie, mi guardai intorno. L'aeroporto era pieno di gente, sopratutto nelle zone di ristoro.

Guardavo le persone con occhi spenti e stanchi, quando qualcosa attrasse la mia attenzione. Anzi, qualcuno.

A qualche fila di distanza era seduto un ragazzo stupendo. Ma che dico. PERFETTO. Era alto (MOLTO più di me) e aveva degli occhi stupendi.

"Benvenuti ai film mentali di Gaia Marenna su un ragazzo che non la caghera mai!".

Taci coscienza.

Lo fissai per qualche minuto, e lui alzò lo sguardo. Mi girai subito dall'altro lato, scossa da un brivido. Aveva gli stessi occhi di...

Una voce metallica mi distolse da quei pensieri.

Quando mi resi conto che stavano chiamando il mio volo, mi alzai e, con il mio migliore amico in mano, mi avviai verso l'imbarco, seguita da mio fratello.

Maledetta distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora