Anxiety

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Sentii la sveglia suonare. Aprii gli occhi, erano le sei del mattino. Ero molto nervosa, sarei stata la prima sedicenne nella storia a far veramente parte di una fazione, ed Eric, era più nervoso di me. Stava preparando la colazione, appena mi vide i suoi occhi si illuminarono e sfoderò un meraviglioso sorriso. 

"Buongiorno Meredith"

"Giorno" borbottai. Ero troppo stanca per rispondere diversamente.

Mi avvicinò un piatto con uova e pancetta, ma sinceramente, non avevo per niente fame.

"Sei pronta a diventare una vera intrepida?"

Me lo chiese con un'aria quasi ironica, ma sapevo perfettamente che era serio.

"Ye, non vedevo l'ora, come se per tutto questo tempo non avessi fatto niente di stupido o pericoloso tanto da definirmi tale"

Sorrise, mi diede un bacio sulla guancia ed andò a prepararsi.

Per la verità pensavo si arrabbiasse con me, mi rimprovera sempre quando parlo in questo modo.

Noi, prima, eravamo eruditi, ma dopo la morte dei nostri genitori sono stata affidata a lui e ai suoi sedici anni ci siamo trasferiti negli intrepidi, ma qualcosa è cambiato.

Mi alzai da tavola e andai a prepararmi anche io, senza aver toccato il cibo nel piatto.

_______

Mi sedetti vicino a Eric, lui è un capofazione, quindi eravamo in prima fila.

Sentivo Jenanine pronunciare i nomi delle persone che avrebbero dovuto fare la loro scelta.

Fazione o sangue?

Fortunatamente non mi sono mai dovuta porre questo problema poiché, nel mio caso, i fattori coincidevano.

Improvvisamente sentii Eric tirarmi una gomitata e io lo fulminai con lo sguardo.

'È il tuo turno stupida!'

Davvero? Non me ne ero accorta, eppure stavo prestando attenzione.

Smisi di scervellarmi e mi alzai.

Presi il coltello e mi feci un taglietto superficiale sulla mano e versai il mio sangue sui carboni ardenti, sentii il rumore quando evaporo'.

Mi girai e dalla mia fazione sentii urla e applausi, così, per scherzare, feci un inchino.

Eric alzò gli occhi al cielo anche se, sotto sotto, stava sorridendo.

Mi rimisi a sedere e non riuscii a non pensare a quanto fossi felice in quel momento.

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