Oggi è il 22 ottobre, domani è il mio compleanno e come promesso non ho organizzato niente, sarà una giornata semplice come le altre. Sono appena uscita dalla doccia, fuori ci sono 41°F, una doccia rilassante per la precisione; mi precipitò fuori dal bagno e mi lascio cadere sul letto come un peso morto con ancora indosso l'accappatoio.
Chiudo gli occhi per cinque minuti quando come al solito, ogni volta che mi sdraio su questo letto, sento bussare alla porta... Giuro che se è David questa volta lo ammazzo.
Apro la porta e decisamente non è David. Spalanco gli occhi e davanti mi trovo la mia famiglia... Nel mio dormitorio... Nel mio college... In Canada.
"Mamma! Papà! Liam! Ma cosa ci fate qui?" gli salto addosso per abbracciarli.
"Tesoro siamo venuti senza preavviso per farti una sorpresa!"
"Ci siete riusciti alla grande!"
Continuo ad abbracciarli per poi farli accomodare sul mio letto.
"Sentite ora vado a vestirmi e poi vi porto in un bel ristorante qua vicino, che ne dite?"
"Sì è un'idea veramente carina, almeno ci fai fare anche un giro per esplorare un po la zona." risponde mia madre.
"Ovviamente paghi tu papà!" mi metto a ridere.
"Beh come sempre no? Ma se ce la offri tu la cena...?" si mette a ridere anche lui.
"Non credo proprio."
"Va bene dai, ti aspettiamo qui." mi dice mamma.
"Sì, ma non metterci troppo, ho fame!" mi urla Liam.
"Okay, solo per questa volta cerco di sbrigarmi."
Torno in bagno chiudendo la porta alle mie spalle. Sono davvero contenta che sono qui, mi mancavano da morire.
Mi asciugo i capelli, indosso un jeans e ci abbino una camicetta nera elegante, ma non troppo... Non stiamo di certo andando ad una festa.
Una volta pronta usciamo dalla stanza per andare a cena e chiudo la porta per bene dato che Aria torna tardi; andiamo ad un ristorante non troppo lontano da qui del quale parlano tutti molto bene ultimamente, ma credo che prenderemo comunque la macchina conoscendo mio fratello, odia camminare. Nel percorso, lungo il corridoio, ci passa davanti Evan... Si avvicina dandomi un bacio e nel mentre i miei genitori assieme a Liam ci fissano perplessi.
"Ehm..." fa Liam.
"Mamma, papà, lui è Evan. Stiamo insieme da tre mesi ormai, ci siamo conosciuti grazie ad un amico in comune e ci siamo piaciuti sin dall'inizio." non mi sono mai trovata così in imbarazzo in tutta la mia vita.
"Piacere signore e signora Walker, mi chiamo Evan Wilson." si rivolge ai miei genitori presentandosi educatamente.
"Piacere Liam, il fratello di Hailey."
"Piacere mio!" gli sfogfia uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Mi volto rivolgendomi ad Evan.
"Senti amore, noi stiamo andando a cena fuori, ci sentiamo più tardi semmai okay?"
"Certo."
Mi saluta nuovamente con un bacio e ci dirigiamo verso la macchina. Il viaggio fino ad arrivare al ristorante, anche se breve, mi ricorda moltissimo le vacanze con il camper di famiglia di qualche anno fa... Le risate durante le ore che non passavano mai, i litigi con Liam e le urla dei miei quando li facevamo arrabbiare leggermente, le discussioni per chi avrebbe dovuto dormire sulla parte superiore del letto a castello e chi invece dormiva nella parte inferiore; era tutto straordinario, ma il tempo passa per tutti.
Arrivati al ristorante prendiamo un tavolo da quattro al coperto giustamente, devo dire che il posto è veramente carino ed accogliente. Le mura intorno a noi sono rosse ed i tavoli di un color bianco antico con delle sedie rivestite di gomma abbinate ad essi; dalla cucina proviene un delizioso profumino e non vedo l'ora di mangiare. Durante l'attesa dell'ordine appena fatto, Liam inizia a parlarci del suo andamento scolastico e di quanto vada bene in alcune materie come ad esempio scienze e geografia, certe volte è insopportabile.
La cena è stata fantastica, mi mancava stare in famiglia; purtroppo i miei devono partire subito e non ci saranno domani per il mio compleanno, il primo di tanti che non passerò con loro, il più importante...
Una volta tornati al college, scendo dalla macchina mentre loro al contrario rimango dentro, li saluto tirandogli dei baci... Con dispiacere mi giro per andarmene, quando ad un tratto sento richiamare il mio nome.
"Hailey aspetta!" grida mia madre.
Torno indietro.
"Si, dimmi."
Tira fuori dalla borsa una busta argentata con un fiocco stracolmo di brillantini attaccato che la tiene chiusa... Sono sicura che sia il regalo per il mio compleanno.
"Ma... Per cosa?"
"Ci dispiace da morire che domani non saremo al tuo fianco, sarà il primo compleanno che non passeremo insieme... Ma dato che siamo qui abbiamo voluto farti ugualmente un regalo, una sciocchezza, ma spero ti piaccia."
Lo scarto con gioia e molta velocità. Sono un paio di ginocchiere nuove di zecca per gli allenamenti e per lo più nere!
"Grazie mamma, grazie papà, grazie stupido." gli mando di nuovo dei baci per salutarli "... Fatemi sapere quando arrivate a casa e salutate tutti. Comunque è un regalo davvero bello, grazie ancora." partono e già sento la loro mancanza.
Oramai la mezzanotte è passata, quindi... Tanti auguri a me!
Sono un po stanca, ma dirigendomi verso la mia stanza, lungo il corridoio iniziale, trovo tutti petali di rosa rossi e profumati sparsi sul pavimento che formano una scia fino alla mia porta alternati a delle candele profumate di colore rosa, con l'odore di panna e fragole.
Davanti ad essa trovo un mazzo di rose con dei brillantini sopra, una busta attaccata al mazzo di fiori e al suo lato un pacchetto incartato, ma al contrario dell'altro il fiocco sopra è nero. Mi faccio cadere davanti alla porta appoggiandomi al muro e leggo la lettera con un sorriso che va da un'orecchio all'altro.
La lettera è bellissima...
'A te che sei la stella più luminosa del cielo, che nonostante ci conosciamo da meno di sei mesi e stiamo assieme da tre, riesci a rendermi le giornate una più bella e solare dell'altra e ti dedico questo. Tantissimi auguri, davvero tantissimi auguri principessa.'
Apro con ansia il pacchetto e al suo interno trovo un braccialetto d'argento con un cuore avente la base luccicante e un altro cuore sopra più fino intrecciato, ma al tempo stesso aperto, difficile da descrivere, ma bellissimo; sono contenta di avere al mio fianco lui, un ragazzo dolce, premuroso, che mi vizia e mi faccia sentire al sicuro in qualsiasi momento. In passato ho sofferto davvero tanto, ne ho dovute superare parecchie di situazioni sgradevoli causate da persone che non riescono a vedere il bene nelle cose e possono solo che trattarti male facendoti soffrire; mi sono sentita sola una miriade di volte, non avevo nessuno con cui parlare, quasi tutti i pomeriggi mi trovavo nella mia stanza abbracciata alla mia solitudine che giusto lei mi dava qualche carezza ogni tanto... Mia madre non sa niente, cercavo di far finta di nulla davanti a lei e a mio padre, non volevo causargli preoccupazioni inutili.
Invece appena l'ho visto... Appena ho visto Evan la prima volta mi è bastato uno sguardo per capire tutto, per sentire nel petto e nel cuore una punta di calore che non sentivo ormai da tempo, una scintilla pronta a riscaldare quel blocco di ghiaccio che nessuno era in grado di sciogliere. Invasa dai miei pensieri e con ancora il sorriso stampato sulle labbra mi alzo da terra e improvvisamente mi sento toccare la spalla da dietro, mi giro e vedo Evan, gli salto addosso e lo bacio ovunque.
"Grazie, davvero amore, grazie!" mi scende qualche lacrima, come ho detto sono sensibile e mi commuovo facilmente.
"Non devi ringraziarmi, ti meriti davvero tanto!"
"Sei... Meraviglioso." mi allungo per dargli un bacio e mi prende per i fianchi precedendo la mia mossa.
"Dimmi una cosa... Hai sonno?" mi domanda con un sorriso beffardo.
"Un po perché?" sbadiglio stropicciando gli occhi con le mani.
"Ce la fai ad uscire un pochino?"
"Certo, ma per andare dove precisamente?" è mezzanotte passata... Cos'ha intenzione di fare.
"Vieni con me, ti porto a fare una passeggiata, infondo è il tuo compleanno, il tempo fuori non è brutto e il cielo a quest'ora è strapieno di stelle come te."
"Va bene amore..." arrossisco e gli stringo la mano facendomi guidare.
Non so dove stiamo andando, non mi ha detto nulla, ma mi basta stare con lui, non poteva iniziare in modo migliore il mio compleanno.
Mi sta portando al giardino della scuola, quello pieno di fiori colorati che amo tanto; ci sediamo su una panchina qualsiasi, appoggio le gambe sulle sue e mi abbraccia. Intorno a me, nonostante il buio profondo della notte, riesco a notare i colori di questi bei fiori; alcuni sono bianchi con il contorno dei petali di un rosa chiaro, alcuni sono totalmente bianchi, sulla mia destra c'è un enorme cespuglio di rose rosse... A mio parere è il fiore più bello che possa esistere, da un'aria di grazia, emanano un profumo delizioso e l'aspetto è delicato e piacevole da vedere.
Passiamo un buon quarto d'ora a parlare di ciò che mi rende felice, di noi come coppia e facciamo anche una chiacchierata generale... Troppi argomenti di cui discutere solamente in un quarto d'ora. Il silenzio cala, ma sento un rumore dietro ai cespugli come se qualcuno ci stesse spiando, mi giro e vedo sbucare fuori Aria con Marselin, David e tutti i loro amici urlando "Sorpresa!".
Inizio a ridere e divento tutta rossa dall'imbarazzo, guardo Evan sorridendo; nel frattempo si avvicinano Aria e Marselin con una busta rossa.
"Auguri Hailey!" mi abbracciano togliendomi il respiro per qualche secondo.
Poi viene David.
"Tantissimi auguri piccolo cucciolo di panda." e mi abbraccia forte anche lui... L'abbraccio più forte e intenso che mi abbiano mai dato.
Poi noto tutti gli amici di Evan e David, ma proprio tutti: Brandon, Colton, Dylan, Hayden e Jackson, naturalmente ci sono anche Madison e Sophia. Il primo tra tutti loro che si avvicina è Brandon.
"Ehi, Hailey, tantissimi auguri!" mi abbraccia.
Poi piano si avvicinano anche gli altri. Sto ricevendo altri regali, tra cui quello di Aria e Marselin, uno di David e un altro da parte di tutti gli altri, ma li scarterò nella mia stanza più tardi; iniziano tutti a cantarmi 'tanti auguri' e giuro che non mi sono mai vergognata così tanto... La canzone di compleanno che tutti cantano solitamente alla festeggiata o al festeggiato chiunque sia, è la cosa che odio di più al mondo, sia riceverla che cantarla ad altri compleanni, e gli invitati che ti fissano cantando, cioè è orribile.
Durante la serata siamo andati a prenderci qualcosa da bere tutti insieme ed io ho preso anche una banana split, non posso di certo non prenderla il giorno del mio diciottesimo compleanno. Passiamo due ore su per giù all'interno di questo pub, tra una chiacchiera ed un'altra con qualche risata come contorno.
Sono le 2 di notte, è un po tardi, ringrazio e saluto tutti, poi Evan mi accompagna al dormitorio, con Aria ci siamo organizzate di vederci direttamente in stanza.
"Insomma amore, piaciuta la sorpresa?" mi guarda sorridendo e appoggiando la sua mano sulla mia coscia.
Sento il calore che pervade tutta la mia gamba, la delicatezza di una sua carezza, il suo solito sorriso splendente da far impazzire chiunque lo guarda.
"Da morire!"
"E tu che non vuoi neanche festeggiare..." scuotendo la testa in segno di perdita della speranza.
"Già... Semmai andiamo a mangiare una pizza o qualcos'altro e offro io."
Fa una risata.
"Va bene dai."
Siamo arrivati e per una volta non mi faccio accompagnare fino alla porta della stanza, non mi va di farlo scomodare e fargli percorrere tutta la strada due volte; nel suo comodo letto e dormire fino a domani mattina.
"Amore non c'è bisogno che mi accompagni."
"Sicura?" mi guarda con uno sguardo pieno di sonno.
"Certo, tranquillo vai a riposarti."
"Va bene piccola, ci sentiamo direttamente domani che sicuramente una volta arrivato in camera crollerò subito sul letto, sono stanchissimo."
"Va benissimo." ho sempre ragione.
Mi metto in punta di piedi per baciarlo, vorrei rimanere tutta la notte con lui, ma purtroppo ora come ora non si può.
"Buonanotte e sogni d'oro amore, grazie per la serata."
"Grazie a te, buonanotte e sogni d'oro principessa mia."
Arrivo in camera... Aria è nel letto, la televisione è spenta e non riesco a capire se sta dormendo o meno; in assoluto silenzio chiudo la porta e poso la borsa sulla sedia della scrivania. Mi infilo nel letto e chiudo gli occhi... Penso di essere stata veramente bene questa sera, ringrazio dio di avermi fatto scegliere questo fantastico college in Canada e aver conosciuto queste persone speciali, li porterò nel mio cuore ancora per molto tempo.

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Finalmente Noi
RomanceCambiare vita è sempre un passo molto importante: vuol dire cambiare paese, cambiare amici, non avere più la tua famiglia al tuo fianco. Hailey l'ha fatto e per lei non è stato facile, ma grazie ad Aria, a David e a Evan riuscirà ad affrontare la ba...