Capitolo 8

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Sì staccò subito da me e si alzò. Rimasi sulla sabbia a fissarlo.

"Che hai combinato? Di sicuro non gli è piaciuto".

Chi se ne fotte di lui, a me era piaciuto. Con le sue labbra ci avrei fatto l'amore.

Mi alzai in piedi e vidi che mi fissava.

- Scusa. Non avrei dovuto farlo. Vieni.

Mi sentii morire.

- Perché se non volevi baciarmi lo hai fatto!? Solo per illudermi?? Credi che io sia come una di quelle puttane? Be ti sbagli perché io non sono così.

Stavo urlando e le lacrime mi uscivano senza ritegno. Lui rimase in silenzio. Ed era quella la cosa peggiore.

Mi avviai verso la moto e mi sedetti. Arrivò subito dopo e partimmo. Ma quella volta lo strinsi solo perché avevo paura di cadere. Scese subito e mi tese una mano per aiutarmi. Lo ignorai e scesi da sola.

- Scusami Gaia. Non avrei dovuto.

E se ne andò. Lasciandomi li, come una scema, a cercare di capire dove avessi sbagliato.

- L'unico che ha sbagliato è stato lui. Evidentemente ti aveva scambiata per una di quelle troiette. Doveva capirlo prima che tu non sei come loro.

Avevo raccontato tutta la storia a Gete. Eravamo nella mia stanza, cercando di scegliere cosa mettere a cena. Tirò fuori un vestito di pizzo bianco e me lo fece vedere.

- Questo è FANTASTICO! Tu hai dei vestiti stupendi! Ma poi perché tutta questa importanza ai vestiti stasera?

- Uffa, ma non hai capito? Devo renderti talmente sexy che Andrea si dovrà pentire per tutta la sua vita di quello che ha fatto!

- Io ti adoro!!

Provai una decina di vestiti, quando ne trovai uno splendido. Era blu ed era abbastanza attillato. Lo mettevo sempre prima del fattaccio.

- Ora ti devo solo truccare.

Quando urlò "finito", avevo paura di guardarmi allo specchio. Ma lo feci. Quella non ero io.

Li dentro c'era una ragazza stupenda. E terribilmente sexy.

- Come cazzo hai fatto a farmi diventare così??

- Ehhh... La magia del mestiere!

Scoppiammo a ridere e ci avviammo verso la sala da pranzo.

Quando entrammo mi sentii subito a disagio. Sentivo che ci stavano guardando tutti. Ma era una cosa positiva.

- Cerca di essere più sexy che puoi.

Annuii ed andammo a sederci ad un tavolo. Mi guardai intorno e vidi Andrea che stava limonando con Meggie. Lo ignorai.

Stranamente mio fratello abbandonò il suo gruppetto di troie e venne a sedersi con noi.

- Cazzo ragazze, siete... STUPENDE!!

Io e Gete ci guardammo ed iniziammo a ridere, mentre Flavio si alzò per andarci a prendere da mangiare.

- Allora... Ti piace Flavio giusto?

- Beh... È carino!

Mi fece un sorriso enorme.

- Allora, tu mi avevi avvertita su Andrea e io non ti ho ascoltata, quindi... Vedi di fare colpo su di lui.

Le feci l'occhiolino e mi alzai, proprio mentre arrivava Flavio.

Andai nella reception e qualcuno mi bloccò. Era un ragazzo alto, biondo e con gli occhi scuri. Stupendo.

- Piacere, io sono Nick.

- Piacere, Gaia.

- Cosa ci fa una ragazza così bella come te tutta sola?

Cosa dovevo fare? Accettare e far uscire la mia parte più adolescente oppure fare la matura e rifiutare?

- Beh... Il mio ragazzo ieri mi ha mollato e stasera non avevo voglia di stare nella sala dove c'era anche lui.

"Mentire. Lo stai facendo nel modo giusto".

- Come cazzo si può mollare una come te?

Feci le spallucce.

- Bah. Vieni con me, dai.

Mi tirò per un braccio e lo seguii. Mi piaceva lui. O forse no?

Si fermò sulla spiaggia e si stese. Io feci lo stesso.

- Nick, quanti anni hai?

- 17. Tu?

- 16. Sono sempre più piccola di tutti.

- Nah. L'età non conta. Conta come si è grandi dentro. E immagino che tu sia molto matura, più di quanto dai a vedere.

- Come puoi saperlo?

Fece le spallucce e mi guardò. Ero attratta da lui e mi avvicinai. Fece lo stesso e le nostre bocche si unirono.

"Sei una troia!".

Quando si staccò mi fissò sorridendo.

Lo abbracciai. Mi alzai in piedi e mi girai un attimo. E poi vidi quegli occhi che mi fissavano.

Maledetta distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora