Capitolo 4 (parte 1)

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È passata una settimana da quel bacio, sinceramente non so cosa significa per lui e non so neanche cosa significa per me, ci siamo visti durante questi sette giorni, abbiamo parlato sì, me sempre evitato quel pomeriggio. Le lezioni sono appena terminate e mi reco nel cortile della palestra per sapere come sono andati i provini e giustamente incontro Madison e Sophia.
"Insomma com'è andata?" mi chiede Madison.
"Bene, sono passata, appena esco da qui vado a ritirare i fogli dove sono scritti gli orari e i giorni degli allenamenti. Voi? Tutto bene?"
"È andata davvero bene!" mi risponde Sophia.
"Sono contenta, ora però devo andare, ci vediamo stasera nel caso uscite o male che vada domani a scuola."
"Va bene, ciao!" mi salutano entrambe.
Credo di passare subito in segreteria prima che chiude, almeno questo pomeriggio sentirò David cosa fa e in caso non c'è, mi organizzo con Aria e Marselin.
Gli allenamenti inizieranno la prossima settimana alle 16.00 e già non sto nella pelle.
Mando un messaggio a David.
'Ti prego dimmi che non hai da fare oggi pomeriggio, ho bisogno di stare con qualcuno e non mi va di rimanere da sola.'
Sono le 16.30 e il tempo fuori non aiuta, c'è abbastanza freddo da richiedere una doccia di soccorso in attesa di una sua risposta.
Sento il telefono vibrare.
'No, non ho nulla che m'impegna il pomeriggio, perché?'
'Ho bisogno di stare con qualcuno, ti va di passare un po'?'
'Arrivo.'
...
Neanche il tempo di vestirmi che sento bussare.
"Un attimo, arrivo..."
Mi metto qualcosa al volo e mi affretto ad aprire.
"Ciao."
"Ciao, grazie di essere qui."
"Non ringraziarmi."
"Vieni accomodati." gli indico il letto notando solo ora la confusione di vestiti sopra esso "... Ti prego scusami del disordine, ma sono arrivata da poco e sono subito entrata in doccia." cerco di spostare più roba possibile tra un maglioncino e un altro che dovrò piegare e sistemare più tardi nell'armadio.
"Stai tranquilla, non mi scandalizzo mica, comunque come stai?"
"Bene, credo..."
"Perché?"
"Beh, penso che Evan ti abbia parlato del bacio."
"Sì, e..."
"Non abbiamo ancora affrontato il discorso, non vorrei che non gli sia piaciuto, ho davvero paura di chiedergli delle risposte."
"Cerca di stare tranquilla, andrà bene."
"Speriamo... Vuoi qualcosa da mangiare?"
"Cos'hai da offrirmi?" mi domanda in tono spiritoso.
"Beh, ho delle caramelle gommose alla frutta, un pacco di patatine classiche e delle merendine al cioccolato... Mi dispiace non è niente di che, purtroppo in questi giorni né io né Aria siamo uscite per comprare qualcosa da mangiare, non ne abbiamo avuto il tempo."
"Non preoccuparti, mi accontento delle merendine al cioccolato, adoro il cioccolato."
"Meglio così, anche perché massimo avrei potuto darti le patatine, sai... Le caramelle sono tutte mie."
"Sì? Ne vorrei un po'."
"No, sono solo mie."
"Dai, voglio una merendina."
Mi arrampico sul davanzale per prenderle e appena le tiro fuori gli si illuminano gli occhi, è la mia stessa identica reazione di quando vedo una banana split... Ora so cosa non deve mai mancare nel mio scaffale... Merendine al cioccolato.
" Ti piace tanto il cioccolato..." mi metto a ridere.
"Già, mangio praticamente solo dolci con esso al suo interno."
"Okay, allora so cosa offrirti la prossima volta che vieni qui."
"Credo di venire più spesso se mi dici così..." anche lui inizia a ridere.
"Vuoi qualcos'altro? Magari qualcosa da bere?"
"No grazie, anzi credo di andare, ho delle commissioni da fare, semmai ci sentiamo più tardi."
"Sì, grazie mille di essere passato, anche se per poco, ma sei passato."
"Grazie a te dell'accoglienza e soprattutto della merenda." mi sorride e ricambio il gesto.
Appena David esce dalla camera mi affretto a riordinare il letto appendendo con cura maglioni, felpe e giacche dentro l'armadio, piegando invece pantaloni e pigiami nei cassetti.
Tutto d'un tratto sento aprire la porta, mi affaccio dal bagno e vedo Aria insieme a Marseli.
"Hailey!" urlano il mio nome entrando velocemente nella stanza.
"Ciao ragazze."
"Dobbiamo parlarti, vieni!" si siedono sul letto trascinando anche me con loro.
"Ditemi tutto."
"Allora, so che non ti piacciono le feste, ma Dylan Cooper né da una al dormitorio maschile per il suo compleanno questo fine settimana..."
"Aria, per favore..." la interrompo.
"Aspetta, fammi finire... Io e Marselin siamo state invitate ed ha chiesto anche di te, infondo esce con il gruppo di David ed Evan, almeno avrai l'occasione di conoscere il resto dei loro amici."
"Non ho voglia, ti prego."
"Dai ci sarà anche Evan cosi avrete l'occasione di parlare di questo bacio."
"Scusa?"
"Dai su, il bacio al campo da hockey."
"Tu che ne sai del bacio?" gli chiedo leggermente in imbarazzo.
"Pensi che non vi ho visti quella sera dalla finestra?" si mette a ridere.
"Perché dalla nostra si vede il campo?" mi affaccio di corsa alla finestra per esserne sicura.
"Certo, non te n'eri resa conto?"
"No... Che impicciona!" gli tiro un cuscino in faccia ridendo.
"Dai allora vieni con noi?" mi chiedono contemporaneamente.
"Okay, ma non ho neanche un vestito da mettere."
"Nessun problema, Marselin che ore sono?"
"Sono le 17.30."
"Perfetto, sono le 17.30, il negozio qui vicino è ancora aperto, andiamo!" mi prendono il braccio trascinandomi verso la porta e facendomi strusciare i piedi a terra.
"Aspetta, prendo la borsa... Andiamo."
Ci stiamo dirigendo in questo negozio e durante la strada incontriamo Evan.
"Ehi."
"Hailey! Dove stai andando?"
"La stiamo accompagnando a prendere un vestito per la festa di Dylan, tu ci sarai?" si intromette Aria appoggiandomi un braccio intorno al collo.
"Ah... La festa di Dylan, credo di sì."
"Bene, allora ci vediamo." parla Aria al mio posto.
"Va bene, non vedo l'ora di vederti sabato." risponde Evan rivolgendosi a me e lanciandomi un'occhiata abbastanza profonda.
È stato molto imbarazzante...
Arriviamo ed entriamo in questo dannato negozio... Non so davvero cosa scegliere, sicuramente l'unica cosa certa è che non voglio prenderne uno nero questa volta, ho l'armadio completamente nero, magari punto su un altro colore come il bordeaux.
"Hailey, che ne pensi di questo?"
Aria mi mostra un abito lungo di un colore rosso acceso, ma non è ciò che voglio, nessun abito lungo.
"No, non mi piace..." mentre riposa l'abito continuo a guardarmi intorno.
"Questo è carino dai!" dice Marselin indicandomene un altro.
"Ragazze è nero, ne cerco uno bordeaux."
Dopo parecchie prove, dopo svariati consigli sia di Aria che di Marselin, ne trovo uno davvero bello; un abito che arriva a metà coscia, stretto, ma nkn troppo, con le maniche e il decolté in pizzo simile alla maglietta che ho già e poi è del colore giusto; vado nel camerino a provarlo.
"Com'è?" faccio un giro su me stessa in modo tale da mostrarlo meglio.
"Ti sta benissimo!" dice Marselin.
"Davvero troppo bene." aggiunge Aria.
"Allora prendo questo?"
"Direi proprio di sì...!" ripete Aria.
Una volta pagato ci rechiamo fuori e andiamo verso il dormitorio.
Stasera non ho impegni, infondo chi vorrebbe passare una serata con me, ognuno ha i suoi amici, mangio qualcosa al volo e mi infilo nel letto a guardare il primo film che capita, è davvero bello indossare il pigiama e infilarsi sotto questa coperta calda dato il gelo fuori.
Durante la visione del film sento bussare alla porta, Aria è fuori con Marselin, chi altro potrebbe essere... Apro la porta e beh... Potrebbe essere David.
"Che ci fai qui?"
Entra velocemente e si siede nel letto, un po' come se fosse camera sua, ma okay.
"Ero in giro, ho incontrato Aria e mi ha detto che stavi già a letto, pensavo stessi male e volevo accertarmi del contrario."
Si preoccupa per me... È un gesto davvero carino.
"Sto benissimo, non ho impegni e mi sono intrufolata nel letto."
"Ah, meglio così."

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